15 - LIBRI, LIBRI, LIBRI!
Uscii dalla mia stanza, c'era Aideen.
Alla faccia del 'non si fa mai vedere!
Portava i suoi lunghi capelli biondi raccolti in una treccia.
Guardandola mi resi conto che ero davvero in una condizione precaria, la mia coda bassa aveva le punte sfibrate.
Aiuto...
Adi, la chiamerò così (solo nei miei pensieri), mi condusse attraverso il palazzo, non c'era nessuno, mi chiesi perché.
Ah giusto, sono le 5...
"Oggi passeremo la mattina qui!"
E nel mentre aprì una porta che mostrava in tutta la sua grandezza e soprattutto bellezza una libreria!
Wow!
"Ti piace?"
"Certo!"
"È il mio studio!"
Lo disse tutta eccitata, la invidiavo.
Libri su libri, il mio paradiso!
Era una stanza circolare. Pavimento, soffitto e scaffali erano completamente in legno. Le mensole stracolme di volumi grossi e fini, copertine dai molteplici colori e disegni, e soprattutto libri fantasy!
C'erano edere verdeggianti illuminate dal sole che si arrampicavano sui vari piani degli scaffali creando intrecci spettacolari, c'era una scala a chiocciola, sempre rigorosamente in legno, che portava fino al soffitto forato, dove il piano superiore era un giardino botanico. Da quel foro sgorgava acqua, che cadendo verso la piscina di ninfee al centro dello studio formava una cascata.
Mi immaginai leggere con il rumore dell'acqua in sottofondo.
Che pace!
Mi immaginai così la mia futura casa.
Stavo guardando l'immensa libreria con occhi sognanti.
"Hai Il trono di spade?"
Distolse lo sguardo dal libro che stava leggendo.
"Cosa?"
"Il trono di spade..."
Mi guardò non capendo cosa stavo dicendo.
"È una saga, ok?!"
Riabbassò lo sguardo e ricominciò a leggere, poi farfugliò qualcosa interpretabile come:"Genere?"
"Fantasy."
"Secondo piano, dal basso terzo scaffale a destra della scala. Non so cosa ci sia lì, prova a vedere."
Percorsi il lato sinistro della piscina e salii la scala con una mano sul corrimano inciso di rune.
Chissà cosa vogliono dire...
Arrivai al reparto consigliato, c'era di tutto!
Percy Jackson, bello; Harry Potter, merita; Il ciclo dell'eredità, la miglior saga che il mondo abbia mai visto; Leggende della Wrifhe-det, l'ho già sentito questo nome...
Lo presi e me lo rigirai tra le mani, era un volume pesante e ingombrante, in più era impolverato e ingiallito dal tempo. Non sarà stato toccato da anni.
Forse è solo nel reparto sbagliato.
Lo rimisi a posto e continuai la ricerca.
Hunger games, prossima lettura; Il trono di spade, intrigante; Il fabbricante di lacrime, ... Aspetta, l'ho trovato!
Mi precipitai a prendere il libro con entusiasmo, nanche fossi una bambina che fa le bolle di sapone.
"TROVATO!"
Sentii gli occhi di Aideen posarsi su di me, mi vergognai, ero risultata davvero infantile. Poi però irruppe in una piccola risata, sollevai un angolo della bocca formando un mezzo sorriso sempre guardando in basso il libro appena preso.
Almeno non si è messa a deridermi o a fissarmi sconvolta.
Mi alzai dalla scrivania dello studio.
"Te ne vai?"
Era più un'affermazione, ma era sottoposta sotto forma di domanda, non mi rimase altro che dire di sì.
"Buon pranzo."
"Perché? Che ore sono?"
Alzò gli occhi da quella distesa infinita di parole.
"Le 16.37."
Si rimise a leggere.
"Cosa?!"
"Hai capito bene piccola."
Ero scioccata.
"Lo so, leggere fa passare le giornate noiose, il libro per noi lettori è come un amico. So perché leggi fantasy."
Il bello è che io non lo so.
Mi guardò fisso negli occhi, sentii il suo sguardo scavare nell'anima.
"Per te trovare un nuovo mondo vuol dire staccare dal presente, tuffarti in un'altra realtà per poter scappare da ciò che accade inevitabilmente in questa terra dimenticata da Dio; perché tu sai che non ci aiuterà..."
Realizzai che era vero, non volevo affrontare i problemi della mia vera vita, mi rifugiavo nei libri per poter avere un'altra chance e non ripetere i miei errori. Sentivo la solitudine avvolgermi nella sua morsa fredda, e allora mi facevo amici i personaggi di un libro.
Mi riportò alla realtà Adi.
"Bhe, cosa aspetti? Vai! Goditi il soggiorno! Non saprai mai quando arriveranno le circostanze per farti sloggiare.'
Seguii il suo consiglio.
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