Capitolo 19: Jason_Complicated

Apro di scatto gli occhi: che è successo? Sono morto? Dove sono?

Mi guardo intorno: sono in una camera non mia, in un letto non mio, affianco a quest'ultimo c'è un comodino non mio, ma sopra di esso c'è poggiato il mio telefono. Lo prendo e l'accendo.

Ho un sacco di messaggi: un paio da parte del mio migliore amico, gli altri.. 1,2,20,30,... l'altra centinaia di messaggi sono da parte di Alisia?

Leggo l'ultimo per velocizzare il processo:

*Sei riuscito a farmi arrabbiare, ti è successo qualcosa per non farti rispondere alle miriadi di messaggi che ti ho mandato? Se non rispondi entro 10 minuti, mi ritrovo lì, dovunque ti trovi, a prenderti a fulminate in quel tuo didietro solare che ti ritrovi*

Fermi tutti! Ragioniamo un attimo!

Dove sono? Non a casa mia, questo è certo.

Cosa ci faccio? Devo ricordarlo ancora.

Ok! Ora ricordo: sono a Delfi per parlare con l'oracolo, dopo il volo mi sono riaddormentato e ho fatto un incubo simile a quello di Alisia.

~A proposito di Alisia...~

~Che altro vuoi insinuare? Ora non ho la mente lucida per pensare e cercare di capire quali sensazioni ho provato alla fine dell'incubo~

~Ehm.. In realtà dovresti risponderle, se non vuoi morire giovane~

Ade! Devo risponderle! Vabbè, facciamo prima, la chiamo! Spero solo di essere in tempo...

Compongo il numero, la chiamata parte, ma non fa nemmeno in tempo a suonare il primo squillo che già sento la voce della mia rossa preferita che m'impreca contro in modo alquanto bizzarro, come fa lei di solito:

-Porco maiale! Jason James Matthew! Ma che acciderbolina ti è saltato per quella tua testa bacata? _Mentecatto di un pianista figlio di Apollo! Io ti faccio a pezzi! Vedrai appena torni! Io ti ammazzo! Ti riduco in polpette e ti mangio a colazione! Ti fulmino! Ti annego! Ti sotterro! Non rimarrai integro, sappilo! Puoi mettere la mano sul fuoco che non rimarrai integro, subirai la mia ira! Anzi! NO! Non farlo! Te la brucio io quella..._- la sento continuare a parlare in una lingua a me sconosciuta, deduco che sia la sua lingua madre, l'italiano.

Immaginarla così arrabbiata mi fa sorridere, non lo sa, ma è molto sexy e buffa quando si arrabbia... Ohoh! Lei è arrabbiata con me! Rabbrividisco dal terrore, io non torno a casa, so cos'è capace di fare! In sottofondo sento Steven che cerca di calmarla e poi la mortale che le parla.

Aspetta! Chi è che c'è?

Steven! Che ci fa LUI lì? Dalla MIA Alisia?

~Qui sento odore di gelosia eh?~

~Sì e ora stai zitto tu!~

-Jason? Mi senti?- questa voce! Mi risveglio dai miei pensieri a causa di questa voce.

-Nadia? Che ci fai tu lì?- chiedo incredulo sulla sua presenza dalla sua iniziale peggior nemica.

-Ero andata a fare shopping con Chiara e siamo tornate giusto in tempo per sentire la rossa qui presente che ti rispondeva per le rime anche in italiano.. Oh! Avrei tanto voluto conoscere quella lingua per sentire cosa ti ha detto! Ahahah! Deve essere stato più che divertente! Avrei riso per tutta la vita! Avrei, anche, voluto vedere la tua faccia!- sghignazza la mia ex.

-Nadia avresti riso solo perchè non sei la vittima delle sue parole, non sai di cos'è capace di fare. Quello che ha detto sarebbe capace di farlo davvero eh- dice la mortale in sottofondo. Lei e Nadia sono diventate molto amiche, fin da subito, ora sono grandi amiche, ma non so come facevano a essere amiche, all'inizio, visto che la mia ex odiava la migliore amica della mortale e faticavano a stare insieme per più di 5 minuti senza uccidersi.

-Passami Chiara, per cortesia-

-Cazzone dimmi.-

-Ce l'hai con me anche tu? Dannato Cerbero! Mi sono solamente addormentato!- dico esasperato.

-Se ce l'avessi con te non ti darei questi consigli. Primo: non tornare più, secondo: se torni, prima di tutto, fatti perdonare in qualunque modo, un regalo, un libro o un disco potrebbero andare bene, ma devono essere i suoi preferiti.-

-Oh, grazie- dico titubante.

-Cos'ha detto quando parlava in italiano?- chiedo preoccupato e curioso.

-Meglio che tu non lo sappia, credimi- deglutisco rumorosamente alla sua risposta.

-Potresti farmi due favori? Ma non parlarne a nessuno e non fare commenti, non voglio che nessuno lo sappia-

-Dimmi tutto- ora è lei a essere curiosa.

-Puoi tenere Steven e qualunque altro ragazzo lontano da lei?- chiedo serio.

Lei, dopo un attimo di pausa, mi scoppia a ridere in faccia. Ok, forse non proprio in faccia, ma il concetto è lo stesso. Come si permette quell'insulsa mortale di ridermi in faccia?

-Al tuo ritorno, io e te, dobbiamo fare un bel discorsetto, ma va bene, lo farò. Di cos'altro hai bisogno?-

-Mi mandi i titoli delle canzoni preferite della tua migliore amica pazza?-

-Questo è facile da fare! Posso farlo subito-

-Ok, grazie infinite. Salutami tutti e calma la tua migliore amica, stavo solo dormendo! Ci vediamo presto-

-Ahahah! Va bene, a presto-

Chiudo la chiamata. Ok! Ora è ufficiale, sono in un enorme guaio!

Ora, però, non posso pensarci, devo andare dall'oracolo!

=================================================================Dopo un sacco di tempo passato in coda, finalmente, è il mio turno di entrare nella caverna dell'oracolo.

-Guarda guarda! Chi abbiamo qui? Un figlio di Apollo! Fantastico! Non me ne capitavano da anni!- esclama la voce di una donna.

-Ehm.. Sì oracolo-

-Bene, bene, bene. Ora esponimi pure la tua domanda- mi esorta l'oracolo di mio padre.

-Mio padre mi ha mandato qui: io e i miei amici dobbiamo fare qualcosa, ma non sappiamo cosa; dobbiamo combattere contro qualcuno, ma non sappiamo contro chi. Tu conosci le risposte?- chiedo

-Non è questa la domanda giusta- mi rimprovera lei.

Ci penso un attimo e poi mi viene l'illuminazione:

-Potresti darmi la risposta che io cerco?-

-Ora sì che è una domanda da porre a un oracolo!-

Passa qualche secondo di silenzio e non sento nessuno, inizio a pensare che mi stia solo prendendo in giro, ma poi sento la voce dell'oracolo:

"IL MONDO È IN PERICOLO, VECCHI NEMICI SI STANNO PER RISVEGLIARE; MENTRE ALTRI LO HANNO GIÀ FATTO. GLI ANTICHI PIÙ ANTICHI VOGLIONO NUOVAMENTE CIÒ CHE POSSEDEVANO E GLI È STATO SOTTRATTO. SOLO UN GRUPPO DI AMICI CAPITANATI DAL PIÙ FORTE MAI NATO DALL'UNIONE TRA UN DIO E UNA MORTALE RIUSCIRÀ A SCONFIGGERLI E TUTTO COMINCERÀ CON UN RAPIMENTO. QUELLA CHIOMA ROSSA, PERÒ, È IN PERICOLO"

Alisia!!! È in pericolo!

=================================================================Corro in albergo, prendo velocemente le mie cose e vado alla reception per ridare le chiavi. L'impiegato mi fa milioni di domande sul perchè lascio prima la camera, ma le svio tutte dicendo che mia madre ha avuto un bruttissimo incidente e che, ora, è in ospedale e devo andare da lei immediatamente.

Balla più grande, al mondo, non esiste. Esco dall'albero e fermo un taxi: direzione aeroporto!

Arrivo e chiedo di poter anticipare il biglietto che era per domani. Dopo un po' di scene e facce addolorate per la mia mamma in ospedale, l'addetta mi lascia passare, il volo è tra un'ora.

Appena mi lascia passare, prendo il telefono e chiamo Alisia.

-Cosa vuoi?- abbaia arrabbiata lei.

-Non è il momento per essere arrabbiati, sei in pericolo!- dico serio.

-Cosa?- posso sentire la sua mascella toccare il pavimento.

-Me lo ha detto l'oracolo! Sei in pericolo!- a momenti grido.

Un urlo proviene dall'altra parte della linea e qualcuno mi colpisce da dietro.

L'ultima cosa che riesco a registrare è l'urlo di Alisia che chiama la sua migliore amica, poi, solo il buio.

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