CAPITOLO 7-Non puoi scappare

-Dylan povs

Uno scricchiolio lontano.Dei passi.Risuonavano  nel buio ed io avevo sempre più paura.Ceecavo di trovare la forza dentro di me ma non potevo farcela ,quel  mostro era troppo forte.Ci eravamo accampati nell'ampio salone avvolti nelle coperte.Una voce che mi chiamava mi aveva svegliato ma ora non riuscivo a trovare la sua provenienza.

Presi le Convers vicino ala coperta e me le infilai ,poi afferrai una candela e perlustrai la stanza.Niente, solo un mortale e banalissimo silenzio.Stavo per rimettermi a dormire  convinto di essere arrivato alla pazzia quando la risentii:"Dylan" sembrava  un sussurro ma era molto più amplificato in realtà.

I Miei amici non si mossero ,strano ,molti di loro hanno il sonno incredibilmente leggero .

Mi avvicinai a Ben per svegliarlo quando la voce parlò di nuovo:"Sei tu il prossimo mi rammarica ammetterlo ma è così "un brivido mi corse lungo la schiena'"Non puoi scappare Dylan.Se li svegli li uccido uno per uno"subito ritrassi la mano che avevo poggiato sulla testa di Ben."e tu non vuoi questo vero Dylan?","Ora fai come ti dico".

In questi momenti non riesci  a pensare,puoi solo agire e basta per salvare la vita delle persone a cui tieni.È difficile ma bisogna farlo.Guardai il mio riflesso nello specchio:i capelli spettinati ,gli occhi arrossati e una espressione di puro terrore.Qualcuno è dietro di me:una maschera con un coltello insanguinato.Mi giro di  scatto  ed è sparita."Seguimi"mi dice e io devo per forza su di me sottostare ai suoi ordini mentre una fitta di paura attanaglia sempre più forte il mio petto.

Guardo a terra e vedo delle frecce sul parquet fatte col sangue .Rabbrividisco  e le seguo  mentre non faccio altro che pensare alla mia famiglia e a tutto quello che lascerò.E' scontato che sto andando al patibolo.

Arrivo in una stanza molto grande e scura dalle alte pareti.La luce si accende di colpo ed io spengono la candela con un soffio .I muri sono ricoperti di armi antiche ,dell'epoca medievale.Le gambe  mi tremano e il cuore perde un colpo.Ci sono spade luccicanti dalla lunga lama,arnesi e oggetti usati per le antiche torture medievali . Qualcosa si muove alle mie spalle ,sento l'aria smuoversi dietro di me .

Ho il terrore di girarmi ma sono costretto a farlo.Quando lo vidi cacciai un urlo .L'uomo mascherato ,il mostruoso assassino con un coltello affilato davanti a se .Mi torturò ,picchaindomi e infliggendomi tagli dappertutto,sentivo la pelle che si stellava ad ogni singolo contatto con la lama  .Alla fine caddi a terra ,stavo per morire.Infine  il mostro prese una lunga spada e si avvicinò  a  me,mentre io cercavo di  mettere insieme gli ultimi pensieri prima di  lasciare questo modo,era finita  .Alzò la spada  sopra la testa con un movimento rapido e poi la conficcò dritta nella mia schiena

-Keyla pov's
Jay urlò come non aveva mai fatto in vita sua ,e lo stesso valè per noi .Dylan era disteso a terra in quella grande  stanza con un grosso buco nella schiena .Mi sentii morire .Il nostro dolce Dylan se n'era andato per sempre.Non riuscivo a crederci.Ci sono persone di cui non riesco proprio a realizzare la morte ,non ti sembra vero neanche quando lo vedi con i tuoi occhi.

Jay fasciò la ferita e  prese Dylan in braccio.Le lacrime gli bagnavano la maglietta mentre usciva dalla stanza.Dylan, i suoi occhi nocciola ,il suo sorriso ,la sua ironia.No ,questo non lo doveva fare,quel brutto bastardo.

Pensai a zio Lucas ,il padre di Dylan, e mi venne da piangere ancora di più .Dylan aveva perso sua madre 7 anni fa,mia zia Isabel.È stato un colpo durissimo per tutti ,Dylan non ne parlava mai ma ci soffriva tantissimo.

Mio zio si era ripromesso dopo la morte della moglie di proteggere Dylan ad ogni costo ,lo aveva confidato solo a me.Ma purtroppo in questa vita di merda le cose vanno così.Spero solo che adesso sia con lei nella luce o qualunque cosa ci sia dopo,prego davvero sia meglio di queste tenebre .Dopo aver messo Dylan nella stanza con gli altri ed aver pianto e pianto ci sdraiammo sulla moquette della camera con le foto.Anche l'immagine di Dylan era sbarrata.

Jay urlò ,Dylan era come un fratello per lui.
" Jay ,tranquillo tra poco lo raggiungerai"una voce rimbombó nel silenzio,la sua voce.Jay non ribattè ,non ne aveva più le forze."Siete bravi con gli indovinelli?" Ci chiese ,io avevo voglia di spaccare tutto.Noi annuimmo,cos'altro potevamo fare."cos'è la cosa di cui non ti  puoi librare ,che molti dicono di non avere ma che tutti hanno.Cos'è la cosa che proverete  per sempre ,che non ha forma ne colore e che è la più grande debolezza umana?",

"1...2...3"pensai ,mi ci vollero pochi minuti e poi capii. "La paura"urlai.
"Esatto, e state certi ,finché  sarete vivi non conoscerete altro"

-Jay pov's
"Ora dovrete sottostare alle mie regole okay?Se no la ragazza muore" sussultai ,no anche Mar no, fai quello che vuoi a me ma non toccare lei. "Va bene faremo quello che vuoi!"urlò Ben da parte di tutti.La voce rise,oh se c'è l'avessi avuto tra le mani.Mi Levai il giacchetto e me lo legati alla vita ,cominciava a fare inaspettatamente caldo e le bende attaccate alla mia pelle lacerata cominciavano a pizzicare e a lanciarmi fitte dolorose. "Tu,stronzetto,vai nel ripostiglio in cucina"guardai  i miei amici ,erano terrorizzati e tremavano.Io ero come paralizzato ,ancorato lì ,non riuscivo a muovermi.

Mar era lucida anche se si vedeva bene che  aveva paura ,come faceva a mantenerne tutta quella calma ,era così bella con i capelli scompigliati e quell'espressione concentrata  .
Fu Mar a darmi la forza ,la forza di girarmi  e andare nella cucina.Appena entrai vidi subito il ripostiglio:una porticina rossa dalla maniglia dorata.Era un semplice ripostiglio come tutti gli atri ,privo di scaffali e con molti detersivi e panni sparsi dappertutto.

Da una piccola finestra sbarrata filtrava un tenue raggio solare.Ma da quanto tempo eravamo lì?.Strizzai gli occhi.Non c'era niente di spaventoso o potenzialmente mortale ma sarebbe arrivato di lì a poco.Infatti la luce si spense.Mi avvicinai al muro e lo tastai ,poi mi accovacciai con le spalle attaccate alla parete.Qualcosa coprì la finestra e il buio fu totale.Cominciai a tremare.Odiavo avere paura.Non riuscivo  a trattenermi ,cominciai a vedere forme  nel buio che assomigliavano a mostri e l'oscurità mi inghiottiva sempre di più.

Mi ricordo quando da bambino andava via la corrente  e io cominciavo  a piangere rintanandomi in un angolo.Mio padre mi veniva vicino e mi diceva di essere forte di avere  coraggio,perché il buio è solo un mantello nero che cela la realtà.Ha ragione ,ma non riesco a non aver paura,non ora sopratutto anche se ci provo con tutta me stessa .Di colpo la finestra si rompe ma la luce non penetra .le schegge di vetro mi feriscono le braccia ,sento il sangue sulla mia pelle.

I detersivi si rovesciano ,mi cadono sui vestiti facendomi bruciare le ferite,urlo.Com'è possibile ,ero lontano non posso averli rovesciati."Non puoi stare dappertutto !!!"grido a pieni polmoni.Sento una presenza dietro  di me ,le ferite sulla schiena si riaprono ,mi ritrovo in canottiera mentre qualcuno mi butta contro il muro.Sbatto la  testa,una figura è davanti a me ma io la vedo doppia.Mi si avvicina a mi prende la faccia tra le mani ."Non puoi vincere lo sai.Cosi sfacciato così arrogante  ,mi piaci sai ragazzino sarà davvero un peccato quando sarà il tuo turno".La paura pende il possesso di me unità al dolore lancinante che sento in tutto il corpo e alla fitta alla testa che non fa altro che pulsare.Sento qualcosa strisciare ,toccarmi ,mente il buio si fa sempre più nero.Mi alzo e sbatto i pugni con forza addosso alla porta in preda al panico ,urlo a pieni polmoni ,sembro un pazzo.

Tiro la maniglia ,è bloccata  .Qualcosa di affilato mi graffia il petto e delle voci risuonano nell'aria."Jay,non puoi scappare ,non puoi scappare ,non puoi scappare","Tuo padre ti odia ,sei così diverso da lui .Ti temono tutti non hai degli  amici veri","sei un fallito ti faccio un favore se ti uccido","il buio vincerà su di te"urlo a più non posso ,non ce la faccio più.

La testa mi pulsa ancora e ancora e le ferite  mi fanno così male che vorrei strapparmi la pelle di dosso,comincio a piangere senza fermarmi,tutte quelle parole che rimbombano nella mi ma teste .Ad un certo punto qualcuno mi prende per le spalle e mi sbatte a terra.Urlo ancora ,mi dimeno ma niente.Di colpo Mi alza la  canottiera e mi incide qualcosa sulla pelle di nuovo .

Sento una mano accarezzarmi e di colpo la luce si accende .Tutto intorno a me è in ordine :la finestra i detersivi.Non è possibile .Non sono impazzito però perché le ferite ci sono ,eccome.Ho profondi taglie sulle braccia e qualche vetro nella pelle ,un graffio vicino all'occhio e lividi profondi .Ma il peggio è una grande V in un cerchio incisa sul mio petto.

Cerco di calmarmi e recupero la  maglietta e il giaccchetto mentre con calma provo a togliermi i residui di vetro dalla pelle,ogni volta che uno viene fuori provo un dolore lancinante.

.Forzo la maniglia e la porta si apre.Supero la  cucina e arrivo nel salone.Un silenzio mortale.Ad un certo punto Key esce da un angolo ,sta bene ma ha lo stesso simbolo sulla spalla ,lo vedo attraverso la maglietta squarciata .I nostri  sguardi  si incontrano  ma per poco.Le gambe mi cedono, tutto comincia  a girare e di colpo non  vedo più niente  .Solo una maschera in lontananza che mi sorride sfidandomi.

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