Capitolo 8

Sentivo i suoi occhi perennemente sul mio culo e ciò mi dava davvero sui nervi.

Sbuffai quasi cinque volte nel tragitto dal piano di sopra al piano terra.

Sentire qualcuno che ti guardava il sedere incessantemente era davvero snervante, soprattutto se era lei a guardartelo.

Finite le scale mi girai verso Lauren e la guardai con uno sguardo davvero incazzato.

<< Hai un bel culo, complimenti. Devi andarne davvero molto fiera >> disse, senza neanche lasciarmi il tempo di aprire la bocca.

Rimasi un attimo in silenzio, non sapendo cosa rispondere.

<< Lo so >> affermai alla fine.

Lei sorrise, compiaciuta dalla mia reazione e dalla mia risposta.

<< Mi divertirò un sacco con te >> mormorò a voce bassa, superandomi e dirigendosi verso la cucina.

L'aveva detto piano, ma abbastanza forte da poterlo sentire.

Udire una frase simile dalle sue labbra poteva essere un bene come un male.

Cosa intendeva? Cosa voleva dire dicendo che si sarebbe divertita un sacco con me?

Tornai alla realtà e andai in cucina, dove mi aspettavano tutti gli altri.

Non appena arrivai, sentimmo uno strano rumore robotico e fu in quel momento che Harold riprovò ad aprire il frigo.

Esultarono tutti dalla gioia non appena ci riuscì.

<< Si mangia! >>

Lui iniziò a preparare la colazione per tutti.

Prese uova, salsicce, bacon, latte, farina, waffles e iniziò a cucinare.

Preparò un sacco di roba buona: pancakes, uova strapazzate, bacon, waffles con sciroppo d'acero e burro e salsicce cotte semplicemente in padella.

In tavola in oltre mise dei cereali, dei biscotti, del pane e la Nutella.

<< Mangiate! >> ci ordinò Harold non appena finì di imbandire la tavola.

Nessuno se lo fece ripetere due volte.

Ognuno di noi si prese una sedia e iniziò a mangiare.

L'unica che non mangiò il ben di Dio che aveva preparato Harold fu Lauren, che semplicemente si prese una tazza senza manico, la riempì di cereali e ci versò il latte freddo.

Mangiò velocemente e se ne andò, senza dire neanche una parola.

Tutti quanti la guardammo salire le scale e, non appena scomparve dalla nostra vista, iniziammo a parlare.

<< E io che volevo farla parlare stamani >> mugolò Ethan << Volevo parlare un po' tutt'insieme... >>

<< Lasciala perdere, quella è pazza >> disse Harold.

Io non partecipai a quella conversazione.

Parlare male di Lauren alle sue spalle mi dava davvero noia, anche se non mi stava simpatica.

Non volevo parlare di lei, anche se alla fine mi coinvolsero.

<< Camila! Te che ce l'hai in stanza, è davvero così stronza? >> mi chiese Normani.

Non volevo fare la stronza e parlare male di lei, perciò mi limitai a dire la verità.

<< Stanotte non abbiamo dormito un gran che ed è stata davvero molto gentile con me... È stamani che si è comportata da stronza >>

Ally mi guardò intensamente.

<< In che senso che è stata gentile stanotte? >>

Aveva un sorrisetto malizioso e non appena tutti gli altri capirono cosa intendesse, iniziarono a riempirmi di domande.

<< Oddio >> urlettò Harold << Ti sei fatta scopare da Lauren? >>

Io arrossii.

<< Cristo, no! >> gridai << Come può venirvi in mente una cosa del genere? >>

<< Beh, lei è lesbica, sembra una che prova a portare a letto la prima che passa, dormite nella stessa camera e tu hai appena detto che non avete dormito... Noi cosa dovremmo pensare? >> disse Normani.

Arrossii come una stupida.

<< Dai! La state mettendo in imbarazzo! >> esclamò Dylan << Se è andata a letto con quella sono affari suoi! >>

Mi alzai e li guardai uno ad uno negli occhi.

<< Allora, io non sono andata a letto con Lauren. Abbiamo parlato e ci siamo fatte compagnia guardando le stelle sul nostro terrazzo che affaccia dietro. Nessuna di noi due è riuscita a dormire perché siamo lontane da casa. Okay? >>

Tutti annuirono.

<< Che tenera Lauren, anche a lei le manca la sua famiglia >> disse Ally.

<< Allora anche lei ha dei sentimenti! >> scherzò Ethan.

<< Vabbè, comunque com'è andata a voi la vostra prima notte in questo inferno? >> domandai rimettendomi a sedere e continuando a mangiare.

Scoprii che anche loro ci misero un po' per addormentarsi e a turno espressero le loro opinioni sulla camera.

<< Il materasso del mio letto fa schifo >>

<< In camera mia c'era un ombra spaventosa che mi ha fatto prendere un colpo al cuore >>

<< Ethan ha russato tutto il tempo! >>

Ci divertimmo un sacco e, dopo aver finito di fare colazione, aiutammo Harold a sparecchiare e a mettere tutto nella lavastoviglie.

<< Te farai la donnina di casa, giusto Harold? >> scherzò Ally.

<< No, ehi! Non voglio essere il vostro schiavo tutto l'anno! Al massimo, quando io non ho per niente voglia, lo fa qualcun' altro >>

Andammo a sederci sul divano dove, con nostra grande sorpresa, trovammo Lauren con un libro in mano.

Non alzò neanche lo sguardo per guardarci.

Era in disparte, in un angolino.

Tutti si misero a sedere, tranne me.

L'unico posto libero era quello accanto a Lauren, e non volevo assolutamente stare vicina a quella pervertita.

Lei alzò lo sguardo, e mi fissò intensamente negli occhi.

Io rimasi vittima dei suoi occhi e non riuscii a distogliere lo sguardo da quelle iridi verde smeraldo.

<< Chi viene a fare un giro con me per la casa? >> domandai quasi urlando, come se volessi dimenticarmi che la stavo guardando.

Visto che nessuno mi aveva ancora risposto, afferrai Dylan per la mano e lo feci alzare dal divano.

<< Mi fai compagnia? >> gli chiesi, facendogli occhi dolci.

Lui sorrise e accettò.

Intrecciai le mie dita con le sue, gli strinsi forte la mano e lo strascinai via con me.

Prima di sparire nell'altra stanza, mi voltai verso Lauren.

Mi si gelò il sangue nelle vene.

Aveva lo sguardo più incazzato che avessi visto in vita mia.

Lì per lì ebbi paura... poi ci pensai un attimo: era gelosa?

La signorina Lauren "Sono Una Grande Stronza" Jauregui era gelosa?

Forse era arrabbiata perché mi ero comportata come una gatta morta con Dylan?

All'inizio non mi sembrava una spiegazione valida però, ricordando il suo volto, cambiai idea.

Si era sicuramente incupita perché avevo preso la mano a qualcuno che non era lei.

Ridacchiai tra me e me, per poi tornare alla realtà.

Lasciai la mano di Dylan e iniziammo ad esplorare la casa degli orrori.

Non mi soffermai più di tanto ad analizzare il perché della sua gelosia e della sua reazione, non mi interessava quello che pensasse Lauren.







27/06/2016 !

LA NOSTRA LAUREN COMPIE 20 ANNI!
Porca puttana, sta crescendo troppo in fretta :') 🌹🎉🎁😭

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