[ Alleati ]

Una risata animò la sala. Lo sguardo di Dyra era fisso su un quadro che raffigurava una battaglia appeso proprio dietro le spalle di Chort.

Il Coordinatore Rhan si dimenava paonazzo sulla sua sedia, le fragorose risate finirono con togliergli il fiato così a lungo da costringerlo ad ansimare una volta riacquistato l'autocontrollo.

<< Sapevo che ti avrei dovuta accompagnare in infermeria Dyra. Devi aver preso davvero una brutta botta per confondermi con quel burbero di Chort. D'altronde non c'è da sorprendersi, quando sei rinvenuta mi hai perfino chiesto dove ti trovavi, è stato stupido da parte mia non aspettarmelo. >> Rhan agitava le mani con la disinvoltura di chi non aveva detto nient'altro che tutta la verità. Il registro così assurdamente confidenziale da risultare credibile.

Dyra cominciò a spostare freneticamente lo sguardo su ogni volto che si trovava davanti. Nessuno si sarebbe meravigliato nel vederla scoppiare in lacrime. Gli occhi si muovevano sempre più veloci, si posavano ovunque trovassero la possibilità di riposarsi per una frazione di secondo prima di dover ripartire per un'altra meta che ancora non conoscevano.

Poteva essere un'altra trappola, l'avevano ingannata una volta, potevano farlo ancora. L'istinto le diceva di non fidarsi, ma qualcosa la fece aggrappare alla possibilità che le cose potessero, ancora, essere non irrimediabilmente rotte.

Il suo sguardo cadde su quello di Rhan e vi si fermò.

<< Dunque era lei, sono mortificata, è ancora tutto molto confuso per me. Ho solo vaghi ricordi di quanto accaduto, non so neanche di preciso come sia arrivata fino al dormitorio. Mi vergogno per le condizione in cui mi ha dovuto soccorrere. La mia è stata un'orribile svista. >> Il coordinatore, ricompostosi, ascoltava le parole della ragazza.

<< Dyra Dane della Quarta Terra, si può considerare una svista dimenticarsi di fare colazione ma essere aggrediti alle spalle dentro le mura della propria Accademia, essere tramortiti e legati ad un albero nel giorno più importante per un rappresentante non può essere considerato una svista. Non devi sentirti in dovere di colpevolizzarti più del dovuto, io l'ho capito e sono sicuro che anche questa Commissione non esiterà a fare altrettanto. >> Rhan rivolse una rapida occhiata agli altri membri della Direzione aspettando che anche loro si pronunciassero a riguardo. Molti di loro sembravano ancora non aver compreso il repentino cambiamento delle carte in tavola. Come per fare da cornice al quadro Chort sedeva con le braccia conserte e lo sguardo defilato su una finestra.

<< Mi dica Rhan come mai non ci ha aggiornato preventivamente a riguardo? Come ha potuto trascurare un fatto di un'importanza non indifferente come questo? Per altro di un'importanza che lei stesso ha appena detto di aver riconosciuto. >> Chiese la donna che per prima riuscì a metabolizzare quello che stava succedendo.

<< Ma Presidente, io non ho trascurato affatto l'accaduto. Anzi reputo che quanto successo sia imperdonabile. Ho solo pensato che un rappresentante dovesse essere in grado di esporre le proprie argomentazioni da solo, senza l'ausilio di nessun altro. Ieri ho potuto soccorrere la matricola 0024200 ma non potrà andare sempre così, era mia intenzione, come credo sia giusto, lasciare che anche la ragazza provasse a salvare se stessa, qui, davanti a noi tutti. >>

Dyra non riusciva a credere che Rhan la stesse veramente aiutando, lo stesso uomo che in più di un'occasione l'aveva terrorizzata ora la stava salvando. Rhan, il padre di Rowan.

Il coordinatore aveva appena finito di dibattere con il Presidente che da parte sua non sembrava affatto persuasa quando, tentando il tutto per tutto, si rivolse nuovamente a Dyra.

<< Ora dimmi ragazza come vanno le abrasioni sul collo, stanno guarendo? >> Istintivamente la matricola fece salire la mano destra fino sotto al mento per poi allargarsi il colletto della divisa come se la stesse soffocando. Malgrado i capelli sciolti che le cadevano sulle spalle per qualche secondo i lividi che il collare le aveva procurato furono ben visibili a chiunque in quella sala.

<< Sono sciocchezze, in poco più di due giorni non si vedranno neanche più. Non è così grave mi creda. >> Sminuì rapida Dyra mentre cercava di capire come potesse averli visti Rhan da così lontano. Cercava disperatamente una soluzione in quella sala che quando realizzò che la sua soluzione fosse altrove quasi rabbrividì. Era stato Rowan a dirglielo, come poteva non averlo capito prima. Improvvisamente ripensò all'incontro della sera prima davanti al dormitorio come la cosa migliore che le fosse mai successa. Quasi le scappò un sorriso di rassegnazione quando ricordò con quanta freddezza lo aveva trattato mentre lui cercava solo di sincerarsi sulle sue condizioni. E' proprio vero pensò, non ci si guarda mai le spalle dalla persona giusta.

<< Bene signori, mi sembra evidente che la situazione vada rivalutata alla luce dei recenti avvenimenti >> la donna ora era in piedi mentre il resto della Commissione sedeva ancora intorno al tavolo.

<< Matricola 0024200, abbiamo tutti appreso quanto voleva dirci e ci risulta lampante che i provvedimenti che avevamo scelto di adottare nei suoi riguardi vadano quantomeno rivisti. Per questo motivo la inviterei a congedarsi in modo che la Direzione possa deliberare a riguardo. >> Dyra annuì con il capo senza aggiungere nulla. Prima di ritirarsi guardò ancora una volta tutti i volti che si trovava davanti soffermandosi qualche istante in più su quello di Chort e di Rhan.

Mentre lo stesso inviato che poco prima l'aveva ricevuta all'entrata le stava tenendo aperta la porta la ragazza sentì l'irrefrenabile necessità di arrestare i suoi passi per rivolgere alla Commissione un ultimo appello.

<< Chiedo perdono per interrompervi nuovamente, ma reputo necessario porgere dinnanzi all'intera Direzione le mie più sentite scuse nei confronti dell'illustre Chort. Non era mia intenzione coinvolgerla in ricostruzioni di fatti che poi si sono rivelate inesatte. La prego di considerare la mia momentanea condizione di confusione e, se le è possibile, accettare le mia scuse. Spero vivamente di poter avere in futuro la possibilità di sdebitarmi nei suoi confronti riguardo l'accaduto. La possibilità di sdebitarmi per tutto. >> Così detto lasciò che l'inviato le richiudesse la porta alle spalle.

Nel momento in cui bussò alla porta di Laila la ragazza doveva trovarsi a pochi passi di distanza visto che Dyra non ebbe neanche il tempo di ritirare la mano prima che la serratura scattasse.

<< Allora? Poi ieri sei sparita nuovamente. Come è andata da Chort? Che ti ha detto? >>

<< Tranquilla Laila, non credo verrò espulsa, è molto probabile io non perda neanche la mia carica di rappresentate, potrebbe essersi tutto risolto nel migliore dei modi, cerca di calmarti ora. >>

<< Perché dici potrebbe? Non ne sei ancora sicura? >> continuò Laila non molto rassicurata.

<< Ti ho detto di clamarti, dico potrebbe perché la Direzione sta ancora ragionando a riguardo ma questa mattina sembravano molto ben disposti nei miei confronti. Appena mi comunicheranno qualcosa sarai la prima a cui lo dirò te lo prometto. >> Aggiunse Dyra nell'estremo tentativo di tranquillizzare l'amica. Solo quando Laila sembrò finalmente persuasa la ragazza decise di salutarla e di ritirarsi nella propria stanza.

La porta era socchiusa. Non ricordava di averla lasciata aperta quella mattina. Un brivido gelido le risalì il collo, qualcuno doveva averla aperta quando non c'era. Con una manata violenta spalancò la porta che batté pesantemente contro il muro. Rowan venne colto di sorpresa al punto che per poco non cadde dal letto sul quale era compostamente seduto.

<< Ma sei matta? Avresti potuto farmi fermare il cuore. >> sbottò lui.

<< Peccato non esserci riuscita. Se qui c'è un matto sei tu, perché hai forzato la serratura della mia stanza? Perché sei entrato qui? >> Chiese lei brusca per lo spavento.

<< Mio padre mi ha mandato per dirti una cosa e nell'attesa mi sono stancato di rimanermene in piedi nel corridoio. E poi, soprattutto in un momento come questo non è un bene che la gente ci veda insieme più del dovuto. >> Tentò di giustificarsi senza averne bisogno.

<< Vero. >> Abbozzò Dyra.

<< Allora dimmi, cosa voleva farmi sapere Rhan? >> Il tono che aveva usato non era sufficientemente amichevole, almeno non quanto sarebbe dovuto essere con una delle poche persone che avevano davvero voluto aiutarla in questi mesi.

<< Mi ha detto che la Direzione ha deciso di permetterti di frequentare ancora l'Accademia della Quarta Terra e perfino di conservare il tuo titolo. >> Rispose Rowan con un sorriso.

<< Però... hanno fatto presto. >> Ribatté Dyra con fare arrogante.

<< Si hanno preso la faccenda molto sul serio ed è per questo che ti viene "chiesto" di tenere l'accaduto per te e di trattare l'intera faccenda con la massima discrezione che ti è possibile. >> Le disse il ragazzo facendole capire che avrebbe fatto meglio a tenere la bocca chiusa.

<< Molto comodo per la Direzione, zittirmi in questo modo intendo. >> Ostentò ancora prima che il suo volto cambiasse radicalmente espressione assumendone una molto più naturale e malinconica.

<< Sai Rowan, questa volta ho davvero avuto paura che tutto fosse irrimediabilmente perduto. Ho commesso alcuni errori, ho creduto a persone che non desideravano altro che affondarmi e ho respinto quelle che davvero avevano intenzione di combattere al mio fianco. Sono stata così stupida. Vorrei tu non mi odiassi anche se so di meritarmelo. >> la voce le tremava.

<< Dyra non essere sciocca, non è stata colpa tua, possiamo dire si sia trattato di una serie di sfortunate coincidenze che ti hanno tratta in inganno. E poi lo abbiamo sempre saputo che non sei troppo sveglia. >> Ridacchiò lui facendola arrossire.

<< E' vero, è proprio così. Quel vecchio di un bastardo mi ha fregata come si frega un bambino. Non oso pensare cosa sarebbe successo se tu non mi avessi vista ieri sera, dove sarei ora? >> si domandò Dyra senza voler realmente trovare una risposta.

<< E' inutile pensarci. Sei stata fortunata che io ti abbia vista e non colpevolizzarti troppo. Non farti ingannare dall'apparenza, il vecchio bastardo come lo chiami tu è un abile stratega. Credimi, Chort sa il fatto suo. Ragion per cui dovrai continuare a stare allerta anche il prossimo anno. Non è il tipo da darsi per vinto troppo presto. >> La dolcezza nello sguardo di Rowan la fece sentire un essere spregevole, come aveva potuto pensare quelle cose di lui, come aveva potuto dubitarne.

<< Ricevuto. Beh allora vuoi che ti racconti come mi sono fatta quei segni? >>

<< Pensavo me lo avessi già detto ieri sera, sei caduta se non ricordo male. >> La punzecchiò lui costringendola ad abbassare lo sguardo sul pavimento.

<< Smettila o ti taglio la lingua. >>

<< Va bene, va bene, non vorrei davvero finire nei guai. >> Le concesse prima di farle iniziare il suo racconto. Dyra gli descrisse tutta la storia nei minimi dettagli e Rowan si limitò ad ascoltarla in silenzio senza fare nessuna domanda. Più il racconto prendeva forma e più negli occhi del ragazzo si accendeva una scintilla d'ira. Quando Dyra ebbe finito le dita di Rowan stavano martellando nervosamente sulle sue ginocchia. Il racconto lo aveva palesemente turbato, come se non si aspettasse che la faccenda fosse effettivamente così seria. L'espressione che la ragazza aveva sul volto invece era di sollievo e liberazione, aveva raccontato le vicende del giorno precedente già molte altre volte ma questa era la prima volta che non era costretta a mentire. Era contenta che la verità l'avesse detta proprio a Rowan, era contenta e non sapeva neanche il perché.

<< Hai nessun'idea su chi possa essere stato? >> L'interrogò lui.

Prima di rispondere Dyra dovette schiarirsi la voce.

<< No, te l'ho detto non ho visto nessuno. >>

<< Non ti ho chiesto sei hai visto qualcuno, ti ho chiesto se hai un'idea di chi possa averti fatto questo, di chi possa odiarti a tal punto. Oltre a Chort si intende. >> Chiarì nuovamente Rowan.

<< Beh, non sono sicuramente una delle persone più ben volute qui nell'Accademia, sono sicura che almeno la metà delle matricole sia convinta di avere un buon motivo per non volere la mia serenità. Chort non può essere stato, a quell'ora doveva già trovarsi nella sala della riunione a sbrigare i preparativi e le formalità necessarie. Certo è sicuramente coinvolto ma non credo sia stato lui a colpirmi. Ad essere sincera ho avuto spesso a che fare con una matricola della mia classe, non penso di stargli esattamente simpatica, ma non avendolo visto in faccia non me la sento di dirti nessun nome, meglio non mettere altra carne sul fuoco, lo ha detto anche la Direzione. >> La mente di Dyra corse ad Ivan, non voleva dirlo a Rowan ma se aveva un sospetto non poteva che essere che su di lui.

<< Si giusto, credo sia meglio io non sappia i nomi. >> Concordò spostando lo sguardo carico di collera sulla finestra dalla quale filtrava una buona quantità di luce.

Rowan le chiese cosa aveva intenzione di fare durante l'estate ricordandole che tra molto poco sarebbe tornata a Windmore. Le risposte di Dyra erano vaghe e inconsistenti, girava intorno ad ogni concetto con lunghe pause e sospiri profondi.

<< Bene, credo sia arrivato il moneto di andare, ho ancora alcune cose da sbrigare ma sono contento di averti vista. >> La salutò il suo vecchio tutore.

<< Aspetta. >> Lo bloccò lei prima che potesse alzarsi dal letto sul quale era ancora seduto.

<< Devi spiegarmi una cosa, non passo giorno tra queste maledettissime mura senza chiedermelo, devo saperlo. Oggi sarebbe stato molto facile per tuo padre starsene zitto ed evitarsi della possibili rogne, assecondare il gioco perverso di Chort come facevano tutti in quella sala, sarebbe stato senz'altro più semplice per te propormi come Alchimista e invece hai sfidato le "consuetudini" dell'Accademia e degli Stati Generali. Lo avete fatto per me. Perché? Cosa spinge davvero te e tuo padre a proteggermi? Sai, nessuno lo aveva mia fatto prima, è stato strano, non pensavo fosse così piacevole lasciare che qualcuno combattesse la battaglia con e per te. È così, almeno per una volta è bello potersi dire che qualcuno sta arrivando per aiutarti, per rimetterti in piedi, capisci? >> Quelle sembravano le parole di qualcuno che stava lasciando uscire tutto quello che pensava all'esterno, non c'erano né menzogne né verità capovolte solo l'enorme desiderio di capire.

Rowan incurvò la parte sinistra della bocca in una smorfia che la diceva lunga.

<< Cosa ci ha spinto ad aiutarti mi chiedi... Certo starmene buono non mi avrebbe portato tante rogne, sarei sicuramente stato più sereno ora ma non sarebbe stato giusto, non era quello il destino di nessuno di noi. Quindi sì, ho deciso di darmi un po' da fare per te, perché è giusto, perché sei stata tu la prima a rischiare più di chiunque altro, perché tu hai avuto il coraggio di essere la cacciatrice quando prima di te non lo aveva avuto nessuno. >>

Non appena ebbe finito di parlare Rowan si alzò dal letto ed iniziò a camminare verso Dyra che era appoggiata con la schiena contro la parete mentre si ripeteva in mente le parole del ragazzo.

Era strano il dormitorio durante il giorno, così silenzioso da risultare soffocante. Rowan avanzò ancora di qualche passo verso la ragazza e poi, quando le fu abbastanza vicino, con il dorso della mano le sfiorò la guancia destra in una delicata carezza. Non appena il contatto cessò, senza darle giustificazioni, se ne uscì.

Dyra era stordita, tutto quello non aveva senso, si sentì rapita da pensieri che non riconosceva come suoi, decise di sdraiarsi qualche minuto sul letto dove, fino a poco prima, sedeva Rowan. Sperava che le idee le si sarebbero schiarite da sole, in qualche strano modo pregava con tutta se stessa che quando si sarebbe rialzata da lì la sua mente sarebbe stata un luogo tranquillo in cui passeggiare e non un infinità di sabbie mobili. In fondo era solo una carezza...



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[ Spazio autore Parte finale importante!!! ]

Salve a tutti :)

Allora... Avete visto è finalmente tornato Rowan ma questa volta è servito anche lo zampino di Rhan... L'importante è che alla fine sembra tutto si sia sistemato nel migliore dei modi. Sia lodato il cielo xD. Ma questo Rowan nella stanza di Dyra? O_O

Ancora una volta grazie a tutti per leggere la mia storia, siete grandi! :D Grazie per tutti i voti, i commenti e tutto il sostegno che mi date. Davvero mi ha fatto molto piacere sapere che la storia vi sta prendendo o che comunque non la reputiate pessima! Quindi.. continuateeee :'D ! xD

Piccolo spoiler: ma "occhi da rana" Guen che fine ha fatto?

Nota Personale:  Allora, c'è una news ;) ... Da qualche giorno mi stuzzica moltissimo l'idea di iniziare in parallelo con "The Hunter" un'altra storia. Ci tengo a precisare che questa rimarrà comunque la mia creatura prediletta ;). Tale bisogno nasce dalla voglia di tornare a scrivere qualcosa potendo dare libero sfogo all'immaginazione, di iniziare a scrivere senza dover seguire un copione ben preciso, cosa che non riesco più a fare con The Hunter visto che ormai, volente o nolente, la storia ce l'ho quasi tutta in testa e quindi mi è rimasto ben poco da inventare :'( ... e bene sì so già come andrà a finire xD!

Tornando a noi, molto probabilmente la storia sarà nella categoria Paranormale ma non so dirvi altro xD spero il genere vi piaccia semmai deciderete di dargli uno sguardo. L'unica cosa di cui sono certo è che quest nuova storia sarà molto diversa da The Hunter, forse l'esatta antitesi, cominciando dai capitoli, dal tipo di scrittura e dai contenuti. Molto più esplicita e molto meno "politicamente corretta" ( ogni tanto ci vuole ;) ). Se non siete amanti delle scene più o meno cruente probabilmente potrebbe non fare al caso vostro, per il resto si vedrà, che ne esca qualcosa di buono?

Fatemi sapere cosa ne pensate :) ed aspettatevi questa new entry in qualsiasi momento :D

Un saluto a tutti. Ciauz

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