Arrivederci Niky
Il quattro Novembre fu il fatidico giorno. In quella buia giornata scossa da potenti tuoni e accesa da fulmini indomiti, la casa Lupin si preparava a passare la piccola Nicky alla famiglia Weasley. Mentre Ninphadora deponeva in una valigia tutti i giocattoli, i vestiti e vari oggetti utili per la piccolina, Remus era alle prese con un pannolino sporco e una Nicky in lacrime, il cui sguardo disperato era rivolto a Camy.
Come da accordo, le due famiglie si ritrovarono alle sette in punto a Mielandia, Nicky che ancora non aveva smesso di piangere e strillare, come se già avesse intuito quanto stesse per accadere. Remus passò a Molly la valigia della piccola ed essa la passò a sua volta a Charlie.
Lupin e Tonks si presero i loro ultimi lenti ed estenuanti secondi d'intimità con Nicky, riempiendola di baci e stringendola a loro forte, donandole quell'amore che mai più, forse, avrebbero potuto darle. Quando arrivò il momento di lasciarsi, i due cedettero la piccola tra le braccia di Molly. La donna ne approfittò per vestirla con un maglioncino da lei creato, ricamato con una N sul petto.
Ninphadora era scossa da un pianto trattenuto, le lacrime che le rigavano il delicato viso. Molly le si avvicinò, lo sguardo acceso da forte determinazione. «Mi prenderò cura di lei come se fosse la mia unica figlia. Mandatemi pure i gufi quando volete e passate a trovarla anche tutti i giorni. Sarete sempre i benvenuti.» I lineamenti si rilassarono, un debole sorriso sul volto.
Ninphadora evitò di guardarla direttamente, gli occhi lucidi e arrossati. «Per i primi due mesi preferiamo non intrometterci. Nicky deve integrarsi nella sua nuova famiglia e dimenticarsi di noi.» La voce le si incrinò sulle ultime parole. «Anche Camy dovrà dimenticarsi della sua sorellina.»
Un pesante silenzio si fece largo in quell'atmosfera già tesa, la tempesta che ancora infuriava senza tregua come a voler rendere ai Lupin quella giornata ancora più nera. Fu Remus a spezzarlo. «Molly, Charlie, grazie davvero per tutto.»
Charlie gli posò una mano sulla spalla con fare fraterno. «Remus, lo sai, potrai sempre contare su di noi.» Tirò le labbra in un mezzo sorriso.
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