4. Next to me

*avevo solo voglia di scrivere*

"Ehi Melody, tutto a posto?" mi giro
sentendo la voce di Bethany alle mie spalle. La vedo arrivare insieme a Nikolas e non appena lui le passa a fianco per raggiungere gli altri noto lo sguardo che le rivolge.

Amore, preoccupazione, fiducia, libertà.

Tutto è racchiuso negli occhi di Nikolas costretto a nascondere il suo amore per il successo e la fama. Bethany distoglie subito lo sguardo e io le stringo una mano per conforto. Credo che in pochi non sappiano della loro relazione. Solo nel vederli vicino si sente una l'amore che provano l'uno per l'altra, come se ci fosse un filo trasparente che li tiene uniti nonostante tutto. E' un legame invidiabile il loro, che io ho sempre fatto fatica a comprendere completamente.

"Ci siamo, siete tutti a posto? Cerchiamo di fare una cosa veloce ed indolore okay?!" dice Marissa e i ragazzi subito dietro di lei annuiscono.

Tutta questa preoccupazione mi agita. Non ho mai affrontato situazioni del genere e solo in quell'istante mi accorgo che sono passata dall' essere una ragazza comune, alla ballerina di un gruppo famoso.
Tutti sembrano fin troppo tranquilli, come se per loro fosse una cosa normale, e in effetti lo è.
Bethany è al mio fianco, tranquilla, disinvolta, così come Harrison e Nikolas.

E poi c'è Jay.
Davanti al fianco di Marissa, Jay muove le gambe e le braccia senza sosta, come se cercasse un modo per scaricare tutta la tensione accumulata.
È agitato?
Ha paura?

Ormai dovrebbe essere abituato a situazione del genere.
In pochi secondi lo sportello dell'aereo si apre e io sento già le urla.
Pian piano scendiamo tutti, circondati da Chad e dalle altre guardie del corpo. Attraversiamo la pista correndo velocemente ed entriamo nell'aeroporto, o meglio nella folla infinita di ragazze pronte a buttarsi addosso a Jay e agli altri.

I flash, le urla, gli spintoni.

Mi sembra di essere finita su un altro pianeta!

"Ti amo Jay!" "Harrison, Harrison!" "Bad Chromes, Bad Chromes".

Tutto ciò che sento e vedo sono una centinaia di ragazzine urlanti, che spingono per sfiorare i loro idoli.
Jay davanti a tutti prova a muoversi tra la folla protetto da Chad, ma sembra in difficoltà, mentre io non riesco a realizzare cosa stia succedendo.
Cammino a testa bassa, cercando di respirare, anche se mi manca l'aria. Non voglio alzare la testa a causa dei troppi flash.

Cammino, cammino fino a quando non sento qualcosa tirarmi dalla maglietta.
In pochi secondi vengo tirata all'indietro e cado tra la folla, oltre alla protezione formata dalle guardie del corpo, sbattendo la testa a terra.
Mi tocco la fronte e mugolo di dolore.
Non mi rendo conto di essere tra tutte le ragazze, provo ad alzarmi, senza risultato.
Tutte spingono per avvicinarsi di più alla band e io vengo inghiottita dalla massa.

Provo a muovermi, a chiedere permesso, ma non ho successo, fino a quando non sento qualcuno urlare.

"Levatevi!"

Poco dopo vedo Chad correre verso di me, facendosi spazio tra la folla.
Mi tende una mano e mi aiuta ad alzarmi. Io mi aggrappo a lui, perché la testa mi duole e non credo di riuscire a camminare da sola.
Lui mi riporta insieme agli altri e fino all'uscita dell'aeroporto resta al mio fianco, sostenendomi.

"Togliti Harrison!" sento la voce di Jay e poco dopo lo vedo camminare verso di me.
Siamo ancora all'interno dell'aeroporto, seguiti dalla massa di fan e protetti dalla security.
Jay si fa spazio tra i suoi compagni e mi raggiunge.

"Melody, stai bene?" io annuisco piano mentre provo a capire perché Jay sia così interessato a me.
"Come è successo?" chiede alzando la voce verso Chad.
Sembra arrabbiato, ma Chad oltre a sostenere me, deve proteggere anche gli altri e quindi fa girare Jay e insieme torniamo a camminare.

"Tre di qua, gli altri nell'altra macchina!" Marissa dà ordini, e io ancora scossa dalla botta mi lascio guidare da Chad ed entro nel secondo furgoncino nero a pochi passi da me.

Mi siedo sui sedili in pelle e chiudo gli occhi. Sento il punto in cui ho sbattuto pulsare.

Solo dopo mi accorgo che seduto al mio fianco c'è Jay, mentre Harrison è seduto di fronte a me.

"Sono stufo di tutto questo Chad, dannatamente stufo!" la voce di Jay è forte, dominante, mentre si rivolge a Chad seduto di fronte a lui.

Chad non risponde, posa una mano sull'auricolare e poi si avvicina il piccolo microfono alla bocca.

"Tutto a posto, possiamo partire!" sento il motore accendersi e partiamo lasciandoci alle spalle l'aeroporto e la massa di ragazzine urlanti.

"Non ci aspettavamo così tante persone, Melody avrà una sua guardia del corpo come tutti voi, da ora in poi. Ma non ti azzardare più a rompere la formazione, potevi solo peggiorare le cose!" anche Chad sembra irritato, ma sembra trattenersi.
In quel momento squilla un cellulare e prima che Jay possa ribattere, Chad risponde al cellulare.

"Sì, signora, la ragazza sta bene, è tutto a posto. Sì, come concordato scenderanno uno alla volta davanti all'hotel. Va bene, Marissa." Il tono di Chad è cambiato in un minuto, da amichevole ad autorevole.

Mentre Chad chiude la chiamata con Marissa, io osservo Harrison seduto di fronte a me. Sembra come racchiuso in una sua bolla, come se nessuno potesse sfiorarlo.

"Mi dispiace, Melody, abbiamo del ghiaccio da appoggiare sulla ferita!" dice Chad aprendo un mini frigo posizionato ai lati del van. Prendo il ghiaccio e sorrido ringraziandolo. Mi rannicchio più vicina al finestrino e sento Jay allontanarsi per mettersi più comodo.

Come primo giorno, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, ma come si dice, si può solo migliorare? In ogni caso, non mi lascio abbattere da un piccolo incidente, la testa già mi pulsa di meno, non è questo il problema. La domanda più grande che mi sorge è sono pronta ad affrontare situazioni del genere?
Tutti si sono scusati, ma nessuno mi ha detto che non succederà più, perché come io lo so, sanno anche loro che questi sono i rischi del mestiere e io li ho accettati quando ho firmato quel contratto.

I finestrini sono oscurati e ciò mi impedisce di guardare fuori, ma so che siamo ad Amsterdam. Non ci sono mai stata; deve essere una città incantevole.

Il viaggio in van non dura molto infatti poco dopo ci fermiamo e io già sento delle urla. Chad aspetta il via dal suo auricolare e poi apre la portiera scorrevole e scende per primo, seguito poi da Jay. Per qualche secondo rimaniamo io e Harrison da soli in macchina.
"Abituati, nulla è rosa e fiori."

"Harrison! Andiamo!" Le parole di Harrison sono interrotte da Chad, ma questo non mi impedisce di pensarci.

Ho come l'impressione che nessuno di questa band sia realmente come viene descritta nei giornali, o come mi aveva descritto Vicky. Sembrano diverse, più che star internazionali, sembrano delle vittime.

"Melody è il tuo turno!" appoggio il ghiaccio sul sedile senza sapere che farmene e mi avvicino alla portiera. Mi sento sciocca e un peso per tutti. Non so come comportarmi. Se fossi stata più attenta forse quello che era successo non sarebbe accaduto. E invece.

I flash mi accecano nuovamente, ma faccio di tutto per stare attenta e per camminare veloce al fianco di Chad. Solo quando finalmente sono all'interno dell'albergo mi sento al sicuro.

"Aspettami qui!" mi dice Chad e io non oso fare altro. Rimango immobile e osservo dove mi trovo. Albergo, hotel, più che altro sembra un maestoso palazzo. Solo la hall e la reception sono più grandi di tutta casa mia messa insieme e sono arredate con mobili e forniture pregiate. Dalle grandi finestre vedo le fan al di fuori, mentre fuori dalla porta d'entrata quattro guardie del corpo bloccano l'entrata.

Fisso una ragazza attraverso il vetro che urla a squarciagola il nome di Jay. Quando i suoi occhi incontrano i miei, prende velocemente il suo cellulare e mi scatta una foto. Solo allora mi giro e mi allontano dalle finestre. So che sarà la milionesima foto che mi hanno scattato oggi, ma soltanto in quell'istante mi rendo conto di non voler essere fotografata. Non sono nessuno. Voglio solo andare nella mia camera e stare da sola.

Vedo Chad raggiungermi vicino agli ascensori mentre gli altri sono già saliti nelle loro camere.

"Melody, ti accompagno alla tua camera, vieni..." mi dice prendendo i miei bagagli. Quando arriviamo al quarto piano vedo Jay e gli altri entrare nell'ultima stanza in fondo al corridoio, mentre Chad si ferma a qualche stanza di distanza.

"Eccola, la 408, tra due ore dovrete essere giù in reception. Credo che fra un'oretta riceverai visite per prepararti per la conferenza, ti consiglio di riprenderti un attimo e magari di fare una doccia per rilassarti. Ci vediamo dopo..." detto ciò Chad si allontana e vorrei che non lo facesse. Ho quasi paura che all'interno della stanza ci siano delle fan scatenate pronte ad aggredirmi.

La botta deve avermi dato alla testa.

Apro la stanza e trascino dentro i miei due borsoni.

"Oh wow!" Se il jet privato e l'area vip mi avevano sconvolto, ciò che ho davanti agli occhi ora mi lascia di stucco.
Una camera enorme, un letto enorme, bagno enorme, salotto e televisione enormi.

"Calmati Melody..." mi dico e poi mi butto sul letto rimbalzando leggermente. Rimango in silenzio per qualche secondo cercando di placare tutte queste forti emozioni. In quel momento sento il mio stomaco brontolare e mi accorgo che è primo pomeriggio e ancora non ho pranzato.

Mi alzo dal letto e prendo il menu del servizio in camera appoggiato sulla scrivania. Lo apro e quasi mi spavento per il prezzo dei piatti, così finisco ad ordinare la cosa che costa meno, un'insalata.

Poco dopo sento il mio cellulare squillare e mi affretto a cercarlo nella borsa; deve essere Vicky.

"Pronto?"

"Ehi, sei arrivata? Come stai?" la voce squillante di Vicky mi fa tornare la voglia di raccontarle tutto, perché per entrambe questo è un sogno.

"Siamo arrivati ad Amsterdam e ora sono in un hotel che Vicky dovresti vederlo, è spettacolare. Credo sia un 5 stelle! E il jet privato, mamma mia! E lo champagne e l'area vip! Non riesco a togliermi quest'espressione sconvolta dal viso!" le dico scostando le tende dalle finestre e riuscendo a godermi la vista di Amsterdam.

"Immagino! Ti guarderemo in diretta streaming! Credo che i Bad Chromes, oltre ad annunciare il nuovo tour, vogliano presentare ai loro fan anche la nuova ballerina! Come ti vestirai?"

"Ancora non so nulla di preciso, ma ho l'impressione che la loro manager mi abbia già organizzato qualcosa!"

"Quanto vorrei essere lì con te, Mel!"
"E io vorrei che tu fossi qui, Vic, già mi mancate da morire!"
In quel momento sento qualcuno bussare alla porta.

"Servizio in camera!"

"Vic è arrivato il servizio in camera, vado, ci sentiamo più tardi!"
"Sì, chiamami appena puoi! Sarai fantastica!"

La ringrazio e poi chiudo la chiamata correndo verso la porta.
Apro e il cameriere entra nella mia stanza con un carrello con sopra una cloche argentata.

"La ringrazio..."
"Buon pranzo signorina, le ricordo che è tutto addebitato sul conto dei Bad Chromes..."

Non faccio in tempo a ringraziarlo, che se ne va, lasciandomi di nuovo sola. Mi avvicino e anche se è solo una semplice insalata, sembra molto buona, forse per il prezzo che aveva?
Ma non importa, pagano i Bad Chromes, no?

Inizio a mangiare, perché muoio di fame. In pochi minuti finisco tutto, così decido di farmi una doccia e di prepararmi prima delle famose visite.
L'acqua calda della doccia mi fa sentire come a casa, perché è una semplice doccia, nulla di così spettacolare. E per qualche momento mi perdo illudendomi di essere nel mio appartamento a Londra, con la mia migliore amica e mio fratello.
Quando finisco, esco dalla doccia e mi asciugo velocemente i capelli.
Poco dopo sento qualcuno bussare alla porta, mi stringo prontamente nell'accappatoio ed esco dal bagno.

"Avanti..." dico avvicinandomi all'entrata.
La porta si apre e vedo un ragazzo minuto entrare portandosi dietro un stand appendiabiti con delle ruote e delle borse nere.

"Ciao, tu devi essere Melody" dice chiudendo la porta alle sue spalle.

"Si, piacere.." gli dico allungando la mano verso di lui.
"Io sono Vincent e non mi avevano detto che avrei dovuto vestire una ragazza così bella!" Mi dice stringendo la mia mano.
Il sorriso spontaneo che si apre sul mio viso mi fa ben sperare.

Vincent posa gli occhiali squadrati che portava fino a pochi secondi fa sul mobile vicino al grande specchio e inizia a rovistare tra le sue cose.

"Non mi piace definirmi, chiamami solo Vincent e sappi che sarò sempre io a prepararti per gli eventi dei Bad Chromes. Mi occupo anche di vestire Bethany e del suo make-up. Questa conferenza è molto importante per la band e anche per te, farai la tua entrata ufficiale!" Mentre parla io lo osservo. Vincent sembra un tipo eclettico; di bassa statura e minuto porta i capelli tinti di un grigio chiaro. Indossa abiti strani, abiti che non metterei mai in vita mia. O forse sono solo io che non sono un granché con la moda.
Se Vicky fosse qui ne capirebbe certamente più di me.

Aspetto senza sapere che fare e poi Vincent appoggia una custodia nera per abiti sul letto.

"Avevo pensato ad un vestito blu, ma ora che ti ho visto ho cambiato idea..." dice mentre fa scendere la cerniera.
Il vestito che Vincent estrae dalla custodia è rosso ciliegia, corto e svolazzante, con maniche leggere e di chiffon. È bellissimo.

"Abbinato a questo, ho pensato di proporti queste scarpe..." dice mostrando un paio di scarpe décolleté laccate di rosso.

"Ti piacciono?" mi chiede osservandomi.

"Tantissimo!"
"Perfetto, ecco tieni - mi dice mentre mi passa l'abito e le scarpe - indossa tutto e poi ci occuperemo del trucco!"

Gli sorrido e poi mi chiudo nuovamente in bagno. Indosso il vestito e le scarpe e poi mi fisso nello specchio. Già non sembro io.

Esco e lo raggiungo per il trucco.

"Non ti preoccupare non ti farò nulla di strano. Solo due onde ai tuoi magnifici capelli scuri e un leggero ombretto marrone sugli occhi, accompagnato da un rossetto rosa chiaro..."

Io annuisco e lascio che mi faccia ciò che ha appena descritto.
Dopo una decina di minuti Vincent si allontana dalla sedia su cui sono seduta e applaude leggermente.

"Ecco fatto, sei spettacolare!" esclama Vincente mentre mi guarda con occhi adoranti e soddisfatti del proprio lavoro.
Io lo ringrazio e poi do un'occhiata al mio riflesso nello specchio.
Più osservo il vestito e più mi accorgo che mi calza a pennello. I capelli sono leggermente più mossi del solito e mi piacciono, così come il trucco per niente esagerato, ma che riesce a mettere in risalto i miei occhi scuri.

"Ora che sei a posto vado da Bethany, ci si rivede dopo per gli ultimi ritocchi!" lo saluto e Vincent esce dalla mia stanza portandosi dietro tutta la sua attrezzatura.

In poco tempo e con poche mosse è riuscito a rendermi una versione più chic di me stessa.

Rimasta sola prendo subito il telefono e mi scatto una foto da mandare a Vicky e a mio fratello. Poi con cautela, per non rovinare il vestito, mi siedo sul bordo del letto, proprio davanti allo specchio. Non riesco a smettere di fissarmi. So che Vincent non ha fatto una grande trasformazione, ma già così è molto.

Non sono una che si trucca molto e che conosce la moda, però questa versione di me mi piace.
Il messaggio in risposta di Vicky non tarda ad arrivare ricco di complimenti e di punti esclamativi.
Sorrido e poi ripongo il cellulare nella pochette che Vincent mi ha lasciato insieme al vestito. 

Non passa molto tempo quando sento bussare alla porta.

"Melody, sono io, se sei pronta di accompagno di sotto!" la voce di Chad è chiara e decisa.
Mi alzo, prendo la borsetta e raggiungo la porta.

Chad sorride e io lo seguo lungo il corridoio fino all'ascensore. Scendiamo insieme fino al piano terra e poi non appena l'ascensore si apre, prendo un respiro profondo ed esco.

Vicino all'entrata vedo Bethany in un bellissimo abito verde acqua. È spettacolare.

"Oh mio dio Melody! Sei bellissima!" mi dice non appena mi vede. Il resto dei Bad Chromes si gira verso di me. Harrison fa un fischio di approvazione ricevendo una pacca da Nikolas. Lui sorride e poi il mio sguardo cade su Jay, mi sta osservando, ma non riesco a capire che genere di sguardo sia, non che mi importi. Per questo distolgo lo sguardo e raggiungo Bethany abbracciandola e facendole i complimenti.

Solo in quel momento noto che davanti a tutti c'è Marissa, in un completo blu pronta a svolgere il suo lavoro da manager.

"Ora che ci siamo tutti possiamo andare!" dice e io mi muovo al fianco di Chad.
Salgo nel furgoncino dai vetri oscurati insieme a Bethany e a Nikolas.

Durante i pochi minuti di viaggio provo ad intravedere qualcosa dai vetri oscurati, ma non vedo niente. Sono così curiosa di osservare da più vicino Amsterdam e spero di averne la possibilità più tardi. Muovo le gambe sbattendo il piede sul tappetino della macchina.

"Ehi tranquilla, non sarà nulla di che. Ci saranno i nostri fan più accaniti e un po' di giornalisti, ma andrà bene!" mi dice Bethany cercando di tranquillizzarmi. Io le sorrido e le stringo una mano.
Quando arriviamo sento le urla e vedo i flash ancora prima che il furgoncino si fermi.

Chad scende per primo, seguito da Nikolas, Bethany e poi da me.
Sbatto le palpebre abituandomi ai vari flash e poi sto al fianco di Bethany lasciando davanti i ragazzi. Camminiamo lungo un tappeto rosso fino all'entrata di un grosso edificio.

"Bethany qui!" urla qualche fotografo e Bethany mi tiene vicino a lei facendo sì che risulti anche io nelle sue foto.

"Siamo una squadra okay? Siamo le uniche sane che terranno in piedi questa band, ora sorridi!" mi dice all'orecchio facendomi ridere. Scattiamo altre foto da sole e poi i ragazzi si avvicinano a noi e i fotografi ci scattano moltissime foto tutti insieme.

Provo a mantenere il sorriso senza sembrare paralizzata, ma tiro un sospiro di sollievo quando finalmente entriamo nell'edificio lasciandoci i fotografi alle nostre spalle.

Seguiamo tutti Marissa e io osservo Jay davanti a tutti, mentre muove le braccia. Sembra agitato, come quando siamo arrivati all'aeroporto.
Marissa ci conduce in una sala e non appena le porte si aprono sento le urla delle fan all'interno.

"Bad Chromes!" urlano tutte all'unisono. La stanza non è molto grande, ci saranno una cinquantina di fan e una ventina di giornalisti. Dalla parte opposta della porta da cui siamo entrati c'è un piccolo palchetto illuminato dai riflettori con 5 sgabelli posti al di sopra.

Seguo Bethany e ci sediamo sugli sgabelli più a lato, lei vicino a Nikolas e io mi siedo nell'ultimo vicino a Jay.
Non mi piace stare lontano da Bethany, sembra l'unica capace di comprendere come mi sento.
Questo mondo è del tutto nuovo per me e mi sento in balia di mille emozioni.

I flash continuano e anche le urla finché un tecnico passa un microfono a Jay.

"Grazie, grazie a tutti di essere qui! Questo è un momento importante per la nostra band! Il nostro nuovo album è stato frutto di grandi sacrifici e tutti e tre abbiamo lavorato su musica e testi. Così come l'album anche il tour sarà spettacolare! Partiremo proprio da qui, da Amsterdam domani sera e poi gireremo per il mondo con tantissime date!" Jay sembra una persona diversa mentre spiega perché ci troviamo in questa sala questa sera.
Sembra felice, solare, mentre parla della sua musica, della band e del tour mondiale.

Le urla riprendono non appena Jay menziona il disco e il tour e cessano quando il microfono passa a Harrison.

"Speriamo vivamente che questo album vi piaccia, ci abbiamo lavorato notte e giorno, mettendo insieme tutta la gioia di questa esperienza, l'essere una band, condividere ogni momento e avere i fan migliori del mondo!" esclama Harrison e le fan in prima fila urlano il suo nome esaltandosi.

Le osservo, la maggior parte donne con indosso la maglietta dei Bad Chromes e alcune di loro con delle scritte sulla faccia. Ci sono anche alcuni ragazzi che portano delle fasce della band legate in testa.

Il microfono passa a Nikolas.

"Ma non è solo per questo che siamo qui sta sera. Come potete vedere non c'è Sarah con noi. Il suo infortunio durante delle prove è stato molto grave e ora si sta curando, per questa ragione non potrà essere con noi in questo tour..." sento alcune fan dispiacersi e io abbasso lo sguardo.

"Al suo posto - sento nuovamente la voce di Jay e rialzo lo sguardo fissandolo al mio fianco - vogliamo presentarvi una talentuosa ragazza che siamo sicuri conquisterà tutti voi. Si chiama Melody e insieme a Bethany animerà le nostre canzoni..." sorrido a Jay che mi guarda cercando di darmi un po' di coraggio.

Poi sposto lo sguardo sulla folla e saluto tutti muovendo una mano. Vedo una telecamera muoversi su di me e cerco di sembrare più tranquilla possibile.
Jay mi passa il microfono e io con mani tremanti lo prendo.

"Ciao a tutti! È un piacere essere qui, conoscervi e poter fare parte dei Bad Chromes!" dico cercando di apparire meno nervosa di quanto sono in realtà.
Guardo le ragazze in prima fila e loro iniziano a sorridermi e ad applaudire e poi il resto della sala le imita.
Io tiro un sospiro di sollievo e ripasso il microfono a Jay.

I giornalisti iniziano a fare domande ai ragazzi sull'album, sulle nuove canzoni e sul tour. Tutti sembrano scordarsi di me e io mi sento molto meglio. Dopo un'oretta la conferenza si conclude e le poche fan presenti si mettono in fila per conoscere i Bad Chromes e farsi firmare il nuovo album.

La prima ragazza dopo essere passata da tutti si ferma anche davanti a me e mi saluta.

"Ciao!" si avvicina e mi abbraccia. Io sorpresa ricambio.
"Potresti firmarmi l'album?!" mi chiede speranzosa.

"Io? Proprio io? Oddio sì, certo, ma non ho..." inizio a guardarmi intorno alla ricerca di un pennarello e poi vedo Jay passarmelo.

Gli sorrido e poi firmo l'album della ragazza. Mi ringrazia e se ne va.
Firmo altri album e poi dopo un'altra mezz'oretta l'incontro finisce e noi ci spostiamo nelle quinte mentre le persone lasciano la sala.

I ragazzi bevono delle birre festeggiando con Marissa, ma io cerco qualcosa a cui appoggiarmi, solo ora mi rendo conto di cosa sta per succedere, di cosa succederà nei prossimi mesi.

Provo a respirare, ma mi manca l'aria.

"Ehi, stai bene!?" vedo Jay avvicinarsi a me con sguardo preoccupato, mentre giocherella con il piercing al labbro.

"Io avrei bisogno di un po' d'aria..." gli dico piano. Jay osserva gli altri e quando è sicuro che nessuno ci stia guardando mi prende per mano e mi obbliga a seguirlo.
Non appena le nostre mani entrano in contatto prendo la scossa, ma nonostante ciò rimango al suo fianco.

"Vieni con me..." mi dice e mi guida sapientemente fuori da una porta. E così appena Jay richiude la porta dietro di noi, mi sembra di tornare a respirare.




~~~~~~~

Okay non chiedetemi nulla, avevo solo voglia di scrivere qualcosa ed eccomi qui.
Non vi deve piacere, non dovete leggere, ma se siete arrivate fin qua vi ringrazio.
Ho un momento di blocco per quanto riguarda la scrittura.

Perdonatemi se ciò che ho scritto non è nulla di che, ma avevo bisogno di scrivere e basta.

Vi ringrazio se siete arrivate qui ancora una volta.

Non so quando andrò avanti, è solo un momento di sfogo.

Grazie comunque.

Sofia.

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