*Prologo* Da eroi a terrori -Link
<DAMMI LA MANO!>
Fu questo il grido che lanciai a Zelda mentre in sella a Epona provvedevo a fuggire da Ganondorf e dal castello. La afferrai e lei da sola montò a cavallo. Eravamo tremendamente scossi. Appena Ganondorf apparve tutte le guardie del castello si fiondarono a lance abbassate verso di noi. Eravamo riusciti a scappare appena in tempo. Sfortuna volle inoltre che Impa fosse partita per andare a pregare all'altare della nostra dea Nayru per placare la siccità. Il più vicino era però a quattro giorni di cammino (senza contare il ritorno), insomma non era il momento adatto per usurpare il trono.
Comunque si, scappavamo dal castello di Hyrule. La fortezza che ci avrebbe dovuto proteggere era diventata una trappola mortale. Ebbi molte difficoltá a guidare Epona fra le camere del castello ma alla fine riuscimmo nell'intento.
Dovemmo fuggire a lungo. Ganondorf preso il trono pose una taglia sulle nostre teste. Non potevamo chiedere aiuto in alcun modo ovunque andassimo, se ci avvicinavamo, venivamo cacciati.
La terra di Hyrule è in crisi, passando il tempo, la paura che Ganondorf incuteva si trasformò in una distorta e deturpata fedeltà. La paura di aiutarci delle persone venne rimpiazzata dal bisogno di soldi, per sopravvivere alla carestia, che quindi si organizzarono per ucciderci a vista. Questo ovviamente è un effetto del nostro arrivo un po' dappertutto, arrivo obbligato dalla mancanza di armi per difenderci e di cibo. Spinti da questi bisogni primari diventammo ladri.
Non si spegneva mai la speranza. Condividevamo reciprocamente la voglia di andare avanti. La speranza di poter riportare la situazione alla normalitá.
Q
uesta, è la nostra storia.
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