[ La Grande Guerra dell'Ovest ]
Sembrava come se la terra fosse stata spaccata dal Oceano di Mezzo.
A destra il Continente dell'Est, più piccolo e di forma quasi rettangolare, a sinistra quello dell'Ovest, molto più grande e di forma triangolare. Gli Stati Generali rappresentavano il centro nevralgico dell'intero Continente dell'Est, dai questi partivano moltissime diramazioni che finivano in tutte le dieci Terre circostanti, numerate in ordine antiorario partendo dalla quella più ad ovest. La Quarta Terra, dove si trovava Windmore, era posizionata a sud degli Stati Generali. Le persone che popolavano il Continente dell'Est venivano chiamate Dum o residenti. I Dum erano persone pacifiche, ben organizzate e grandi lavoratori. Per tutto il continente l'agricoltura e l'allevamento rappresentavano la maggiore forma di sostentamento, persino l'organo supremo, gli Stati Generali, si adoperava a garantire il rispetto reciproco, la massima armonia e la pacifica convivenza tra le genti delle dieci Terre.
Il Continente dell'Ovest era invece molto più complesso, con l'Oceano che vi si insinuava quasi a voler dividere la parte superiore da quella inferiore. Gli abitanti del Continente erano i Vail anche noti con il nome di occhi rossi, tendenzialmente rivoltosi ed educati fin da piccoli alla violenza, al combattimento ed all'arte della guerra. In antichità tutti i Vail vivevano sotto il dominio degli Stati Supremi, l'organo di controllo indiscusso, poi, circa cinquanta anni fa una minoranza della popolazione decise di tentare l'impossibile distaccandosi dal potere centrale. I rivoltosi, esasperati dalle condizioni di estrema violenza e ostilità nelle quali gli Stati Supremi li costringevano a vivere, migrarono verso l'estremo sud del continente, verso la punta del grande triangolo dell'Est. Gli Stati Supremi considerarono il tradimento di quella gente come un regalo inaspettato, come una purificazione della popolazione. Convinti che i disertori avrebbero causato più problemi restando non ne ostacolarono il disperato tentativo di fuga. Attraversata la lingua d'acqua che delimitava la parte settentrionale del Continente da quella dalla meridionale si stanziarono fondando gli Stati di Confine. Fu allora che, per la prima volta, il mondo non fu più governato da due grandi potenze ma bensì da tre: gli Stati Generali, gli Stati Supremi e gli Stati di Confine. I neonati Stati di Confine si distaccarono nettamente dagli Stati Supremi. Basarono la loro economia sull'agricoltura. Gli ultimi legami rimasti con la popolazione degli Stati Supremi vennero recisi definitivamente quando i fuggitivi decisero di rinnegare il proprio nome. Quello fu il giorno in cui i fuggitivi tornarono a nuova vita, il giorno in cui di ribattezzarono, il giorno in cui nacquero gli Shei. Dum, Vail e Shei sembravano generati dalla stessa madre, uomini e donne che, pur vivendo a molta distanza tra loro, fisicamente si assomigliavano moltissimo fatta eccezione per gli occhi. Mai nessun abitante del Continente dell'Ovest era nato con l'iride di colore diverso dal rosso. La tradizione Vail narrava che il colore del fuoco nei loro occhi gli era stato donato per indicare la crudeltà di cui erano capaci sul campo di battaglia. L'azzurro del cielo, il verde dei boschi e il marrone della terra avevano invece forgiato gli occhi del popolo Dum.
La popolazione Shei crebbe vertiginosamente, le Terre di Confine si espansero a vista d'occhio, sembrava come se tutti i torti subiti in passato stessero sfociando in un epoca di prosperità e serenità per coloro che avevano osato abbandonare i territori degli Stati Supremi. I decenni che seguirono rappresentarono l'esperienza più vicina alla serenità che i popoli dell'Ovest abbiano mai conosciuto. Sfortunatamente le cose erano destinate a cambiare rapidamente, ben presto la pace si rivelò solo apparente e gli equilibri troppo fragili per risultare duraturi. Rinacque più forte negli animi della popolazione Vail il desiderio di dominio sull'intero Continente spingendo così gli Stati Supremi ad interrompere la tolleranza nei confronti degli Shei. In una fredda notte senza stelle ebbe inizio la grande guerra.
I Vail penetrarono come demoni nelle Terre di Confine, la resistenza che gli Shei furono in grado di opporre risultò del tutto impari ed inefficacie. I signori della guerra distrussero e dominarono qualsiasi cosa provasse ad ostacolarli, ogni casa venne bruciata, ogni opposizione venne infranta, ogni preghiera soffocata. Il terrore regnò sovrano fino a quando, dopo nove lunghissimi giorni, gli Stati di Confine si piegarono alla crudeltà degli invasori. Il Continente dell'Ovest era nuovamente ed interamente nelle mani dei Vail, gli Stati di Confine vennero trasformati in una semplice appendice degli Stati Supremi e gli Shei schiavizzati da coloro che non molto prima li consideravano concittadini. Non bastò neanche il rosso degli occhi che avevano in comune ad attenuare l'ira indomabile che si era scatenata, secondo le alte sfere del potere Vail quella gente doveva pagare e avrebbe pagato.
Non è mai facile interrompere il gioco una volta che si sta vincendo, questo era la guerra per i Vail, un gioco che sapevano giocare meglio degli altri. Riunificato il Continente dell'Ovest gli occhi rossi iniziarono ad interessarsi agli Stati Generali e all'opportunità di estendere il proprio dominio su tutto il mondo. La possibilità di riunire nelle loro mani tutti e tre gli organi di controllo li esaltava. In principio fu solo un brusio di sottofondo, quasi impercettibile, poi a poco a poco il rombo della brama divenne assordante. L'idea si insinuò nella popolazione come un virus che lentamente contagiò ogni abitante, li possedette ad uno ad uno, nessuno ne risultò immune. In breve tempo riprendere la guerra sembrò l'unica alternativa possibile e così, circa due anni dopo la caduta degli Stati di Confine dieci navi Vail erano pronte a salpare per attraversare l'Oceano puntando dritti gli Stati Generali.
La distesa d'acqua che divideva i due Continenti era grande più o meno quanto tutta la superficie delle terre emerse, questo rendeva lenta la navigazione tra l'est e l'ovest nonché la comunicazione ma quando le navi arrivarono l'impatto fu disastroso. I residenti vennero colti di sorpresa, la strage fu inevitabile. Per due giorni il sangue Dum bagnò il suolo della Prima Terra poi, con l'aiuto di volontari delle confinanti Seconda e Decima Terra i residenti riuscirono a respingere gli invasori esausti fino alla costa dove, superandoli in numero, li vinsero. Nessuno nel continente dell'Est riuscì a giustificare una violenza del genere né tanto meno a concepire il motivo di tale attacco e, mentre molti piangevano i cari caduti nella difesa del Continente, la notizia dell'accaduto si sparse rapida anche nelle restanti Terre.
Risultò evidente la necessità di organizzare un esercito addestrato per la difesa, se i Vail fossero tornati nuovamente un gruppo di contadini in preda alla disperazione non sarebbero stato sufficiente ad arrestarli. Si costruirono dieci Accademie di addestramento, una in ogni Terra. Malgrado l'elevatissimo rischio di invasione ben pochi decisero di arruolarsi, la maggioranza della popolazione non riusciva, neanche in un caso così estremo, a dedicare la propria vita alle armi. Fu allora che gli Stati Generali non ebbero altra scelta se non quella di emanare la legge dell'arruolamento obbligatorio. Da quel momento in poi ogni ragazzo o ragazza che avesse compiuto sedici anni di età veniva legalmente costretto ad arruolarsi nell'Accademia di addestramento della propria Terra. L'addestramento sarebbe durato tre anni ed alla fine del terzo tutti i ragazzi, di tutte le terre, sarebbero stati inviati per un anno al confine ad assicurarsi che, in caso di un nuovo attacco, la difesa sarebbe stata immediata. Finito l'anno di servizio al fronte i giovani venivano sostituiti dai nuovi allievi che avevano concluso i tre anni accademici e, una volta adempiuto al proprio dovere, i soldati potevano tornare nelle rispettive Terre e ricominciare la vita da dove l'avevano lasciata, o almeno potevano provarci.
In un primo momento la misura adottata sembrò estrema, forse eccessiva ma gradualmente il ricordo di tutti i caduti nel tentativo di respingere il popolo Vail invasore convinse ogni singolo residente al punto che, per i primi tre anni in cui le Accademie non fornirono soldati, i confini continuarono ad essere costantemente controllati da grandi gruppi di volontari armati.
Otto anni sono passati dal giorno delle strage, nessun nuovo attacco, non un solo occhi rossi ha messo piede nel Continente dell'Est. Nessuno. Già da tempo gran parte della popolazione Dum aveva iniziato a convincersi del fatto che non si sarebbero più verificati eventi simili, che i Vail avessero capito l'enorme difficoltà di sostenere una guerra nell'altro Continente e soprattutto su una terra che per essere raggiunta richiedeva l'attraversamento dell'intero Oceano di Mezzo.
Ben pochi compresero che otto anni non significavano nulla e che sicuramente non potevano bastare per stare tranquilli, non se ci tieni alla vita, non se hai visto l'inferno che hanno negli occhi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top