Capitolo 5

SKYLAR

Avevo optato per un top di pizzo nero e dei semplici jeans bianchi, solitamente odiavo vestirmi in quel modo.
Mi sentivo troppo scoperta come se le mie fragilità potessero essere messe in mostra davanti agli occhi di tutti.
Quando mi guardai allo specchio della camera di Dave stranamente mi piacqui abbastanza da non cambiarmi.
Non avevo mangiato tanto quindi la pancia non era per niente gonfia e non mi avrebbe fatto sentire a disagio l'outift che avevo scelto anche sotto consiglio del mio migliore amico.
Eravamo passati a prendere Holly a casa verso le 21.
La mascella di Dave era caduta nel vederla uscire dalla porta.
Dovetti ammettere che era estremamente bella.
Indossava un semplice tubino turchese ma nella sua semplicità riusciva a risplendere.
Sapevo già che i ragazzi le sarebbero saltati addosso per cui quella sera mi prefissai l'obiettivo di difenderla dai cavernicoli presenti alla festa di Dylan. Quest'ultimo ci aveva accolto con entusiasmo non appena arrivati.
Forse mi aveva fissato un po' troppo intensamente e per quello mi sentii costretta a distogliere lo sguardo dai suoi occhi color ghiaccio scontrandomi con quelli di Will.
Alzai gli occhi al cielo e, senza dire nulla, trascinai Holly con me in cucina. Ingurgitai cinque shot di fila sotto gli occhi divertiti della ragazza nuova.
Gliene offrii uno ma lei rifiutò.
Non ero solita a urbiacarmi, non ne avevo mai avuto il tempo e neppure l'occasione, ma in quel momento l'alcool mi era sembrata la soluzione migliore per non pensare a quella faccia da schiaffi di Will. Avevo accettato l'invito di Dave alla festa, certo, ma ciò non significava che non avrei provato a divertirmi.
Non avevo proprio voglia di discutere quella sera.

-Bevi sempre così tanto?- mi domandò Holly mentre uscivamo dalla cucina per tornare da Dave.

-No, in realtà non bevo mai.- ammisi grattandomi la nuca.

Holly rise ed io abbozzai un sorriso imbarazzato sebbene fossi divertita anche io da quella situazione paradossale.
Holly mi prese a braccetto e ci fermammo in un angolo del salotto.
Quando Dave ci raggiunse mi stampò dolcemente un bacio sulla nuca.

-Dove sei stato?- gli domandai curiosa.

Mi aveva promesso che nonostante tutto avrebbe passato la serata con me. Pensavo ci avrebbe seguito in cucina invece mi ero ritrovata da sola con Holly.

-Con la squadra...- scrollò le spalle -Ti mancavo?

Assottigliai lo sguardo e poi lo spintonai leggermente, lui rise.
Holly guardava la scena divertita senza fiatare.

-Dylan ti trova carina...- mi disse dal nulla ed io lo scrutai attentamente per cogliere l'esatto istante in cui avrebbe rivelato che si trattava di uno scherzo -Dico sul serio, penso voglia provarci con te.

Mi rabbuiai istintiamente, avevo sempre avuto una cotta per Dylan ma non l'avevo mai guardato più di tanto perchè mi sembrava irraggiungibile e, per quanto mi costasse ammetterlo, avevo sempre avuto occhi unicamente per Will.
Nonostante fosse il ragazzo di mia sorella. Mi voltai verso i compagni di squadra di Dave per cercare Dylan.
Stava parlottando con gli altri.
Non sembrava curarsi minimamente della mia presenza al contrario di Will, che non aveva smesso di lanciarmi occhiatacce dal mio arrivo.

-È carino!- esclamò Holly toccandomi il fianco con il gomito.

-No, Holly...quelli sono degli stronzi.- replicai leggermente innervosita dal suo commento.

Mi sentii leggermente in colpa per il modo in cui le avevo risposto, ma lei non li conosceva e non sapeva di cosa fossero capaci.
Nonostante ciò lei non sembrò prenderla a male, anzi con un sorriso sgargiante prese Dave a braccetto e lo trascinò via.
Li guardai confusa, quando percepii una mano toccarmi la spalla capii il motivo per il quale mi avevano lasciata da sola. Mi voltai e con la vista leggermente offuscata dall'alcool squadrai la figura del ragazzo che si trovava davanti a me. Dylan, Dylan, Dylan...perchè sei diventato così dannatamente bello?
Mi morsi il labbro e presi il drink che mi aveva offerto per assaggiarlo.
Sapeva di fragola e di rosmarino.
Chissà se anche le sue labbra avevano quel sapore.
Ma cosa stavo pensando? Dylan era il migliore amico di Will e ci doveva essere per forza un motivo.
Tra stronzi ci si capisce perciò la loro amicizia non poteva essere una coincidenza.
Il suo sguardo cristallino era puntato sulle mie labbra.
Tossii leggermente per riportare la sua attenzione sui miei occhi, mi sentivo andare a fuoco per l'imbarazzo.
Nessuno mi aveva mai guardata in quel modo...con desiderio.

-Sono sporca?- chiesi passandomi un dito sulle labbra.

Lui scosse la testa rifilandomi un sorriso.

-No, è che sei bellissima.- mormorò ad un passo dal mio viso.

Maledetti i suoi occhi così chiari da potertici specchiare dentro.
Mi sembrava di poter leggere ogni mio desiderio più nascosto in quelle pupille color ghiaccio.
Pregai con tutto il cuore che qualcuno mi salvasse da quella situazione estenuante, il mio viso era in fiamme.
Quando Dylan mi venne addosso trasalii. L'intero drink si era rovesciato su di me ed i jeans avevano iniziato a predere un leggero colorito rosa.
Dylan sembrava mortificato ma ero troppo incazzata con la persona alle sue spalle per poterlo rassicurare.

-Che coglione! Potresti almeno guardare dove vai.- sbottai mentre Will mi guardava divertito.

-Che disastro Skylar, mi dispiace...- mormorò Dylan leggermente imbarazzato, la punta del suo naso si era tinta di rosso.

-Non preoccuparti, è colpa di quel deficiente di Jones!- replicai furiosa poggiando il bicchiere su un mobile.

-Forse volevi dire bellissimo, avrei accettato anche dio greco ma deficiente proprio no.- disse facendo finta di pensarci su -Non mi si addice.

-Quello che mi sconvolge è che ci rifletti pure prima di fare uscire ste stronzate dalla tua bocca.- borbottai abbassando lo sguardo sulle sue labbra.

Will dapprima sorrise, poi si morse il labbro.
Puntai lo sguardo nel suo, mi sentii sprofondare in un mare di cioccolato.

-Ti accompagno in bagno?- mi domandò Dylan abbozzando un sorriso.

Io riportai la mia attenzione su di lui mentre Will scosse la testa.

-No.- replicò -L'accompagno io.

Sbuffai rumorosamente.
Non avrei sopporto di stare in suo compagnia ancora per molto.

-Posso trovarlo da sola.- bofonchiai guardandomi attorno.

Quella casa era gigantesca, ci avrei messo anni prima di trovare un bagno.
Will rise, mi prese per il braccio e mi trascinò con sé sotto lo sguardo stupito di Dylan.
Ci infilammo nel primo bagno libero che trovammo.
Will richiuse la porta alle sue spalle e dovetti ammettere che la sua presenza in un posto così ristretto mi metteva a disagio.
Si sedette accanto al lavandino ed io lo fulminai con lo sguardo.

-Puoi andartene?

-Parolina magica...

-Coglione!- esclamai aprendo l'acqua calda del rubinetto.

-Risposta sbagliata!- replicò divertito.

-Per favore...- dissi voltandomi verso di lui, lui scosse la testa.

-Sono così comodo qui.

Strinsi le mani sul lavello con forza per non spingerlo per terra.
Dio santo che essere fastidioso.
Te la faccio vedere io la comodità.
Unii le mani a forma di conca e gli lanciai l'acqua addosso.
Lui balzò giù dal lavandino e mi incendiò con lo sguardo.
Tentai di trattenere una risata ma scoppiai a ridergli in faccia.
L'espressione furente sul suo volto era decisamente troppo buffa.

-Adesso tocca a me ridere!- esclamò acido.

Non ebbi il tempo di reagire che mi prese di peso buttandomi sotto la doccia.
L'acqua gelida scorreva rapidamente sul mio corpo.
Tentai di liberarmi dalla presa ma era più forte di me.
Pensai che l'unica mossa da fare fosse trascinarlo sotto l'acqua con me, è così feci.
Lo attirai a me, la mia schiena si scontrò con la parete.
Se non avessi avuto le sue labbra ad un centimetro dalle mie probabilmente mi sarei preoccupata per la botta presa.
I suoi occhi scuri mi fissavano attentamente, scrutavano la mia figura con insistenza.
Quando il suo sguardo si posò sulle mie labbra e la sua mano sul mio fianco, sentii le gambe traballare.
Era così vicino al mio volto che non riuscivo neppure a respirare.
Stupida!
Mi stavo facendo incantare dal suo viso squadrato e il suo corpo perfetto.
Mi schiaffeggiai mentalmente, come potevo permettergli di avere un tale effetto su di me.

-Sciocca ragazzina.- mormorò sulle mie labbra -Con chi credi di avere a che fare?

"Con il ragazzo più stupido che possa esistere sulla faccia della terra" avrei voluto rispondere, eppure non fiatai.
Quando udimmo una voce familiare provenire da dietro la porta ci staccammo, o meglio lui si allontanò da me.
Sul suo viso non si scorgeva il minimo imbarazzo, per quanto riguardava me...ero tutta in fiamme.

-Skylar hai bisogno di aiuto?- domandò Dylan ed io dissentii.

Non potevo lasciarlo entrare, non dopo che sia io che Will ci eravamo ridotti in quelle condizioni.
Se ci avesse visti entrambi bagnati avrebbe sicuramente pensato che fosse successo qualcosa tra di noi.

-Sicura?- insistette ed io puntai lo sguardo sul volto divertito di Will.

Insopportabile, decisamente insopportabile.
Lo spintonai leggermente infastidita.

-Si Dylan, tranquillo.- mormorai -Ti raggiungo dopo.

-D'accordo...- bofonchiò, quando sentii il rumore dei suoi passi allontanarsi sospirai.
Will uscì dalla doccia scrollandosi come i cani, alzai un sopracciglio sgomentata.
Lo seguii a ruota ma a differenza sua rubai un asciugamano dall'armadietto e tentai di asciugarmi il più possibile.
Will rimase appoggiato con la schiena alla porta intento a fissarmi.
Mi voltai bruscamente.

-Che diavolo hai ancora da guardare?- sbottai, non sopportavo più il suo sguardo bruciare sul mio corpo.

-Bel culo.- si limitò a dire con un sorrisetto malizioso per poi uscire dal bagno e lasciarmi da sola.

La sua testa, la sua bellissima testa...avrei voluto prenderla tra le mani e sbatterla contro il muro.

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