Capitolo 14

"... And you're passive-aggressive.
Convinced me other people didn't care about me"
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Una sensazione orribile mi pervase, come se il pavimento improvvisamente sparisse sotto i miei piedi.
D'un tratto mi sentì tirare e poi stringere fortissimo.
Aprì gli occhi e notai Jonah che mi guardava con quegli occhi magnifici e mi stringeva forte a se.

« ... grazie » dissi a bassa voce.

Un sorrisetto gli spuntò sul viso sentendo quelle parole da me pronunciate.
Cheryl era per terra, credo che lui l'abbia spinta in modo tale da salvarmi da un tuffo in quell'acqua gelida.

« Qualcuno per favore può accompagnare questa pazza fuori da casa mia ? » Urlò in modo tale che tutti i presenti ci sentissero.

Improvvisamente un ragazzo robusto e senza maglietta si fece avanti.

« Tranquillo bro, ci penso io » disse andando verso Cheryl porgendogli la mano.

« Faccio da solo sgorbio » disse alzandosi da terra e ripulendo la terra sul suo costosissimo vestito.

« ... ed ora vai con la musica » disse Jonah girandosi verso il DJ.

E con mia grande sorpresa, notai che il DJ era proprio Thomas.
Jonah ancora non si era staccato da quell'abbraccio duratosi ormai secoli per me.
Aveva un odore così dolce e inconfondibile proprio come quello di un bimbo dopo il bagnetto.

« O mio dio, stai bene ? Dimmi che quella maniaca non ti ha fatto del male ? » disse Julia venendomi incontro preoccupatissima.

« Nono tranquilla » dissi sorridendo e sciogliendo quell'abbraccio.

« Se ti faceva del male te lo giuro, le spaccavo quella faccia da gatta morta » disse con tono minaccioso.

Guardandomi attorno intravidi Naomi che ballava con August e Marcus che ballava con un ragazzo a me sconosciuto.

« Guardali » dissi a Julia indicandoli.

« Aw che cuccioli »

« Ora però andiamo a ballare anche noi dai » dissi prendendo Julia a braccetto e conducendoci verso la pista da ballo.

Ballammo per tutta la serata finché i nostri piedi non iniziarono a fare male.
Mi sedetti su una poltrona lì vicino ed iniziai a giocherellare distrattamente con il cordoncino della mia felpa.

« Com'è andata la serata ? » disse una ragazza dai capelli corvini e occhi a mandorla con uno dei bicchieri ancora pieno di birra in mano.

« Ci conosciamo ? » le chiesi confusa.

« Non credo, io sono Kim » disse sorridendomi.

« Lola »

« Allora...Ti sei divertita stasera ? » chiese sedendosi accanto a me.

« Se con divertita intendi: essermi strappata la felpa oppure quasi essere buttata in piscina da un ex pazza di un ragazzo che ho conosciuto da poco... si mi sono divertita » dissi ironizzando un po' sul tutto.

« Wow, almeno hai avuto una serata più movimentata della mia dai... essere scaricata alla festa dei tuoi cugini da uno dei quaterback della scuola non è molto carino » disse sorseggiando il liquido contenuto bicchiere.

« Mi dispiace »dissi lasciando il cordoncino della mia felpa.

« Tranquilla »

« Aspetta, sei la cugina di Jonah ? »

« Si... non si nota vero ? »

« Non molto » dissi guardandola attentamente.

«...Sono sua cugina di secondo grado ma visto che siamo cresciuti insieme non diamo peso a questo fatto »

« Capisco »

« Parlando del diavolo... » disse indicando Jonah che si stava avvicinando a noi.

« Hey cuginetta preferita » la salutò con un bacio sulla guancia.

«...alla fine sei venuta » disse sedendosi accanto a me.

« Era meglio se rimanevo a casa mi sa » disse a bassa voce.

Improvvisamente il telefono di Kim squillò e il suono di "Wannabe" delle Spice Girls arrivò alle nostre orecchie.

« Devo andare... papà è arrivato, ci vediamo a scuola » disse poggiando il suo bicchiere sul tavolino, alzandosi e sparendo.

"Aspetta... andare. Andare a casa." Pensai.
Presi velocemente il mio telefono e notai che erano quasi le due del mattino.

« Oddio, ora si che mia madre mi ucciderà »

«Che succede ? »chiese preoccupato.

« Nulla »dissi alzandomi e andando a cercare i miei amici.

« Cavolo, loro dove sono ? » urlai.
« Uohhh calma, ora fermati un'attimo e spiegami che succede » disse fermandomi.

« Mia madre non sa che sono a questa festa ed ora mi ucciderà visto che sono le due del mattino e ancora non sono rientrata, penserà che ne so ? Che sono morta forse, oddio no... ed ora non trovo i miei amici che mi hanno accompagnata qui » dissi tutto d'un fiato.

« Ti serve un passaggio quindi ? »

« Siiiii » dissi mettendomi le mani in testa.

« Tranquilla, vieni ti accompagno io »disse entrando in casa.

« ...davvero ? » dissi vergognata.

« Si » disse prendendo delle chiavi da dentro una delle tasche di una delle giacche appese.

Non potei rifiutare, del resto era l'unico passaggio a casa che avevo.
La sua auto era come l'intera casa, troppo costoso per noi normali mondani.
Per l'intero viaggio non dissi una parola, ero troppo imbarazzata.
Arrivati davanti casa mia gli indicai il luogo dove accostare.

« È stata bella la serata...anche se è successo quel casino con la tua ex » dissi aprendo la porta della macchina ormai ferma davanti al mio vialetto.

« Tranquilla, farò in modo che quella sclerata di Cheryl non ti tocchi mai più te lo prometto » disse con tono serio guardandomi.

« Anche se la vedo difficile, ti crederò sulla parola...» dissi uscendo dall'auto «...grazie ancora di tutto» dissi sorridendogli.

« Non c'è di che »

Rimasi li ferma a guardarlo andar via finché non sparì completamente dalla mia vista.
Cercai di fare meno rumore possibile entrando in casa.
Grazie al cielo mia madre aveva l'abitudine di lasciare la porta della cucina semi-aperta in modo tale da far passare un po' di vento serale.
Mi tolsi le scarpe e salì velocemente le scale.
Presi il telefono e notai diverse notifiche su "Whatsapp".
Erano tutti messaggi di Michael preoccupato per me.

~Honey💕✨
«Sei sparita... »

«Non sono sparita dai, mi sono solo goduta un po' la nuova città 🤩 » scrissi ed inviai.

«...scordandoti del tuo migliore amico naturalmente 😭 »

« Non mi sono scordata di te... domani ti chiamo e ti racconto tutto ciò che è successo in questa folle settimana... ora però devo dormire, qua è tardissimo... a domani honey❤️» inviai il messaggio e posai il telefono.

*

Velocemente mi cambiai e mi sdraiai a letto.
Iniziai a guardare le foto fatte alla festa e notai che in tutte ero venuta malissimo.
Una notifica spuntò sullo schermo del mio IPhone, "LittleNømy" ti ha taggato in un post".
Guardai la foto ed era davvero assurda.

"Ha davvero molto talento" pensai mettendo like alla foto.
Spensi il telefono ed iniziai a guardare il soffitto pensando su tutto ciò che è capitato finché non mi addormentai.

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