Capitolo 2

《Beh stavate flirtando proprio davanti ai miei occhi durante l'ora di educazione motoria》 mi disse poi Luca, eravamo sulla strada per dirigerci verso il nostro solito bar, "Da come mi guarda direi che è proprio geloso ed è anche molto arrabbiato".

《Non sarai mica geloso vero?》dissi io e lui subito divenne rosso come un pomodoro, colpito e affondato, "Bene ora o mai più Emma, si vive una volta sola", mi fermai sul posto, lo presi e lo baciai. Inizialmente lui non ricambiò, ma poi si lasciò andare e ricambiò il bacio.

"O mamma mia, lo stiamo facendo davvero, non ci posso credere". Lui mise le sue mani sui miei fianchi ed io circondai il suo collo con le mie braccia, fu un bacio fantastico, lento e passionale. Mi staccai da lui con controvoglia, avevamo ancora gli occhi chiusi, nessuno dei due disse una sola parola, non ce n'era bisogno.

《Luca..》dissi io, ma lui mi zittì con un altro bacio, 《Emma sta...》Luca cercò di parlare, ma non uscì nemmeno una parola, così presi parola io.

《Luca sei tu quel ragazzo, sono innamorata di te dalla prima media. Forse non sarò la ragazza di cui tu ti sei innamorato, forse non proverai quello che provo io nei tuoi confronti, ma il nome che ho scritto su quel piccolo pezzo di carta è il tuo, lo dovevi sapere, non riesco più a tenermelo dentro, non voglio che questo rovini la nostra amicizia. Io ti voglio bene Luca, ci siamo sempre stati l'uno per l'altro ed io non voglio che tu ti senta strano, va bene se non provi i miei stessi sentimenti, però non abbandonarmi, non voglio perder... 》 dissi io, ero talmente presa che non mi accorsi di quello che Luca stava facendo, mi prese e mi baciò.

《Stai zitta un secondo e lascia parlare me ora. Sai a volte parli un po' troppo, ora prendi quel cavolo di biglietto e leggilo》feci come mi disse e rovistai nel mio zaino, lo cercai nel mio quaderno "Dove cavolo è finito quel cavolo di biglietto", poco dopo lo trovai, "Ah eccolo" lo presi ed iniziai a leggere.

《Ti amo Stupida》 lessi il biglietto a voce alta e sorrisi, 《Però io avevo detto il nome, ma va bene comunque, anzi questo è molto meglio》mi ributtai tra le sue braccia e lo baciai, 《Ti amo Luca, non ho mai amato nessuno quanto amo te》

《Emma mi stai ascoltando, sei ancora qui con me?》 Luca mi risvegliò dal mio stato di trans. Ecco era tutto un sogno, ci speravo però, mi ripresi e tornai a guardarlo, posizionai i miei occhi nei sui, quei suoi bellissimi occhi azzurri, quasi tendente al blu.

《Si scusa mi ero distratta, cosa stavi dicendo?》 era troppo bello per essere vero, perché questo doveva succedere a me "Ultimamente mi faccio troppi film mentali. Emma smettila".

《Ho sentito che questa sera ci sarà una festa ed è di uno dell'ultimo anno, ti va se ci andiamo?》 mi chiese, anzi mi implorò, lui amava andare alle feste.

《Non lo so, sai che non amo molto le feste》 gli dissi, io non ero una festaiola e lui lo sapeva benissimo, anche se ogni tanto mi convinceva ad andare con lui e ci riusciva, non era facile convincermi, ero una persona molto testarda. Se mi impuntavo su qualcosa, quella cosa doveva essere come dicevo io.

《Da forza siamo alle superiori, dobbiamo pur divertirci in qualche modo e la giovinezza non dura per sempre, la festa è questa sera, so che è una richiesta dell'ultimo minuto, ma se vieni alla festa potrai farmi quello che vuoi per una settimana, sarò il tuo servo, per favore》mi disse ed io lo guardai, lui nel frattempo mi fece quegli occhi da cucciolo a cui io non riesco a resistere e lui lo sa benissimo.

《Conosci troppo bene le mie debolezze, fai quegli occhi da cucciolo a cui io non so resistere, smettila ora basta》dissi e poco dopo scoppiai a ridere come una matta ed anche lui.

《Lo so bene, quindi ti passo a prendere verso le 20:00, fatti trovare pronta e bella, non troppo però, non voglio che gli altri ragazzi ti guardino troppo, potrei diventare geloso》 mi disse lui.

Nel frattempo eravamo arrivati al bar ed ordinammo il solito, cioè due frappé al cioccolato con panna ed una torta al cocco da condividere, ma in quel momento stavo pensando solo ad una frase "Potrei diventare geloso", erano quelle le tre parole che mi circolavano nella testa da ormai venti minuti, "Cosa volevano dire per lui quelle tre semplici parole?".

Parlammo del più e del meno, poi ci avviammo verso casa mia. Andammo in camera mia ed iniziamo a fare i compiti che ci sono stati assegnati oggi in classe, come avevo già detto noi facevamo quasi tutto insieme. Appena finimmo sentimmo il suo cellulare squillare.

《Dimmi mamma》lui rispose ed io capii che era sua madre al telefono, forse lo vorrà a casa, 《D'accordo, si ci sentiamo più tardi, salutami papà e Alex ... sì certo te la saluto》 gli feci un cenno con la mano e lui capì, 《Ti saluta anche lei, ciao mamma, ci vediamo più tardi》

《Tua madre?》 gli chiesi per fare l'indifferente, non volevo sembrare una di quelle che non si facevano gli affari loro.

《Si, i miei stasera escono per una cena di lavoro con il capo di mio padre, mentre mio fratello Alex deve andare via con dei suoi amici, quindi stasera sarò a casa da solo》 mi rispose.

《Perché non rimani qui per cena?, così dopo possiamo andare via insieme direttamente da qui. Puoi tranquillamente fare la doccia qui, inoltre dovrei avere dei tuoi vestiti nel mio armadio, aspetta vado a vedere》dopo averlo detto andai nel mio armadio e presi dei suoi vestiti, poi mi affacciai alla porta di camera mia, 《Mamma, Luca potrebbe rimanere qui per cena?, perché i suoi non ci sono a casa ed anche perché dopo dobbiamo andare ad una festa.》

《Va bene tesoro, basta che a quella festa non ci sia alcol e droga, allora va bene》 mi urlò mia madre.

《Mammaaa, non ti fidi di me?, così mi deludi》 chiesi incredula a mia madre.

《No, non mi fido di te, ma mi fido di Luca》 urlò lei, appena mi girai vidi Luca che se la rideva sotto i baffi, questa gliela avrei fatta pagare cara, 《Mi raccomando Luca, tienila d'occhio tutta la sera, assicurati che non beva o che non si droghi, altrimenti mi tocca portarla al centro per gli alcolizzati》ma perché mia madre mi doveva sempre mettere in imbarazzo di fronte agli altri.

《Mammaaa》gridai dalla vergogna e richiusi immediatamente la porta, 《E tu mi spieghi perché ridi?》mi guardò e scoppiò in una risata molto rumorosa, 《Sembra che mia madre voglia più bene a te che a me》

《Tua madre ti vuole bene Emma, lo fa per scherzare, poi è vero che io sono molto più responsabile di te》 stavo per rispondergli, ma lui mi mise una mano davanti alla mia bocca, io per ripicca gliela morsi, 《Ahia, perché l'hai fatto》

《Sei diventato troppo presuntuoso in questi mesi per i miei gusti, cosa ti è successo quest'estate, stuzzichi un po troppo e questa cosa non mi piace》 gli dissi.

Poco dopo mia madre ci chiamò per la cena, scendemmo le scale, all'improvviso sentimmo aprirsi la porta e vidi mio padre, strano lui non era mai a casa a quest'ora.

《Papà, che ci fai qui così presto》 dissi ed i miei genitori mi guardarono entrambi, mi dissero che ne avremmo parlato domani con più calma e con più serenità.

La cena era stata piuttosto tranquilla, mio padre e Luca parlarono degli stessi argomenti di cui parlano solitamente di quando sono insieme, solo che manca suo padre per completare il cerchio. Però io e mia madre non dicemmo una parola, l'aria era un po tesa, forse sarà per quello che dovranno dirmi domani.

Finita la cena andammo in camera mia, dovevamo farci la doccia, così Luca mi lasciò andare per prima, andai a lavarmi, dopo aver finito la doccia mia avvolsi intorno al corpo un asciugamano, poi uscii dal bagno ed entrai in camera mia. 

Solo dopo mi accorsi di luca, mi ero completante dimenticata della sua presenza, divenni immediatamente rossa in volto, non appena Luca alzò lo sguardo si accorse di me ed anche lui divenne rosso come un pomodoro. 

《Eh ehm, io è meglio che vada a farmi la doccia, scusa》 disse e poi si avviò verso il bagno ed io ripensai al momento imbarazzante appena vissuto, uscii dal mio stato di trans e mi cambiai in un vestito.

Scelsi un vestito non troppo semplice, ma neanche troppo sgargiante, mentre Luca si vestì con una camicia bianca e dei jeans neri, non è mai stato bello come in questo momento.

Salutammo i miei genitori ed andammo verso la sua macchina. Io come al solito presi il mio cellulare e lo collegai al cavo della macchina, subito dopo feci partire la mia playlist, poi subito dopo partimmo ed andammo verso il luogo della festa.

Durante il tragitto cantammo a squarciagola le nostre canzoni preferite, anche se entrambi eravamo stonati come delle campane, ma a noi non importava un bel niente, cantavamo per il gusto di farlo, poco tempo dopo arrivammo a destinazione. 

... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

CONTINUA...
Commenti?

Scusatemi per la mia grammatica.

In questo momento sto revisionando tutti i capitoli per sistemare i vari errori, da qui in poi dovrò modificare tutti i dialoghi.

Se volete darmi una mano per sistemare i capitoli o per migliorare la storia scrivetemi in privato, mi farebbe molto comodo un mano.

Fatemi sapere se vi sta piacendo.

A presto White heart!!!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top