attento a ciò che desideri
"Alzatevi, risorgete dalle tenebre e andate da lui" si sentì solo questo mentre sue figure si alzarono dal cimitero e si dirigevano dall'altra parte del bosco dove si ergeva l'Istituto Salvatore.
Mi svegliai molto presto, mi vestii e andai a preparare la colazione, dopotutto era il mio turno di servizio mensa alla Salvatore College for Young and Gifted.
Guardai il menù; c'erano circa 150 pancake da preparare, tre creme diverse; 250 smootie e 370 caffè-latte.
"Ti serve una mano?"
"Zia Freya, da quanto sei sveglia?"
"Più o meno mezz'ora"
Mi lanciò una manciata di farina e ci mettemmo a ridere
"Allora, hai una ragazza?"
"Ti sembra una domanda da fare zia?"
"Beh, un ragazzo come te non può non avere una cotta"
"C'ela avevo" dissi pensando ad una settimana fa quando scoprii Josie tra le braccia di Penelope.
"Eccovi, Alaric vi cerca... Entrambi"
"Arriviamo Dorian"
Ci dirigemmo in dirigenza dove eravamo attesi.
Alaric chiuse la porta, poi ci guardò.
"Avete fatto qualche magia di reincarnazione a mia insaputa?"
"Per diamine no. Ric perchè ce lo chiedi?"
"Perchè abbiamo un problema, e ti potrebbe sconvolgere"
E ci condusse nelle segrete dove in cella, chiusi da un cerchio di sale e da un quadrato di inferrata ricoprita di aconito e verbena c'erano Hayley e Klaus.
"Mamma... Papà?"
"Ciao Axel, ci manchi, vieni con noi"
"No, voi mi avete detto di lasciarvi in pace, non mi potete chiedere di venire con voi"
"Freya non ascoltarli. È un incantesimo del Necromante"
"E chi sarebbe?"
"Lo stregone dei morti, si impossessa delle anime delle persono più legate a te, le sfrutta per farti fare quello che vuoi"
"Ma che cattivo che devo essere"
Disse una terza persona, la quale comparve al centro della cella
Me ne andai, non volevo piú stare nelle segrete, mi diressi a lezione.
Appena enrtrai il professore mi squadrò
"Ci degna della sua presenza signor Mikealson?"
"Avevo altro da fare, molto più importante di sentire la sua monotona voce che simula una superficiale conoscenza della magia sovrannaturale"
"Bene, vedo che siamo in vena di complimenti, ora si vada a sedere"
"Come vuole"
Mi sedetti al mio posto, il quale si trovava in ultima fila
"Ora, qualcuno di voi sa dirmi cosa è la necromanzia? Nessuno"
"La necromanzia, o necromantia, è un'arte oscura della magia che permette di richiamare per un breve lasso di tempi le anime defunte. È una magia oscura poichè è vincolata da uno scambio di sangue tra il soggetto e la natura. Mi sbaglio professore?"
Lo provocai. Tutti rimasero impietriti dalla mia risposta.
Il professore mi lanciò uno sguardo di fuoco che contraccambiai con un gelido sorriso.
La lezione finì nel più totale silenzio, mi diressi verso il lago, dove sfogai tutta la mia frustrazione.
"Povero lago che male ti ha fatto?"
"Non è il momento zia Freya"
"No, mi sembra il momento più adatto a finire il discorso iniziato in cucina"
"Ho detto che non è il momento" dissi a denti stretti e mi girai, la guardai, gli occhi lucidi, mentre scendevano le prime lacrime.
"Ho sempre desiderato di poterli riabbracciare, ora inveco sono in collera con me stesso, ho sperato di poterli riportare alla luce, ma adesso sono solo ombre; ombre di cui qualcuno si è servito"
"Attento a ciò che desideri" mi disse zia Freya
"Guardate, il perfido ragazzo piange come una femminuccia"
Mi girai Jedd era arrivato nel momento sbagliato.
"Vattene Jedd, potresti farti male"
"E come, io non sono mica un pappamolle come te"
Questo era troppo, mi avvicinai a lui, lo feci volare per terra, lo guardai, iniziò a sanguinarli un labbro, gli dissi chiaro e tondo di lasciarmi stare o la prossima cosa che sangunava era il suo cuore fuori dal petto.
Lo vidi scappare con la coda tra le gambe.
"Be,vedo che migliori con l'auto controllo. La prima volta che siamo venuti qui hai quasi mozzato un braccio ad un ragazzo solo perchè ti aveva urtato"
Ero felice anche io. Non mi era mai succesdo di essere così consapevole dei rischi e delle conseguenze.
"Io e lo stregone dobbiamo fare quattro chiacchiere" disdi e mi diressi verso le segrete.
"Senti stregone, cosa vuoi di preciso?"
"Io niente... Tu i tuoi genitori"
"Basta giochetti, Malivore ti ha mandato qui per un motivo"
"Dritto al sodo, mi piace. Tu devi venire con me da Malivore"
"E se non lo facessi"
"Be allora divertiti a perdere tutte le persone che ami"
"Tanto sono destinato a perderle" dissi entrando nella cella
"Cosa vuoi fare uccidermi?"
"Quasi, ti intrappolerò dell'Altraparte così da interrompere il tuo legame con i defunti"
"Non puoi farlo, a meno che... Tu non sia il Naneske"
"Date un Oscar a questo stregone" gli dissi mentre posizionavo le mie mani sulle tue tempie
"Aspetta... Aspetta, io ti posso aiutare sai, posso rendere la permanenza dei tuoi genitori permanente"
"Io non ho genitori, sono stato creato dal Nulla, io mi scelgo solo la famiglia ospite" gli dissi mentre vedevo il risultato dell'incantesimo: il suo corpo svanì e con esso la magia sui defunti.
Me ne tornai in camera dove trovai zia Freya intenta a preparare le valigie
"Te ne vai di già? Non rimani?"
"Lo sapevi che il mio restare non fosse permanente"
"E se ci fosse un modo. Lascia la poltrona da sindaco e vieni ad insegnare qui, tu e Keelin non dovrete più fare avanti e indietro"
"E a chi lascerei la città?"
"A Vincent, dopotutto è abile nel comando"
"Hai ragione... Ci sto"
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