Vendetta
Sono tornata a Londra alla fine, respirare la stessa aria dello stronzo iniziava a darmi fastidio.
Il film è uscito, non ho più visto lui da quel giorno a casa sua e ora sto frequentando di più Ben, Martin e Andrew.
Peter è a scuola, io sono stesa sul letto, la noia che trapassa la mia pelle e la pigrizia che prende tutte le mie energie.
Paparazzi? In quantità misurata e mai invadenti, come piacciono a me.
Adoro sentire il morbido materasso che mi rilassa, amo il mio letto.
Osservo l'armadio da dove lui è uscito, dove tutto è iniziato e ora, come è giusto che sia, è finito.
Ho ferito il suo amore, ma è un rischio troppo grande, e solo gli stupidi che si credono coraggiosi si buttano nel vuoto della speranza.
La speranza non è una buona strategia per vivere.
Mi obbligo ad alzarmi e come un mulo mi trascino verso la cucina, mangio la colazione e mi siedo sulla poltrona, sorseggiando un bicchiere di whisky che sempre rigenera le membra.
Allungo le gambe e fisso tutto e niente, immersa nei ricordi, affogo nella nostalgia che quel mondo dove si gioca a vero o falso dona. A quanto pare ad Hollywood sentono già la mia mancanza, si, loro, ma non lui.
Era pazzo di me e io per paura di essere giudicata l'ho respinto.
Non c'era altra scelta, non ho visto altra scelta.
Forse non volevo vedere altra scelta.
Ultimamente il mio migliore amico è diventato Ben, è un timidone come pochi, ma sa consolarti e dirti quelle cose ti servono per crescere.
Difatti il citofono strimpella e apro la porta, accogliendo il gigante.
Sarei in pigiama e lui indossa una camicia viola che delinea il suo fisico abbastanza scolpito e lascia spazio alle spalle possenti, ma sorvoliamo. Si avvicina a me che devo rischiare il torcicollo per guardarlo in faccia.
Le sue dita sfiorano la mia guancia, i suoi due pozzi d'acqua ghiacciata mi scrutano tristi, dispiaciuti.
-Ben va tutto bene?
Lui sospira e mi passa un giornale con uno dei titoli più devastanti della mia vita:Robert Downey Jr è morto.
Seeee, vi ho fatto spaventare eh?!
Pff, c'è solo scritto:Emily Carter, il suo collega nonché mentore Robert Downey Jr rivela la vita privata dell'attrice.
Cooooosaaaaa?!
Prima di tutto "mentore" lo dici a tuo nonno, lui è diversamente stronzo, capito?!
In più dice che gli ho dato il consenso per farlo quando non lo vedo da mesi!
Respingo la vendetta, no, non mi vendicherò pubblicamente.
Forse perché non voglio rovinarlo e io sono troppo buona coi miei nemici, si, lui è un nemico.
Le parole possono causare dolore e alleviarlo, giusto?
Un giorno lo ferirò così, faccia a faccia, senza nasconderci tra i paparazzi e le guardie del corpo, come noi mortali facciamo. Occhio per occhio dente per dente dicono a Roma.
Il cuore va a far visita alla gola, si sono mancati quei due.
Faccio prima a dirvi la mia storia.
I miei genitori erano i migliori del mondo, finché non ho dovuto seppellirli é chiaro.
Io prima ero una ragazza fredda, acida, senza cuore.
Mi ero innamorata del mio migliore amico che aveva scelto la via del soldato.
Anche io mi ero arruolata, che ci crediate o meno, l'ho fatto per stare con lui.
Non avevo mai provato l'amore in quegli anni e mi sentivo strana dentro.
In una semplice battaglia una bomba ci fa saltare in aria, atterrai di faccia sul terreno umido e pregno di sangue e urla dei caduti. Tempo di alzare lo sguardo che già vedo i suoi occhi che mi fissano, vuoti, privi di luce.
Ho visto il mio migliore amico morire, ecco perché non ho mai più provato a fidanzarmi con qualcuno.
La paura non di tradirlo, di fare la scelta sbagliata mi confondeva e confonde ancora.
Tornai in Inghilterra, studiai teatro e diventai quello che sono ora.
Perché sono diventata così solare? Volevo vedere le persone ridere, volevo aiutarle a staccare dai problemi della vita, colmando i loro vuoti, sperando di fare lo stesso col mio.
Perché Robert mi ha tirato un colpo basso? Non lo so, so solo che ora è nel torto fino al collo.
Piango com'è giusto che sia, lacrime amare perché sono stata pugnalata alle spalle da un amico, e non c'è cosa peggiore che il tradimento di un tuo conoscente.
Trovo calore tra le braccia di Ben che ultimamente è diventato un consulente per i miei problemi morali.
Questa me la pagherà, faremo i conti secondo le mie regole.
Solo noi.
*Robert non si fa! Gattino cattivo! Aspe, ma lui è un anatra....cattiva anatra! Adesso la lontra è l'unica che può salvarci. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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