Omiro Yumenishi

Personaggio per la storia ad oc "her last wish" di Esattamente-chan
Spero vada bene, scusa se ci ho messo tanto a farlo ma dopo Capodanno mi sono dimenticata

Genere e pronomi:
maschio he/him

Nome:
Omiro

Cognome:
Yumenishi ("Yume O Miru" significa sognare quindi l'ho mischiato un po' per trasformarlo in un nome decente)

Età:
17 anni

Compleanno:
3 novembre

Nazionalità:
nato e cresciuto in giappone, ma la nonna è vietnamita

Altezza e peso:
1,59m e 48,7kg

Ultimate Hypnoticist
ultimate ipnotizzatore per i poco anglofoni :3

Presavolto:

Ho usato una reference sotto per la posa quindi non ne vado propriamente fiera, ma la felpa è di mia invenzione e la necessito (ha un orologio perché grazie al ca--o, ipnosi. Il ramo con lo sbrilliccichio azzurro invece è un riferimento ad uno dei simboli di Hipno, dio greco del sonno, sogni e tutta quella roba. E i cosi sulle braccia dovrebbero essere occhi)

Carattere:
È un ragazzo molto calmo, alcune volte può sembrare assonnato anche per colpa delle occhiaie marcate. Spesso la prima impressione che fa è un ragazzino depresso e con problemi di sonno, ma in realtà è molto attento al dormire quanto gli serve. Non ha il viso più espressivo del mondo ma se guardi bene negli occhi vedi se è felice o meno, così come percepisci la freddezza del suo sguardo quando è arrabbiato (il che succede di rado). Quando è spaventato si concentra sul regolare il respiro, o canticchia una canzone per farsi forza. Ci tiene molto ad aiutare gli altri e conosce alcuni metodi per aiutare in casi di attacchi di panico o momenti di forte ansia. Ma sa anche riconoscere quando conviene lasciare un po' di spazio .

Curiosità (qua mi diverto):
- può anche scoppiargli casa, ritrovarsi nudo in un'isola deserta. Lui avrà con sé un peluche tanto carino e coccoloso in caso di necessità emotiva. È proprio una cosa infinita e se non ne ha, ne troverà uno curiosando in qualche posto random: credenza, cuscini del divano, dietro una pianta... Lui. Avrà. Un peluche.
-una peculiarità della sua voce è che ha sempre un tono calmo e rasserenante, il che è gli è di estremo vantaggio per il suo talento.
- è ok con il ricevere abbracci, ma non se la sente mai di darli e preferisce dare dei pat pat sulla testa. Se la persona è troppo alta è disposto a cercare uno sgabello solo per portare a termine quella missione
-quando è triste preferisce stare da solo in camera, prendere una coperta ed arrotolarsi dentro per piangere. Lo chiama "burrito triste"

Paure e fobie:
Consciamente Omiro non ha chissà quali paure. Ma in situazioni molto caotiche dove settecento persone parlano contemporaneamente e tantissime cose accadono, lui si paralizza e fatica a respirare. Stessa cosa se più persone gli fanno più domande e lui non riesce a stare dietro a tutte. La situazione che più lo terrorizzerebbe sarebbe più persone che lo fissano ridendo

Orientamento sessuale e romantico:
Non gli piace l'idea di trovare un modo specifico per identificarsi e si accontenta del termine queer o unlabeled

Conoscenze:

Yuri Yumenishi: la madre Omiro, 51 anni, viva. Ha decisamente preso da lei la natura calma e gentile. Ha capelli neri come l'ebano, lunghi e lisci e due occhi a mandorla e color nocciola (c'ha tutta la frutta secca in breve). È un insegnante di musica delle elementari e Omiro ricorda bene di come da più giovane ballava con i bambini più piccoli stimolandoli ad aprirsi e ad affrontare la timidezza. Hanno un buon rapporto dove si prendono cura l'uno dell'altra.

Sato Yumenishi: padre di Omiro, 55 anni, vivo. Rispetto alla moglie e al figlio è decisamente più energico, d'altronde dopo ore di lavoro in ufficio vuoi solo divertirti come puoi. Capelli neri e corti e occhi cerulei. C'è un po' un imbarazzo reciproco per il conoscersi poco per via delle loro rispettive responsabilità, ma ci si vuole comunque bene, solo dovrebbe smettere di chiedere del/la fidanzatino/a o di giocare a calcio insieme anche con la grandine o con 40º gradi all'ombra, ma ci si vuole bene

Kiki Yumenishi: sorellina piccola angela di Omiro, 10 anni (e ¾, ci tiene a precisare), viva. È stata addottata dai genitori di Omiro e viene da qualche parte in Africa. Ha la pelle molto scura eccetto per delle macchie più chiare sulle braccia, sul collo e alcune volte sul viso dovute alla vitiligine. Occhi marrone scuro e capelli ricci e mori molto spesso legati in due codine che sembrano più due pon pon. Anche se ha solo 10 anni capisce facilmente quello che pensano gli adulti e ruba i libri di matematica del fratello perché vuole essere a tutti i costi al pari di suo fratello

Minh Phan: nonna materna di Omiro, 72 anni, ormai in uno stato vegetativo dovuto ad un ictus. Se si fa un po' di matematica si può vedere che Minh era una bambina vietnamita durande la guerra in Vietnam. Quindi è sempre stata una dei pazienti prioritari di Omiro (essendo l'ipnosi un tipo di terapia), che da quando ha scoperto il suo talento la guarda come qualcuno da salvare e proteggere. Ma prima dell'ictus era bella arzilla, non giocava a burraco con Mara Maionchi, ma aiutava un sacco di associazioni locali ed era più attiva che mai.

REACTION TIME!

-presentazione:
"Io sono Omori Yumenishi, ma è inutile dirtelo: nulla di questo è reale, devi risvegliarti. Scusa, stavo cercando di alleggerire l'atmosfera con una battuta, ma non sono propriamente il mio forte. Giuro che se sentirai ancora queste parole, è perché sto ipnotizzando qualcuno solo se è consenziente... O se ho sbagliato soggetto, può capitare"

-annuncio del killing game
Si concentrerebbe principalmente sul fare respiri profondi "non è possibile che qualcuno abbia finanziato o comunque permesso una cosa del genere. Siamo solo dei ragazzi."

-ritrovamento cadavere estraneo
"Non può essere vero..." Poi cercherebbe di riprendersi velocemente e cercherebbe di parlare con i testimoni. Nel caso in cui i testimoni non ricordassero benissimo com'è andata proporrebbe una seduta d'ipnosi per permettere di andare a cercare meglio nei loro ricordi

-ritrovamento cadavere amico
"No nononononononononono...." E attacco di panico con lacrime e tutto. Sarebbe bello traumatizzato e inutile al trial

-ritrovamento cadavere nemico
Dubito che odierà effettivamente qualcuno a meno che questo non apprezzi il killing game. Se accade allora scoprendolo starebbe in silenzio per tutto il tempo perché non avrebbe il diritto di dire che gli dispiace visto che lo odiava

-se l'assassino è un amico
si sentirebbe tradito in un certo senso, eviterebbe di guardarlo negli occhi perché lo guarderebbe con disprezzo ma non vuole guardarlo per l'ultima volta in quel modo. Ma prima della punizione cercherebbe di fermarlo prendendolo per un braccio, per avere qualche secondo in più prima di perderlo e poi pregherebbe monokuma di utilizzare un'altra punizione, priva di morte o almeno una morte veloce e indolore. E da dopo la punizione in poi sentirebbe un vuoto dentro che non lo lascia piangere, ma poi si riprenderà in qualche modo e andrà avanti per uscire di lì e farla pagare a chiunque sia dietro a questo obbrobrio.

-se l'assassino è un nemico
Non farebbe o direbbe nulla e si sentirebbe in colpa per non aver provato nulla alla sua morte

-viene accusato di essere l'assassino
"No, non posso essere stato io. Non saprei nemmeno da dove iniziare per ammazzare qualcuno e mi avreste scoperto ancora prima di agire"

- è l'assassino e viene scoperto
"Scusate, avrei dovuto dirvelo prima. Non avrei dovuto ucciderlə dal principio. Sono un idiota..." e non avrebbe voglia o le energie per muoversi, sarebbe già morto dentro stanco di tutto quello

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