15. Cancro

Cancer
Dopo aver salutato Taurus, mi sono materializzata sulla Terra per cercare di aiutare i miei compagni. In verità mi sento agitata più di quanto vorrei ammettere. Le mani a volte tremano e al solo pensiero che Libra e Acquarius siano finiti nella trappola di quel mostro di Aries.
Ho cercato di rintracciarli attraverso quello che avevano scoperto i miei animaletti e sono finita in una specie di costruzione antica vicino ad Atene. Naturalmente ho dovuto nascondere il mio aspetto in forma umana. I miei capelli si sono così trasformati in un biondo lucente, dando l'aspetto di una normale umana. Ho scelto un abbigliamento non troppo appariscente: una gonna bianca svolazzante e una maglietta rosa dalle maniche a tre quarti. Ho preso uno zaino di modo da nasconderci dentro alcuni dei miei granchi e adesso vago per questa costruzione antica cercando di capire dove possano essere i miei compagni.

La maggior parte sono rovine, distrutte e corrose dal tempo ma in qualche punto si riesce ancora a vedere una parvenza di quella che era la planimetria di una stanza o un corridoio. Dopo ancune ore senza risultati, camminando senza sosta ho però trovato quello che sembra un'entrata per i sotterranei. Inizio a scendere alcuni scalini, poi un corridoio in cui sono presenti luci al neon per scavi archeologici, poi altri scalini che sembrano portare ad una stanza. Scendo cauta per non cadere, cercando di non fare rumore in caso Aries abbia piazzato qualcuno ad aspettarmi.
All'entrata della stanza mi affaccio appena per vedere se ci sono pericoli ed infatti ci sono: le chimere.

"Sapevo che aveva delle chimere ma non credevo fossero così spaventose.... Okay cancer, ce la puoi fare...anzi! Ce la devi fare!
Ma che dico?! Mi mangeranno viva! E io non voglio essere mangiata... No assolutamente no! Vanno messi KO!" penso tra me e me per cercare di darmi un po' di coraggio.

Sento muovere nello zaino le miei piccole creature diventate ormai irrequiete e subito mi viene in mente un'idea. Prendo lo zainetto e lo appoggio a terra lasciando uscire i granchi a cui chiedo di assaltare quelle bestiacce. Loro ubbidiscono e con le loro zampette salgono sullr schiene dei canidi alati iniziando a pizzicarli con le chele. Le chimere guaiscono e cercano di mordere i granchi per scrollarseli di dosso ma non ci riescono. Ci proviano in tutti i modi, si dimenano, si rotolano ed emettono guaiti orribili di dolore. Non vedendo altra scelta se no quella di desistere dalla loro guardia decidono di smaterializzarsi per tornare nel firmamento, lasciando i miei granchi sul terreno.

<<bravi cucciolotti! Siete stati fantastici! Adesso però dobbiamo passare alla prossima parte del piano>> dico mentre cerco di sistemarli al meglio, poi ne prendo alcuni e li rimetto nello zaino, facendo in modo che gli altri mi seguano all'interno del buco nel pavimento.

Scivolo lungo la parete ormai sgretolatasi in sabbia e mi ritrovo in un livello ancora più basso di quel posto infernale. Camminando per alcuni metri vedo poi le scritte in greco, che naturalmente non so leggere perché non sono così patita delle lingue degli umani come Libra. Decido quindi di fidarmi dell'istinto e per precauzione decido di aumentare il numero dei granchi. Mi basta concentrarmi sullo zaino, appoggiarci le mani sopra e aprirlo perché un'enorme quantità di granchi bianchi come la neve ne esca fuori.
Gli chiedo di cercare Libra e Acquarius, così questi partono verso la direzione ancora inesplorata guidandomi dentro quello che sembra un grosso labirinto.

Camminiamo per ore, cercando possibili vie di scampo a quel infinito vagare tra corridi stretti, stanze e vicoli con muri distrutti e crepati. Svoltiamo in un corridoio, poi a destra in un altro, a sinistra quello dopo. Sembra non finire mai finché la pareti sembrano cambiare. Sembrano più distrutte, ricoperte di quelli che sembrano graffi, segni di una lotta passata. Camminiamo ancora per poco poi la via si apre su una sala enorme con un tempio all'interno. Una scena macabra in cui scheletri di persone decedute la fanno da padrone. L'aria è infestata dall'odore di morte quasi da togliere il respiro. Mi sento quasi perdere le forze in quell'orrore. La testa si fa leggera e gli arti pesanti, poi tutto diventa buio.

Sento delle voci. Qualcuno mi ha tirato su la schiena e mi sta toccando il viso per farmi riprendere. Apro gli occhi. Con la testa dolorante guardo davanti a me vedendo il viso di Libra che mi tiene su e Acquarius con un braccio bloccato da del tessuto e un pezzo di legno che mi incita a svegliarmi.

<<che c-cosa è successo? >> chiedo perplessa
<<sei svenuta Cancer, come stai adesso?>> mi domanda Libra preoccupata
<<adesso un po' meglio>> rispondo mettendomi seduta
<<che ci fai quaggiù? >>chiede Acquarius
<<Taurus mi ha spedita ad aiutarvi... so già che è stato Aries. Quello sta facendo un bel casino>>
<<lo avevo notato... Che cazzo sta passando nella testa di quello stronzo?! >> dice in tono infuriato toccandosi il braccio fasciato alla meglio.

<<non ne ho idea ma, so che devo farvi uscire da qui, quindi troviamo una soluzione e torniamo a casa>> dico sbrigativa e mi faccio spiegare la situazione da Libra.
Non ci sono altri modi per uscire se non quello di seguire gli indizi trovati.

<<l'oro del fiato? Dice propio cosi? >> chiedo curiosa
<<si, perché tu ne sai qualcosa? >>domanda Libra
<<mi ricordo di una storia che avevo sentito l'ultima volta che venni sulla terra, qualche secolo fa... Parlava di una donna, bella e crudele ma, con una voce splendida, vissuta al tempo dell'antica grecia. Era molto potente e voleva l'obbedienza assoluta della sua gente. La desiderava talmente tanto che per ottenerla commise atti indicibili, così Zeus per punirla la trasformò in un cigno. Un cigno con la voce di lei, e quando la sua gente lo scoprì la cacciò lanciandole delle pietre. Il cigno dopo aver volato più lontano che poteva atterrò in uno stagno e morì, ma prima di morire emise un canto talmente dolce e malinconico che un artigiano nelle vicinanze la sentì e si commosse. Decise così di realizzare un gioiello d'oro a forma di cigno che esalava l'ultimo canto e di donarlo ad Atene>> spiego con la dovuta calma.
<<allora è a questo che si riferisce l'incisione! >> dice Libra prendendo poi qualche secondo per pensare
<<si ma come facciamo a trovare quel gioiello? >>chiede perplessa
<<aspetta... Siamo passati in una stanza in cui c'era una specie di stagno con qualche metro di acqua cristallina. Forse è quaggiù con noi! >> intuisce Acquarius

<<allora dobbiamo prenderlo subito.. fate strada ragazzi>> gli dico in tono serio e iniziamo ad incamminarci per trovare il pezzo mancante del puzzle.

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