Feelings and alcohol

Interruppero quel bacio, rimasto a stampo, interdetti e totalmente inibiti su cosa fare.
-Vuoi baciarmi?
Chiese Hank appoggiandosi a lei, quasi la schiacciava al muro perché non aveva molto equilibrio per colpa degli alcolici che iniziarono a renderlo instabile e esageratamente felice.
-No.
Rispose Eveline Miller prendendolo per il colletto della giacca, anche lei sotto gli effetti di questa dipendenza che da sempre le causava problemi, ma mai aveva fronteggiato ciò che verrà in seguito.
-Nemmeno io.
Ammise Henry aggrappato ai suoi fianchi.
Eve rise ed ordinò all'uomo di andare a prendere un'intera bottiglia di Jack Daniels, per quel piccolo frangente in cui rimase da sola la sua parte lucida cercò di farle tornare il lume della ragione invano.
Hank la raggiunse stappando la bottiglia e bevendone un bel sorso, appoggiandosi a lei di nuovo mentre la guardava bere come un ubriacona. Era sensuale vederla così, ma per due persone fradice c'è poco da commentare.
Passò la punta della lingua sulle labbra morbide della ragazza, assaporando quel pungente e forte sapore di whiskey.
Con i respiri pesanti ed entrambi di alcol riunirono il bacio questa volta in modo molto espansivo e selvaggio. Si divoravano, furiosa la lotta dentro le bocche mentre l'alcol li illudeva di potersi credere invincibili. Non lo erano affatto.
È si il loro primo bacio, ma da ubriachi.
Nella foga del momento entrambi, nel profondo, volevano staccarsi, ma che serva a loro di lezione questa faccenda che porterà soltanto guai su guai. Secondo Samantha restarono fino alla chiusura del locale a pomiciare prendendosi brevissime pause e soltanto per respirare un attimo. Senza fare altro che magari l'avete pensato.
Sam non riusciva proprio a staccarli l'uno dall'altra.
Olivier Dubois passò da quelle parte e, vedendoli, approfittò per scattare loro una foto senza farsi scoprire anche perché non se ne sarebbero nemmeno accorti se avesse usato il flash. C'era una rete che stava per chiudersi su di loro, e il ragazzo francese aveva tutta l'intenzione di usarla in tribunale, con il Giudice Lewis.
Era notte fonda, Samantha per rabbia e gelosia li aveva lasciati al freddo andandosene a casa.
Hank le aveva promesso un sacco di cose poiché sapeva che la barista era innamorata di lui, tante belle parole, e sapeva che andava soltanto con lei dopo aver lasciato Lisa, ma vederlo pomiciare con una giovane collega di cui sapeva del difficile rapporto era troppo.
Aveva davvero toccato il fondo.
E allora quando due persone ferite si trovano per i feritori non c'è più nulla da fare.
Eveline si addormentò con la testa sulla spalla di Henry che, per esperienza, iniziava a vederci meglio di prima sopratutto quando si accorse che da un momento all'altro poteva arrivare la polizia e sorprenderli a dormire in strada. Guardò la bottiglia vuota che si erano sgolati tra un bacio e l'altro, calciandola con rabbia ora che la ragione stava tornando. Prese in braccio Eve attento a non barcollare troppo, concentrandosi sul suo obbiettivo e alla fine, dopo tanto tempo, riuscirono ad arrivare a casa. Entrò senza disturbare i suoi fratelli, salendo in camera.
Stremato l'abbandonò sul letto stendendosi di fianco senza nemmeno la forza di cambiarsi o farsi un bagno caldo.
Dormirono malissimo, ma fu peggio svegliarsi con un martello che picchia sulle tempie e la costante sensazione di vomito. Ci misero mezz'ora a raggiungere i rispettivi bagni, trovando poco conforto nell'acqua profumata.
Eve ci mise più tempo per riprendersi almeno raggiungendo la capacità di camminare, vedendo Henry che si allenava giù di sotto con i pesi da venti chili. Scendendo le scale vide quei bicipiti distendersi e poi contrarsi aumentando di volume, poi il sudore che lucidava e faceva risplendere gli addominali e il petto gonfio rendeva il tutto una visione degna di una divinità greca. Il brutto è che ricordavano ogni singolo particolare di ieri notte, ma il bello è che nessuno dei due provava rimorso. Si ostinavano a non parlarsi, a negare l'evidenza che anche se Eve amava Noah, con Hank stava su un altro pianeta fatto da pericoli e continui incendi. Con Noah invece era tutto un fiume placido e tranquillo che viaggia lento, monotono e dolce, ma lei stessa aveva scelto quel tipo di relazione volendo serenità.
Eppure il brivido è irresistibile agli intrepidi.
-Che cosa vuoi fare?
Chiese all'improvviso Henry entrando nella cucina mentre Eve girava pensierosa il cucchiaio nella tazza.
-Non lo so...da una parte mi sento uno schifo ad aver tradito Noah, dall'altra invece non posso negare che lo rifarei di nuovo senza pensarci.
Palmer le prese la mano tremolante.
-Anch'io mi sento così. Noah è in coma, non sai se tornerà oppure...
Eveline si alzò di scatto sentendo una fitta al petto dopo quelle parole, correndo in camera senza avere il tempo di chiudere la porta, ma rifugiandosi nel suo angolino mentre piangeva. Ascoltò i passi di Hank, spaventata.

-Per favore non fare così.
La tranquillizzò lui sedendosi di fianco a lei che nascose la testa tra le ginocchia strette al petto, avvolgendo un braccio possente sulle spalle per poi lasciare un bacio furtivo sui capelli.
-Non l'ho detto apposta te lo giuro Eve.
Senza sentire una sua risposta capì di doverla lasciare da sola, ma appena si alzò per andarsene, la ragazza emise un piccolo verso per richiamarlo, facendolo voltare.

-Tu dici che se la caverà?
Lo stava chiedendo la donna con cui aveva pomiciato per ore ed ore, sapendo che il suo vero amore stava in coma e che anche lui aveva una sorta di relazione confusa con Samantha. E oltretutto quel ragazzo era in come anche per colpa sua, ma la coraggiosa Miller aveva saggiamente deciso di difenderlo in tribunale contro l'amico di una vita.
-Non lo so, mi dispiace.
Eve si alzò con fatica guardandolo avvicinarsi.

-Possiamo uscirne fuori.
Senza rimorsi e pentimenti la baciò ancora e lei ricambiò facendo cadere di nuovo i due nella trappola.
Eveline decise di prendersi una boccata d'aria così uscì di casa per un giretto in compagnia della sigaretta, ma ciò che vide fa male più del fumo.
-Oh mio Dio: Noah!
Corse incontro al ragazzo vivo e vegeto che la stava guardando, ma senza sorriso. Si scansò quando stava per abbracciarlo. Tirò fuori dalla tasca la foto che Olivier aveva scattato, con tentò di firma d'artista, dei due avvocati che si baciavano allegramente.
-È così il modo in cui mi ami?
La voce del ragazzo era ferita e profondamente delusa.
La protagonista fissò quella maledetta foto con le lacrime agli occhi.

Sentimenti e alcol non sono mai stati dei buoni compagni di bevute.







*uhhh. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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