Giappone

Avete capito bene, siamo in Giappone per la premiere del film che ha sbancato al botteghino.
Sono piena di soldi? Abbastanza.
Mentre io e tutto il cast trasciniamo le valigie, pardon, io trascino le loro valigie come un mulo perché mi vogliono bene, un tipo si avvicina e ci dice che dobbiamo filmare tutta la nostra esperienza con una fotocamera di ultima generazione visto che siamo noi.
Sento il mio sudore bramare la fotocamera per liberarmi dal peso di queste valigie.
-Dammela subito!
Gliela strappo di mano e afferro solo la mia valigia.
Facciamo tutti i controlli, facciamo foto con alcuni cinesi e giapponesi, sono tutti uguali qua.
Accendo la telecamera e iniziamo a parlare di cose a caso, intanto Rob mi dà un bacio sulla guancia e poi esce dall'inquadratura. Ah, non ve l'ho detto? Stiamo insieme all'insaputa degli altri che credono che lui e Sus siano sposati.
È una sensazione strana, insomma, mesi fa lo sognavo di notte e adesso è di fianco a me.
Capite le mie emozioni che fanno BOOM?!
-Comunque, per chiarire la questione una volta per tutte: io sono alta un metro e sessantacinque, chiaro?
No perché tutti dicono che sono alta oltre uno e settanta, che sono una modella bionda, alta e magra che se si mette di profilo non la vedi più?!
-Difatti sei bassa, più di Zach.
-Oh stia zitto Holmes, non lo sapevo che lui era alto più di me!
Rimprovero Rob con uno sgambetto che se non fosse per Jude sarebbe disteso a terra.
Tokyo è frenetica, gigante, luminosa e anche tranquilla, perfetta per una crew come noi.
Inspiro l'aria mentre la telecamera mi riprende.
-Aria pura.
-Già, piena di smog.
Dice Ben, affiancandomi  mentre un cinese ci accompagna verso il nostro hotel mega lusso, anche se io volevo qualcosa di più soft ma ehi, loro sono pieni di soldi e io non posso lasciarli da soli.
Non appena ci lasciamo avvolgere dal lusso orientale inquadro un Rob che corre verso un pianoforte posto in un angolino della hall.
-Downey, lascialo stare e vai in camera tua.
Spengo la registrazione per far riposare la telecamera e lo vedo mentre Andrew e Martin lo prendono di peso e lo trascinano verso la ragazza dietro il bancone che ci assegnerà le camere.
Lui riesce a svignarsela dalla figura di merda grazie al fascino che esercita sulla ragazzina fan della Marvel.
-Stanza 221 per Benedict Cumberbatch e Martin Freeman.
-Coincidenze?
Grido dalla fine della fila per accaparrarsi la stanza. Tutti sorridono e aspettano il loro turno.
-Stanza 207 per Emily Carter e Robert Downey Jr.
Cosaaaaa?! Capito che stiamo insieme ma diamoci una calmata per l'amor del cielo!
-Io non ci sto con lui, nello stesso letto.
Lui ghigna malefico e mi trascina lontano da tutti verso la nostra stanza, ansia, ansia, ansia.
Solo ansia.
Non appena entriamo io mi lancio dall'altra parte della stanza per mettere a posto le mie cose e rimango a distanza di sicurezza da lui. Siamo in prova, non è neanche così sicuro il nostro rapporto.
Lo conosco, è impulsivo e fa sempre quello che vuole e tu devi fare quello che vuole perché, beh, perché è lui.
-Guarda che non ho intenzione di saltarti addosso e sbatterti sul letto.
Continua a sorridere.
-Davvero? Siamo in prova, non possiamo andare veloce.
Lui si avvicina e le mie spalle mi informano che il muro sta fermando la mia ritirata. Impreco mentalmente quando un centimetro ci divide.
Faccio di tutto pur di non fissare i suoi occhi che sono comuni, ma lui riesce ad essere bello nella sua semplicità.
È una cosa da pochi.
Tutto dice che non vuole farmi niente, tranne i suoi occhi che bruciano di desiderio.
È troppo presto.
Continuo a impormi la regola di non avere fretta, sbaglierò? Io sbaglio sempre e ormai sono abituata a credere che i miei sbagli siano giusti.
Fissa le mie labbra e involontariamente lo attiro a me e lo bacio con trasporto, il sapore di menta inconfondibile iniziava a mancarmi.
Primo sbaglio.
Lui mi preme contro il muro per appiccicarsi a me, sento già il suo desiderio pretendermi e stranamente non mi tiro indietro. Forse dovevo lasciarmi andare e non illudermi di pregiudizi.
Che sarà mai.
Mi si attacca al collo e inizia a togliermi i vestiti, palpando tutto con gesti sensuali. Arrivo a pensare che lui sia un esperto in queste cose. Mi sdraia sul letto giusto per smentire le sue parole di prima.
Secondo sbaglio.
Si spoglia e lascia che accarezzi i suoi addominali scolpiti nella norma. Mi bacia il petto, accarezza, bacia, tutto per spingermi nel circolo vizioso della passione.
Purtroppo ci sono già entrata quando ha iniziato a baciare il seno.
I suoi occhi sono lo specchio di chi sta facendo sesso con una donna.
Niente maschera, niente cinema e niente recitazione.
Tutti siamo umani alla fine, basta che qualcuno o qualcosa venga a ricordarcelo.
Con delicata irruenza entra dentro di me, tornando ad esplorare la mia bocca con la sua lingua calda e esperta.
Non capisco perché ad alcuni imbarazza parlare di queste cose, è natura ed è tutto normale.
Alla fine ho capito che il mio miglior sbaglio è lui.
Lui, che riesce a ridere anche nei momenti più tristi.
Lui, che riesce a tirare fuori il suo esibizionismo anche nei momenti dove deve darsi una calmata.
Lui, che riesce a fare sempre la cosa giusta, fidandosi di se stesso dopo aver passato anni in cui non osava chiedersi un parere.
Lui, che usa il suo essere diverso per distinguersi e non confondersi.
Lui rimarrà immortale nei ricordi di chi lo sostiene e lo sosterrà per sempre.
Lui è il mio "ciao" preferito e il mio "addio" più difficile.

*fineeeeeeeh. Lo so, avevo detto due capitoli e poi basta, ma fermiamoci qua. Come sempre ringrazio tutti, chi ha solo visto senza votare e chi ha votato. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Alla prossima storia.

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