Capitolo 5

"Comunque puoi chiamarmi Frankie..."
Dean si svegliò nel sogno con paura, ma sapere il nome di quel losco personaggio che tanto lo aveva terrorizzato per lui fu tranquillizzante.
"Dean, lo scorso sogno volevo presentarti la morte, ma non farla provare direttamente sulla tua pelle, bensì sulle tue emozioni." disse Frankie.

Il ragazzo pensò che l'immagine della morte che gli era stata data era molto edificante. A giudicare dal luogo in cui si trovava, non si aspettava un esperienza molto migliore rispetto a quella precedente. Si era ritrovato in una miniera, presumibilmente abbandonata, con Frankie al suo fianco, ed una puzza tremenda che sfondava le narici.
"Ma perché sono Qui?..." chiese Dean.
"Oggi ti presento un posto a me famigliare da molto ormai, mi piace chiamarlo il Dimenticatoio" 

Il ragazzo non si stupì del fatto che quel posto fosse abbandonato, dato le sue condizioni pessime, la poca luce, ed il terribile tanfo.
"Nel dimenticatoio le luci sono spente, è tutto allo sbando, irrecuperabile... solo qui le anime muoiono per davvero. Qui ci sono le persone morte da sole."

"Che brutto..." disse Dean.
"Già." Rispose Frankie.
Lo spettacolo era forse più raccapricciante dell' idea: vi erano corpi dilaniati e grigi ovunque, da ogni parte della miniera.
Negli occhi di Dean, per la prima volta, c'era orrore.
Frankie lo invitò a girare per la miniera, e Dean accettò la proposta.
Vagarono per molto, ma non vi era una via di fuga, sembrava una trappola.

"Ma perché proprio una miniera?" chiese Dean.
"Vedi, qui è tutto nascosto, in profondità. Solo le persone diverse possono salvare un anima. Arrivano dall' alto e ti portano via da questo inferno"
"Tipo gli angeli..." sospirò Dean.
"Credo che tu ne sappia qualcosa" affermò Frankie.

Dean in prima media difatti era sempre escluso, e preso di mira.
Nessuno c'era per lui, se la cavò da solo. Poi venne Lenny, che cambiò la vita a Dean, salvandolo.

Dean seguiva tutto il filo del discorso di Frankie, si sentiva capito a fondo.
Ma come faceva a sapere così tanto?

Dean e Frankie camminavano ormai da molto tempo, e da ogni parte vi erano carcasse di anime morte, anime dimenticate, anime tristi. Quelle stesse anime che avevano gettato al vento la propria vita, col suicidio o con la morte solitaria. E se pure tu fossi tra queste anime? La mano dall' alto arriverebbe mai?
Dean e Frankie arrivarono a quello che sembrava il centro della miniera, e lo scenario fu a dir poco inquietante: vi era una cavità estesa per chilometri e chilometri, ed era tutta nera, non si vedeva il fondo.
La figura con la maschera diede un grosso sasso a Dean, per fargli capire quanto fosse profondo il grande foro.
Dean lanciò il sasso. Passarono 10 secondi, e non si sentì nulla. Passò pure un minuto, ma non si udiva niente. Passarono pure 10 minuti, ma non ci fu nessun rumore. Era infinito.
Poi Frankie ruppe il gelido silenzio che aveva perforato Dean nell' anima.
"Sai perché alcune persone sono profonde?"
"No" rispose Dean
"Perché ci scavano dentro con la violenza."

Detto questo, Frankie spinse con un calcio dietro la schiena Dean, direttamente nella voragine.
Dean non ebbe tempo di realizzare ciò, che finì direttamente nel nero. Le pareti della voragine erano piene di anime, ma stavolta erano anime cattive. Alcune anime avevano la mascella spaccata, altri la avevano digrignata. Ma erano tutte in silenzio. C'era frenesia e movimento fra quelle anime, come le mosche sulla spazzatura. Dean si sentì per la prima volta in vita sua morto, si sentì come abbandonato, senza una mano dal paradiso. Era forse l'inferno quello che vedeva? Sì.

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