Capitolo 15

"Can we talk for a moment?
Got these feelings that I'm tired of holding"
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Mi svegliai con il rumore fastidioso del mio telefono che squillava incessantemente.
Lo presi e senza badare chi fosse risposi.

« Pronto ? »dissi strofinandomi gli occhi.

« Hey bella addormentata... come stai ?»

Era la voce di Marcus, controllai sullo schermo ed erano quasi le due del pomeriggio.

« Cavolo ho dormito troppo » urlai alzandomi di colpo.

«... ti chiamo dopo » dissi chiudendo la chiamata.

Poggiai i piedi sul pavimento ed era bello caldo.
Addio giornate in cui non riuscivo a scendere dal letto per via del vecchio pavimento in ceramica che mi congelava i piedi nelle giornate un po' più fresche.
Scesi le scale stiracchiandomi e notai mamma con una faccia di rabbia che mi fece spaventare.
Cercai di ritornarmene di sopra ma invano.

« Lorelay Turner vieni qui adesso » disse puntando con l'indice una sedia accanto a dove era seduta lei.

Ogni volta che mia madre diceva il mio nome completo significava solo una cosa... "Punizione perpetua" pensai sedendomi vicino a lei.

« Inizio con il dire che sei in punizione a vita»

"Sempre la solita..."

« Ti avevo detto che non potevi andare a quella festa e tu cosa fai ? Esci di casa senza avvisare e ci vai... ti sembra un atteggiamento maturo signorina ? » disse arrabbiatissima.

« No » dissi a bassa voce abbassando la testa.

« Scusami non ti ho sentito » disse in modo tale che alzassi la voce.

« NO... » dissi quasi urlando.

«La prossima volta che esci senza il mio permesso, te lo giuro sul bene che ti voglio, ti vengo a prendere per l'orecchio e ti faccio fare una figuraccia davanti a tutti i tuoi amici...» disse con fare minaccioso.

Ci fu un minuto di silenzio finché le sue calde braccia non mi strinsero.

« Mi hai fatto preoccupare tantissimo » continuò stringendomi a se sempre più forte.

« Scusami » dissi ragionandoci su ciò che avevo fatto la sera precedente e ricambiando l'abbraccio.

« Adesso però basta con queste cose smielate » disse sciogliendo quell'abbraccio, alzandosi e dirigendosi in cucina.

« Il dottor Harem mi ha detto che entro lunedì sapremmo i risultati dell'esame e mi ha anche inviato una tabella con i cibi che d'ora in poi dovrai mangiare e quelli che dovrei evitare come la peste »

Mamma prese il telefono e mi inviò questo file con tutti i cibi che dovevo ingerire divisi per giorni della settimana.
Iniziai a guardare la lista.

« Ahm... c'è qualcosa di commestibile in questa lista ? » dissi con tono sarcastico.

« Che divertente » disse mamma facendo una finta risata finale.

«Tutto ciò è commestibile e fa bene alla salute» disse prendendo delle verdure dal frigo.

« E forse finalmente riuscirai a dimagrire » disse a bassa voce.

« Che hai detto ? »

« Nulla » disse sbellicandosi dalle risate.

Appena finito di preparare il "pranzo", che più che chiamarlo pranzo quello andrebbe chiamato abominio culinario, mamma posò un immenso piatto di una roba verdastra accompagnata da del pesce.

« Eccoti servita, Sgombro con salsa di Carciofo e Menta con pochissimo contenuto di sale visto che non ne puoi mangiare »

Non sono stata mai fan delle verdure, da piccola molte volte vomitavo nel solo assaggiarle.

« Dai provalo oppure ti devo fare l'aeroplanino per farti mangiare ? » disse mamma cercando di infastidirmi.

« Non ho più 3 anni » dissi ingerendo un boccone di quel disgustoso cibo per farle vedere come riuscivo a mangiare quello schifo senza vomitare.

D'un tratto iniziai a sentire un gusto mai provato in bocca, così fresco e così distinto.

« Ma...ma »

Non riuscivo a trovare le parole esatte per descrivere quel piatto.

« È ASSURDO !!!» urlai iniziando a mangiare con foga.

« Calmati, sennò ti ...» venne interrotta dal mio tossire per essermi appena affogata con quel cibo « ... come non detto» continuò ridendo.

Finì il pranzo e me ne andai nella mia stanza a parlare con Michael visto che era da tanto che non lo sentivo.
Passai circa un ora e mezza in chiamata con lui raccontando ciò che era successo in questa prima settimana di scuola, ma non gli raccontai di Jonah, non volevo che si facesse strane idee visto che l'ho appena conosciuto.
Chiusi la chiamata e mi ricordai di avere svariati compiti per lunedì.

Ju💫

« Juliaaaaa mi serve un grosso favore » digitai velocemente ed inviai.

« Di che si tratta ? »

« Hai fatto le mappe di Spagnolo ? »

« Ancora no... »

*

"Questa non ci voleva" pensai cercando il contatto di August e mi ricordai che l'avevo segnato in un modo particolare visto il suo stile cupo e misterioso.

Signore delle tenebre 🗡
« Augusttt dimmi per favore che almeno tu hai fatto Spagnolo... »

« Si perché ? »

« GRAZIE AL CIELO... me le potresti inviare le mappe ? »

« Certo... aspetta che ti vado a prendere il quaderno e te le invio subito »

*

Subito dopo che mi inviò la foto delle mappe, iniziai a copiarle.
Non avevo mai fatto spagnolo, nella mia vecchia scuola facevamo tedesco quindi per me è un po' difficile capire il tutto.

« Finito... finalmente » dissi mettendo apposto il mio zaino per trovarlo già fatto lunedì mattina.

Guardai la chitarra che ancora si trovava nell'angolo della mia stanza e mi ricordai del testo che qualche sera prima avevo scritto.
Anche se non la sapevo suonare benissimo, la presi ed iniziai a suonare qualche accordo.

Improvvisamente mi venne l'ispirazione.
"Last and defeated, but still I stand" pensai scrivendo su un foglio preso da uno dei miei quaderni.
Era la frase perfetta per ciò che mi è capitato in quest'ultimo periodo.

«... but i'm still here » cantai cercando di introdurre la frase nel testo.

Anche se non potevo sforzare troppo la voce cercai di dare il massimo di me
"È perfetta" pensai appena finito il testo e, con l'accompagnamento della chitarra acustica, registrai il tutto.
La riascoltai innumerevoli volte.

« Ho bisogno del parere di qualcuno » dissi tra me e me.

Mi ricordai che ancora non avevo risposto a Marcus.

//Mark🎠
« Hey scusami se non ti ho risposto prima comunque... sto bene anche se ieri sera mi avete lasciata lì da sola 🤨 »

« Tranquilla e comunque non ti abbiamo lasciata sola... per tutta la serata ho flirtato con questo ragazzo conosciuto lì e alla fine siamo andati nel piano di sopra... ho dormito a casa Carpenter ieri sera »

« Ah ecco perché non ti trovavo »

« AHAAHAHHA... chi ti ha portato a casa ? »

« Jonah »

Per qualche minuto non rispose finché dopo un po' non arrivò un'altro messaggio.

« Stai attenta con quello... te lo dico per esperienza... non è il solito ragazzo ricco e menefreghista »

« Tranquillo, so badare a me stessa... » risposi velocemente.

« Ah...Marcus mi serve un parere »

« Su cosa ? »

D'un tratto mi ricordai che Marcus era anche un tecnico del suono oltre che chitarrista e DJ.

« Ho appena scritto una canzone e vorrei un parere esterno e in caso anche qualche aggiustatina 💕💕»

Inviai la registrazione ed aspettai.
Dopo qualche ora mi arrivò un'altra registrazione.

« Il testo è stupendo, la melodia pure... ho solo aggiustato un po' la tua voce in certi punti rendendola più pura, ho eliminato rumori esterni e aggiunto qualche effetto sonoro, et voilà un capolavoro »

Iniziai a sentire la registrazione ed era come sentire una famosa cantante con ormai una carriera discografica.

« Oddio è assurda, grazie mille Mark🌈❤️ » inviai e continuai a sentire la registrazione.

*

Ero troppo contenta di aver creato una canzone stupenda, così contenta che creai un canale su YouTube e pubblicai la mia canzone con il nome "I'm Still Here".

[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]

Non credevo che nel giro di due settimane avrebbe avuto così tanto successo da essere riprodotta anche in radio.

"Era il passo iniziale per la carriera dei miei sogni"

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