19. L'unico Sospetto

-Dove stiamo andando esattamente?- domando seguendo Kaila.
-Da Will. Io non so nulla della fata, ma, a dispetto di quanto possa sembrare, Will è un vero pettegolo. Scommetto che ha scoperto vita morte e miracoli di lei senza nemmeno conoscerla.
-Stiamo parlando dello stesso Will? Quello riservato e leggermente taciturno che sta con te il 99% delle volte?- sbotto incredula.
-Proprio lui. Beh non lo fa apposta, è una specie di ossessione. Se c'è uno scoop, lui deve saperlo per primo, altrimenti impazzisce. Pensa che quando ha scoperto della lite avvenuta l'anno scorso è stato depresso per giorni.
Strabuzzo gli occhi, incapace di esprimere la mia sorpresa. Beh, chi l'avrebbe mai detto, quando si dice che nulla è come sembra.
Aumento il passo, cercando di tenere il passo di mia sorella.

Quando entriamo nell'edificio Madre e ci avviciniamo pericolosamente al corridoio della biblioteca, una strana ansia prende possesso di me.
Se potessi scegliere starei alla larga da qui.
Ma, fortunatamente, il caro buon vecchio Will, appare di fronte a noi prima che Kaila mi costringa ad imboccare quel corridoio a me tanto angusto.
-Will!- squittisce lei con gli occhi illuminati.

"Più palese di così è impossibile"

-Kaila! Mi cercavi?- risponde avvicinandosi con un gran sorriso sul volto, non accennando minimamente di aver notato la mia presenza.
-Ehmehm- tossisco allora io, palesandomi al suo sguardo sorpreso e, devo ammettere, un po' deluso.

"La chiamavano terzo incomodo"

Ti chiamavano rompiballe.

"Attenta al linguaggio, signorina"

Scusa tanto paparino.

-Oh, ciao Rain, non ti avevo vista.

"Si vede che eri distratto da altro"

-Ciao Will, non preoccuparti. Piuttosto devo chiederti qualcosa di importante... Un'informazione, per così dire.
-Di che si tratta?
-Della ragazza morta... Sai dirmi qualcosa a riguardo?
Il suo sguardo, velato di rimprovero, scatta verso Kaila, che alza le spalle calma.
-Che c'è?! Non ho avuto scelta- chiarisce vagamente imbronciata.
-Va bene- sospira William - Ma non parliamone qui.

E così, ventotto minuti e quattro secondi dopo, ci ritroviamo seduti sul prato fuori l'edificio, chiusi a cerchio, e in un'atmosfera vagamente lugubre.
-Bridgette Howtstorm era una ninfa dei boschi, abbastanza popolare, soprattutto tra il genere maschile.- inizia il ragazzo -Insomma era bella, gentile e parecchio furba, un terno che conquista qualsiasi cuore maschile...
-Arriva al dunque- lo interrompe Kaila irritata.
-Certo, miss Pazienza, perdono- ridacchia lui - Dicevo, prima di essere interrotto, che era molto popolare ma, tra i vari pretendenti solo due avevano attirato la sua attenzione. E ti stupirai nello scoprire chi. Indizio: lite funesta.
-Non ci credo- sussurro con gli occhi sgranati, conscia del fatto che la povera Bidgette altro non era che la ragazza contesa tra il mutaforma ed Erik.
Ripenso al ragazzo, cercando di trovare tra i miei ricordi un segno di turbamento nel suo sguardo, eppure non ricordo nulla lontanamente simile alla pietà o alla tristezza. Solo semplice e pura indifferenza.

-Esatto, Rain, è a quella lite che mi riferisco. E rimarrai ancora più basita nello scoprire che la piccola ninfa, non aveva fatto altro che giocare con il cuore dei pretendenti. Crudele non trovi?

Lo osservo, chiedendomi come possa essere così divertito da una tale situazione. Insomma stiamo pur sempre parlando di una persona morta, un po' di tatto.
Poi, una brutta, bruttissima idea inizia a far capolino nella mia mente.

"Mmm, pensi a un delitto d'amore, eh?!"

Purtroppo non sarebbe così improbabile.
Insomma, non sarebbe la prima volta che accade qualcosa del genere: uno dei due amanti, ferito nell'animo, decide di vendicarsi per il torto subito e di uccidere il suo vecchio amore, così inizia a studiare e ad apprendere nuovi insegnamenti che gli permettano di commettere un orribile delitto premeditato. Ciò rende i due ragazzi i sospettati principali.

-Will, per favore, sai dirmi come si chiama il suo ex ragazzo del dormitorio due?
-Mmm... Dimitri, se non sbaglio, ma quest'anno non si trova in accademia, ha avuto problemi in famiglia.
Impallidisco immediatamente. Non avrebbe potuto trovare il modo di entrare a scuola, organizzare l'omicidio e poi scomparire così come era arrivato. È impossibile.
Ciò rende Erik il mio unico sospetto.


N.D.A.

In ritardo, ma non troppo, ecco il capitolo di oggi.
So che siete timide e pigre (io sono l'incarnazione di questi due aggettivi) ma almeno una stellina potreste lasciarmela, come fa sempre @annafamello (grazie per incoraggiarmi sempre ❤️), ad ogni modo spero che questo capitolo vi piaccia, scusate per l'ora v.v

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