Capitolo 8
"Perché me?!" gridò a gran voce Dean.
"Credi che ci si innamori a caso?" chiese Frankie.
"No..." disse Dean. "Non mi dirai che mi ami per caso..."
"Certo che no idiota!" rispose stizzito Frankie. "Se ti dico che scoprirai tutto alla fine, non fare considerazioni. Ora io sono il professore, e tu lo studente."
"Che lezione hai per me oggi, allora?" chiese Dean, cercando di stuzzicare la misteriosa entità.
"Oggi ti presento l'amore, più o meno."
Preso dal dialogo, il ragazzo non si rese conto di essere in un luna park. E, stranamente, non erano nemmeno soli, anzi, erano circondati da ragazzi.
"Tranquillo, siamo invisibili, nessuno ci vede." affermò Frankie.
Detto ciò, la figura mascherata invitò Dean a seguirlo, ed egli, sapendo di non aver altra scelta, lo seguì.
Quel posto sembrava molto meglio rispetto alla scogliera o al "dimenticatoio". Era più affollato, e decisamente meno spettrale. Dean non si sentiva più disagio, e quindi decise di divertirsi un po', senza pensare a Frankie. Poi successe l'inaspettato.
Correndo, Dean si scontrò con una ragazza. "Scusa! Ti sei fatto male?..." chiese la ragazza. Dean la guardò per un attimo, e realizzò che davanti a lui vi era una ragazza alta, coi capelli verdi e gli occhi color verdino. Indossava una maglietta grigia, e dei pantaloni neri.
"No... tranquilla." Disse Dean sorridendo.
"Comunque mi chiamo Rose." rispose la ragazza.
"E tu?"
"Io mi chiamo Dean."
"Seguimi dai!"
"Con piacere!"
I due girarono molto per il parco, parlando di molte cose personali per conoscersi meglio. Frankie li osservava in disparte, senza farsi notare. La situazione era insolita, per lo meno per Dean. Rose, ad un certo punto, disse al ragazzo: "Dean, ti devo far vedere un posto, seguimi!" La ragazza era molto intraprendente, e riusciva a trascinare Dean con il suo carattere.
Dopo qualche minuto di corsa, Dean e Rose arrivarono al tunnel degli innamorati. Dean penso subito a ciò che stai pensando pure tu adesso, ma non diede peso ai suoi pensieri, per la prima volta in quei giorni. "Dentro ci sono dei disegni fantastici!" esclamò Rose. "Vieni con me a vederli! Ci prendiamo una barca solo per noi due." Dean accettò la proposta, sentendo delle emozioni abbastanza nuove.
Presa la barca a forma di cigno, entrarono nel tunnel, che era illuminato da luci verdi. Rose si avvicinava sempre più a Dean, e questo il ragazzo lo percepì. Dean non era mai stato fidanzato, e non gli importava niente del fatto che si conoscessero da poco. Non era proprio innamorato, ma era molto attratto.
Poi, mentre Dean era girato, Rose accarezzò i capelli di Dean, e, portando la sua testa vicino a sè avvicino le sue labbra alle sue, e lo bacio. Fu un vero momento di passione, Dean si sentiva al settimo cielo. Tutto intorno non contava più, lui era profondamente felice. Ce l'aveva fatta a conquistare. Nel tunnel vi era buio in quel tratto, e chiunque si sarebbe un po' preoccupato. Tranne Dean.
Avrebbe fatto bene a preoccuparsi.
Dean sentì qualcosa di bagnato e disgustoso sul braccio, qualcosa simile a bava. Effettivamente lo era, ma emanava un tanfo tremendo. Poi cominciò l'incubo vero. Dean sentì una moltitudine di lingue giganti sbavargli addosso. Due, tre, quattro, cinque, ne sentiva da tutti i lati. Orrore puro.
Dean decise di buttarsi in acqua, lasciando sulla barchetta quella che prima credeva la sua futura fidanzata. Le lingue non lo seguirono, ma Dean scese in profondità, sia per il panico e lo schifo, sia per la vergogna di essere stato debole ed innamorato. Rimase lì, in fondo al canaletto, rimanendo quasi senza ossigeno.
Guardò in alto, verso la barca a forma di cigno, e vide la maschera di Frankie.
Quel bastardo lo aveva ancora umiliato, ma allo stesso tempo gli aveva dato una lezione. Prima di affogare fra l'acqua e le sue lacrime, Dean si chiese quanta cattiveria si nascondesse sotto la maschera di quella oscura entità, e si chiese il perché della sua impiccagione. Pensato a ciò, Dean lasciò uscire dai suoi polmoni l'ultima bolla di ossigeno, e con essa ogni speranza.
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