Una casa, forse...-Zelda

Grazie a Din, abbiamo scoperto, con sorpresa dei Goron, che quese possenti creature fatte di lava e ossidina e simili a dei chu-chu impiegano un giorno intero per raffreddarsi ed era sufficiente che inglobassero un fiore bomba ( grazie a Darunia che si è messo a dare calci frustrati a una piccolo orto di queste piante) per tenerli su un'altro po'. In un modo o in un altro, prendemmo possesso dell'intero villaggio Calbarico. I Goron utilizzano il vulcano come una grande officina e ci permisero di barricate e fortificare gli ingressi... passavamo i giorni a battere il freddo metallo, a scavare nella terra, a costruire. Eravamo coperti di lividi, le mani sanguinavano addirittura ai Goron per il troppo lavoro, vestivano stracci, ci difendevano con armi di fortuna... ma la volontá di andare avanti non scemata, anzi, cresceva, perchè eravamo consapevoli che stavamo nel giusto, e sarebbe stata fatica ripagata. Quella sera ci riunimmo intorno ad un falò. I nostri cuori erano colmi di volontá. Parlai, con tono stanco:< Ormai... ormai Impa sarebbe dovuta essere di ritorno... la pattuglia avrebbe dovuto vedere le nostre segnalazioni sparse per la piana...:>
Questo piccolo monologo, che tutti ascoltarlo senza fiatare, mi portò ad una confusione forse affrettata e assurda, ma per quanto assurda, allo stesso tempo sempre più concreta nella mia mente... afferrai Link con una vemenza che non si addice ad una ragazza -almeno in situazioni normali- e lo tirai da un lato, staccandolo da quello che credo fosse il suo primo piatto di carne decente dopo giorni.
<HEY, CHE HA~MFFFFFFFffffff
... furono le sue parole mentre gli tappavo la bocca. Visto il suo comportamento, devo aver avuto uno sguardo da pazza.
<sta zitto e asoltami> bisbigliai, dopodiché lasciai la sua bocca per farlo mangiare:< Hai... hai presente quando siamo fuggiti su Epona? Come... come ha fatto ganondorf a rivoltarci contro l'intero regno? Come ha preso il trono? Io non ricordo nulla...> quindi mi appoggiai al muro di una casa a riflettere. Link scrollò le spalle e con la bocca ancora piena mi disse di no, che effettivamente non ricordava niente. Ignorai un po' schifata la bocca piena e visto che suonò il coprifuoco poco dopo, feci per entrare in casa e dormire. Ma io non volevo dormire. Volevo agire. Avevo sentito il bisogno di uscire da quel villaggio, guidata da qualcosa... come una percezione. Avevo avuto l'idea di andare da Farore, in cerca di aiuto ma fui presa quasi per pazza. Quindi presi una spada,uno scudo e un'arco con qualche freccia. Era tutto dannatamente pesante per una persona normale, per una persona abituata solo ad uno spadino come me, era tutto come fatto di piombo. Uscii.
Forse non avrei mai dovuto.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top