7. I want a kiss
"Noi non siamo esattamente ciò che tutti vedono.
Siamo ciò che pochi trovano.
E che pochi, pochissimi, comprendono"
•
La collana.
Era una cazzo di collana a forma di cuore.
Una cazzo di collana identica alla mia.
La presi in mano.
Liam si era appena addormentato.
Gliela tolsi dal collo.
Me la misi in tasca.
Portai a mo' di sposa il moro in camera sua e lo stesi sul letto.
*
Me ne ero andato.
Avevo chiuso occhio si e no 2 ore.
Ora stavo steso sul mio letto a fissare il soffitto.
Era quasi mattina, mancavano pochi minuti alle sette.
Decisi di scendere a fare colazione.
Presi due tazze dallo scaffale.
Ci versai il latte.
Presi i cereali e li misi al centro del tavolo, per poi sedermi.
Da quando mia madre era morta, le mie abitudini non cambiarono mai.
"Chi si sveglia prima la mattina prepara la colazione" mi ripeteva sempre.
Mi sentivo così vuoto senza di lei.
Quando ebbi finito di mangiare, mi arrivò un messaggio.
Da: Liam
"Ehi Zayn, grazie per ieri sera.
Hai per caso visto la collana, che porto sempre, da qualche parte?"
Merda. La collana.
A: Liam
"Vediamoci al bar vicino casa mia"
Mandai a puttane la colazione ed uscì di casa.
Non avevo ancora preso la collana dalla tasca del giubbotto, da ieri sera.
*
"Liam, l'ho io la tua collana" dissi ad un certo punto al ragazzo di fronte a me.
Stava benvenuto la sua cioccolata calda.
Probabilmente si scotto la lingua, perché iniziò a cacciarla fuori e sventolare la mando.
"Pecchè l'hai plefa?" Mi chiese in modo buffo.
"È uguale alla mia." dissi.
Lui deglutì a vuoto.
"Perché l'abbiamo uguale?" Continuai io.
Non mi rispose.
Ad un certo punto diventò pallido.
Sgranò gli occhi.
"Liam.. Liam.. tutto bene?" Chiesi facendogli aria con il menù sul tavolo.
Cadde a terra improvvisamente.
Le persone di fianco a noi si stavano preoccupando.
E io lo ero più di tutti loro messi insieme.
*
Si riprese quasi subito.
L'avevo portato a casa mia.
Ora era seduto sul mio divano con una coperta addosso.
È stato un fottuto calo di zuccheri.
"Lo so, avrei potuto portarlo in ospedale.
Ma.. li odio, cosa vi devo fare?"
Mi sedetti vicino a lui.
Avevamo appena finito di mangiare.
"Zayn, hai da fare oggi pomeriggio?" Mi chiese rompendo il silenzio.
"Mmh.. In realtà no, perché?" Chiesi.
"Ti voglio portare in un posto."
*
"Liam, dove siamo?"
Mi aveva legato un coso fastidiosissimo agli occhi.
"Deve essere una sorpresa" mi ripeteva in continuazione.
"Quanto manca?" Chiesi ancora.
"Siamo quasi arrivati."
"Puoi aprire gli occhi ora" disse slegandomi.
Eravamo nel posto della sera scorsa.
Ne ero sicuro.
Di giorno faceva molta meno paura.
"Cosa ci facciamo qui?" Chiesi leggermente preoccupato.
"Ti ricordi cosa hai fatto ieri sera?"
Annuì.
"Bene, tu hai gareggiato e hai vinto, lo sai questo vero?"
"In realtà, non sapevo di aver vinto io" confessai.
"Quando parlavano del 'king' - mimò le virgolette con la mano- si riferivano a te"
"Non c'è bisogno di fare le virgolette comunque eh" dissi io ridendo.
La situazione non mi sembrò affatto strana, anzi, quasi famigliare.
Liam si mise a ridere.
È probabilmente il sorriso più bello che io abbia mai visto, poi quelle le rughette d'espressione che si formano al lato degli occhi, rischio d'impazzire.
Cioè, no! Zayn.. no!
Stavo lentamente cadendo nell'oblio dell'amore senza neanche accorgermene.
Improvvisamente, sentii delle mani stringermi i fianchi.
Mille brividi mi percorsero la schiena.
Volevo baciarlo.
Gli guardavo le labbra.
Le volevo assaporare.
Volevo sapere che gusto avevo.
Volevo sentire quelle labbra piene e rosee sopra le mie.
Lui era ancora attaccato a me.
Gli appoggiai la testa sul petto.
Ci sedemmo vicino ad un albero.
Mi alzò il mento.
Mi diede un bacio.
Tra la guancia e l'angolo della bocca.
Ci guardammo per qualche secondo.
Stavo per baciarlo.
Ma, mi squillò il cellulare.
-Oh!- risposi.
Vidi Liam leggermente triste.
-Zayn.. Vieni, ti prego, abbiamo bisogno di te- mi disse Josh.
-A che ora?- chiesi svogliatamente.
-Il prima possibile- mi disse leggermente agitato.
-È successo qualcosa?- mi allarmai.
Non mi rispose, anzi, mi 'buttò' il telefono il faccia.
"Liam.. vieni con me?" Chiesi sperando in una risposta affermativa.
Lui annuì.
Aveva ascoltato tutta la conversazione, ne ero sicuro.
*
Eravamo davanti al locale.
Entrammo.
Di Josh non c'era nessuna traccia.
C'erano bottiglie di vetro spaccate sul pavimento.
Era tutto distrutto.
Decisi di andare a guardare alla gabbia.
Tutto vuoto, non c'era più niente.
Guardai Liam con gli occhi sgranati.
"Cos'è successo?" Chiesi a Liam, sperando che lui sapesse qualcosa.
Spazio me:
Ragazziiii siamo a +1K!
C'è, vi rendete conto? O.o
Sto sclerando da ore.
Comunque, questo capitolo è per ringraziarvi (:
Fatemi sapere come sempre, che ne pensate.
Amo i vostri commenti, mi fa stra piacere leggerli.
Ps: ho deciso di mettere delle frasi all'inizio di ogni capitolo che scriverò.
Vi piace come idea?
Xx →Gaia
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