Capitolo 5

《Si veramente, puoi chiedermi qualsiasi cosa, anche le più imbarazzanti》 dissi e gli sorrisi.

《Beh ecco io mi chiedevo se fossi io quel ragazzo che ti piace, senti so che ti sembrerà strano, forse non sarò io quel ragazzo, ma te lo devo dire》 disse finalmente Luca, "oh mio dio, oh mio dio, sta succedendo veramente, non è possibile, non ci posso credere, NON ... CI ... POSSO ... CREDERE ".

《Luca io...》 provai a parlare, ma lui me lo impedì.

《Emma, lasciami parlare, è troppo tempo che me lo tengo dentro e non so se riuscirò a tenermelo dentro ancora per molto, quando ti ho vista con Christian Henderson io... io ero...》 disse e lui si stava leggermente agitando, parecchio dovevo dire, 《Non è facile per me》.

《Luca, stai calmo, prima di tutto siamo amici ricordi?, ci raccontiamo sempre tutto》dissi io, "vallo a raccontare a qualcun altro Emma, tu sei proprio la prima",  《Ci sosteniamo per tutto, anche per le minime sciocchezze, quindi respira e poi prova a dirmi quello che mi stavi per dire》 gli dissi io e lui mi guardò con più sicurezza.

《Va bene》 poi prese un respiro ed iniziò subito a parlare, 《Emma, non sai quanto è difficile dirti tutte queste cose, ma ok, cominciamo》 《Noi ci conosciamo da quando siamo piccoli, quando ti ho vista all'asilo sapevo che saremmo stati subito amici e so che alcuni dicono che le amicizie non durano, ma la nostra amicizia durerà per sempre, anche se questa cosa che sto per dirti cambierà un po le cose》 prese un altro respiro ed andò avanti con il suo discorso, io ero una persona molto emotiva, iniziai a piangere. Non ci dicevamo spesso queste cose, 《E non sono molto sicuro però se quando ti dirò quello che ho da dirti non cambierà qualcosa, anche se io credo proprio di no, perché un'amicizia così non si può distruggere, abbiamo superato cose molto brutte insieme, momenti difficili per entrambi, ma mai da soli, eravamo sempre in due a combattere, uno affianco all'altro》 non sapevo dove andasse a finire quel discorso, ma iniziai ad avere delle ipotesi, positive ovviamente. 《Quello che sto cercando di dirti è che io... Emma io sono ...》 venimmo interrotti da Edoardo.

《Luca, non è che mi dares...》 disse e ci guardò "Edoardo non avevi altri momento per interromperci vero, potevi aspettare qualche minuto, non ti sopporto quando fai cosi, hai un pessimo tempismo". Subito dopo guardò le nostre mani, ero talmente concentrata su quello che mi stava dicendo che non mi ero nemmeno accorta delle nostre mani intrecciate, dopotutto il suo sguardo ti immobilizzava, non potevi guardare da un'altra parte 《Scusate ho interrotto qualcosa?》 chiese ad entrambi.

《No, non ti preoccupare, io ed Emma possiamo parlare anche più tardi, stavi dicendo?》 disse Luca ed in quel momento mi stava ancora tenendo le mani, "Come ho già detto Edoardo, hai un pessimo tempismo".

《Si scusa, ti stavo chiedendo se mi potessi dare un passaggio fino a casa, purtroppo la mia macchina mi ha lasciato a piedi proprio ora, mi sono dimenticato di fare il pieno si benzina, vi ho visti ancora qui, allora mi sono avvicinato per chiederti se mi potessi dare un passaggio》 ci disse Edoardo e poi riguardò nuovamente le nostre mani intrecciate, 《Però sono capitato in un momento sbagliato, non mi sembra il momento giusto, quindi è meglio che vada a chiamare qualcun altro》

《No aspetta, ti porto a casa,  salta in macchina, io parlo un attimo con Emma e poi ti accompagniamo》 gli disse Luca tranquillamente. 

《Okay io salto nel posto dietro, così lascio voi due davanti, ma soprattutto da soli》 disse Edo, "Che imbarazzo, perché deve sempre fare questi commenti", poi Luca riportò il suo sguardo verso di me, i miei occhi si persero subito nei suoi, non riuscivo a distogliere lo sguardo

《Stavi dicendo?》 chiesi mentre mi girai verso Luca.

《Ascolta Emma, prima riportiamo a casa Edoardo e poi ti porterò al nostro solito posto, d'accordo?, sempre se non vuoi tornare a casa tua, perché ti ci posso portare anche subito, possiamo parlane anche domani se vuoi, non ho nessun problema》 mi disse, non volevo tornare a casa, ero troppo curiosa, avevo bisogno di sapere.

《No, va bene, tanto non sono stanca》 gli dissi tranquillamente.

Luca da gentiluomo mi aprì la portiera, io gli sorrisi e lui fece lo stesso. Richiuse la portiera ed andò dalla parte del guidatore, partimmo ed andammo verso casa di Edoardo. Era molto tempo che non andavamo a casa sua. Durante il viaggio iniziammo a cantare, io come al solito presi il jack che era collegato alla macchina e lo attaccai al mio telefono, la musica che passavano alla radio a me non piaceva più di tanto.

Gli artisti dell'ultimo periodo non sono così emozionanti, non mi prendono per niente, ma dopotutto io sono una ragazza vecchia dentro, mi piace ascoltare musica vecchio stile. Ogni tanto ascoltavo la musica del periodo, ma era una cosa veramente rara, se capitava quella canzone doveva essere veramente orecchiabile.

《Ehi Ed, non mi ricordo quale sia la tua casa, sono praticamente tutte uguali, è da molto tempo che non vengo qui》 disse Luca rivolgendosi ad Edoardo.

《Si, è l'ultima sulla destra, puoi accostare proprio li vicino, così eviti di dover fare tutto il giro del quartiere per tornare indietro, non voglio farvi perdere troppo tempo, da come vi ho visti prima, voi avete un bel po di cose da recuperare e da dirvi》 rispose Edoardo ed il mio viso si era colorato di rosso, non sapevo più dove guardare.

《Eh ehm》 Luca si schiarì la gola, molto probabile per l'imbarazzo, 《Bene allora, parcheggio qui, ci vediamo domani a scuola allora》

《Ciao Ed》 dissi mentre Edoardo si avviò vero la porta di casa sua, poi si voltò e ci fece cenno con la mano ed entrò in casa sua.

Luca avviò il motore e mi portò in un posto. Il nostro posto, dove da piccoli passavamo la maggior parte del nostro tempo. Era un enorme parco, al suo interno c'erano numerosi alberi e sotto ognuno di essi c'era un tavolo con le sue panchine, nella parte più in fondo del parco si poteva trovare un piccolo laghetto, dove si potevano trovare meravigliosi pesciolini. Erano esemplari fantastici, ogni pesciolino era di un colore diverso, anche se a me piaceva solo quello arancione e bianco, il pesce pagliaccio. Tutti i pomeriggi dopo la scuola eravamo li, anche se ultimamente non ci siamo più andati, appena arrivati Luca parcheggiò, scendemmo dall'auto ed andammo a sederci sulla panchina.

《Grazie Luca》 dissi.

《Per cosa? Ti ho solo portato in un posto che ami, dove ami rilassarti senza che nessuno venga a romperti le scatole, un posto dove abbiamo passato gran parte della nostra infanzia》 mi disse, anche se non erano mai abbastanza tutti i grazie che gli dicevo.

《No intendo per tutto quanto, ci sei sempre per me, in ogni momento》 dissi.

《Bene ora lasciami parlare, non mi interrompere, perché sai che non mi piace》 io mi misi a ridere, dopodiché annuii, 《Vediamo dov'ero rimasto?》.

《Che abbiamo passato momenti difficili, ma mai da soli, eravamo sempre in due a combattere, uno affianco all'altro e poi stavi cercando di dirmi qualcosa, ma poi siamo stati interrotti da Edoardo, che a quanto pare a un pessimo tempismo》 gli ricordai.

《Giusto, beh quello che stavo cercando di dirti è che mi piaci ed anche tanto, molto più che come amica. Emma mi piaci dalla seconda media, forse non proverai quello che provo io, ma è così》 iniziò a parlare ed io lo guardai scioccata, 《Quando i ragazzi ti guardano, li prenderei tutti a pugni, mi sale un senso di gelosia e non riesco a controllarla, mi piace quando ti arrabbi anche per le piccole cose, come aiuti sempre gli altri》 dopo mi guardò, ma con occhi semi lucidi. Io ero completamente senza parole, lo guardai a bocca aperta, 《Emma per favore di qualcosa, se non provi lo stesso per me, va bene,  non fa niente, ma io te lo volevo far sapere, il nome della ragazza scritto su quel piccolo foglietto è il tuo Emma》

Io non sapevo più che fare o cosa dire, allora presa dall'istinto lo presi e lo baciai, lui ricambiò il bacio. Restammo li come cinque minuti, lui iniziò a sorridere attraverso il bacio, io feci lo stesso e poco dopo ci staccammo.

《Questo vuol dire che t...》 cercò di parlare ma io lo interruppi.

《Si Luca, sei tu il ragazzo di cui mi sono innamorata, non ho mai smesso di farlo dalla prima media, anche se ero cotta di te già da molto più tempo》 dissi finalmente.

《Bene allora, ho solo una domanda da porti in questo momento, sempre se vuoi che te la faccia》 mi disse Luca, "oh mio dio sta per succedere davvero, adesso, in questo esatto momento il mio cuore sta per esplodere"

《Sono tutta orecchi Daniels, sputa il rospo》 insistetti io.

L: 《Emma Ferrari, vuoi diventare la mia ragazza?》me l'aveva chiesto veramente, "Oh mio dio, me l'ha chiesto veramente!!??, cioè ho proprio sentito: Emma Ferrari, vuoi diventare la mia ragazza?, non ci posso credere", erano proprio queste le parole che Luca mi disse in quel esatto momento.

《Daniels è una vita che ti aspetto, ho aspettato da troppo tempo che questo accadesse, quindi si certo che voglio, voglio diventare la tua ragazza》  《Ora tocca a me chiedetelo. E tu, Luca Daniels vuoi essere il io ragazzo?》risposi io.

《Certo Emma, certo che voglio essere il tuo ragazzo》 mi disse lui con occhi a cuoricino.

Io gli sorrisi e poi lo baciai, un bacio che anche lui subito ricambiò, fu un bacio molto profondo, ad un certo punto sentimmo la musica provenire dall'altra parte del parco, Luca mi guardò e subito sorrise.

《Ecco questa si può definire la canzone del giorno del nostro primo bacio, questa serata è stata abbastanza strana e ricca di emozioni, mi è appena venuta in mente un'idea》 questa cosa mi spaventava, perché le sue idee sono sempre folli, 《Vieni ti porto in un posto, non ti preoccupare, non ti faccio niente》

《Luca dove mi vuoi portare, devo chiamare qualcuno?, solitamente le tue idee non sono molto intelligenti e sane》 mi trascinò in macchina, mentre guidava lui appoggiò la mano sulla mia coscia, mentre l'altra era sul volante con lo sguardo fisso sulla strada.

Non avevo la minima idea di dove mi stesse portando, ma ad un certo punto però lui fermò la macchina, si fermò all'interno di un parcheggio, era vuoto, non c'era praticamente nessuno, beh dopotutto sono le dieci passate.

《Adesso mi devi spiegare che cosa ci facciamo qui?》 gli chiesi, non avevo la più pallida idea di dove fossimo e che cosa ci facevamo li.

《Beh non è evidente, ti insegno a guidare?, mi hai detto che vuoi iniziare a studiare》 mi disse.

《Hai bevuto per caso, tu sei pazzo, non ho nemmeno iniziato a studiare e tu pretendi che io sappia già guidare》 dissi ridendo.

《Forza scendi e mettiti al posto del guidatore, poi non c'è nessuno in questo parcheggio, quindi al massimo mi sfasci la macchina》

《Ehii..》 dissi offesa e allo stesso tempo gli tirai un pugno sul braccio

《Scherzavo, forza ora ti insegno io》

Scesi dalla macchina ed andai al posto del guidatore, mentre Luca al posto del passeggero, allacciai le cinture e poi iniziai ad ascoltare Luca.

《Allora passiamo alle regole base quindi sistema il sedile, poi ti sistemi tutti gli specchietti ...》 Luca mi spiegò tutto quello che c'era da sapere, 《Allora hai capito tutto?》.

《Si credo, più o meno》 provammo per mezz'ora tutto quello che Luca mi disse di fare, riuscii a fare tutto tranne qualche parcheggio, comunque riuscii a fare tutto, anche se non tutto alla perfezione. Alla fine Luca mi disse di fare un percorso, mi preparai e feci il percorso che mi disse di fare, poi però arrivò il pezzo più difficile, quindi mi fermai un attimo 《Allora Emma calmati, fai con calma, le cose le sai fare, quindi prima respira e poi riparti》 sistemai tutto e poi misi la retro e parcheggiai e spensi l'auto.

《Abbastanza bene direi per essere la prima volta, brava signorina Ferrari, niente male, forse potrò promuoverla》 lo baciai sulle labbra, ma fu un bacio molto breve. Poi però Luca mise una mano dietro la mia nuca ed approfondì il bacio.

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CONTINUA...
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