Parte 3: I Cinque Signori dell'Orrore.
Con la morte di Nerif, un po' tutti erano giù di morale. Marx era il più colpito dalla situazione. Faceva finta di nulla, ma in realtà era davvero scosso. Nirves, ormai allo stremo, abbandonò la squadra, e si diresse verso Boccadilupo.
Passarono sei mesi, e finalmente, il Necromante chiamò la squadra per annunciare la distruzione della Pietra Nera. Era mezzogiorno, in inverno, erano tutti seduti attorno alla pietra, pesantemente danneggiata. Il Necromante pronunciò una formula in lingua demonica. All'improvviso la pietra si sollevò in aria, spezzandosi in decine di pezzettini. Un esplosione provenne dal castello ad Ovest. Il Litch umano era stato ucciso.
"I Vuoti! Dobbiamo controllare se esistono ancora!" Disse Marx, alzandosi dalla sedia.
"No. Il Litch umano ha tirato l'incantesimo, ma i Vuoti seguiranno i Litch finché non saranno tutti morti. Però, con la distruzione della Pietra, i Vuoti hanno riottenuto l'intelligenza, ma ahimè, non permanente. In 5 giorni tutto sarà come prima." Disse il vecchio.
"Nerif..." Disse Amil
"Non ci pensare nemmeno! È un traditore!" Disse Marx sull'orlo di piangere. "Non può stare con noi dopo tutto questo!" Continuò il Mezzo-Demone. "Possiamo parlarne in modo civile con lui..." Sospirò Amil, tenendo stretto il diario di Nerif.
"Adesso sono io a capo di tutto! Vi vieto di andare a recuperare Nerif! E se lui verrà da noi ci farò IO una chiacchieratina." Urlò Marx, andando verso la villa principale della Gilda.
Marx era molto legato a Nerif, e sapere che lui aveva mentito per tutto il tempo lo faceva davvero imbestialire.
Passarono 5 mesi, e ormai erano messi peggio di prima. Il Dracolitch si è impossessato del castello al centro del Regno. Il modo per ucciderlo era sconosciuto. Tutti i tipi di magia erano inutili, e nessuno sapeva se esistesse una pietra-anima.
Ore 4:30 del pomeriggio.
Un uomo con una maschera da Dottore della Peste stava attraversando le strade della Gilda. Dietro i capelli spuntavano lunghissime corna, simili a quelle di una capra. Il braccio destro era mancante, sostituito da una riflessione di Mana, che prendeva la forma di una palla e tre "dita", di cui una opponibile. Indossava una cappa Nera, e vedeva attraverso delle lenti oscurate ai lati della maschera.
Camminava piano, il rumore dei suoi stivali facevano un rumore battendo contro strada fatta di pietra, aveva un respiro affannato, e da sotto il mantello si vedeva un mezzo di maglia mancante, scoprendo una pelle nero pece, ruvida e rovinata, come se qualcuno l'avesse graffiata ripetutamente. Gli si vedevano le costole dalla maglia. Arrivò fino alla villa, bussando forte, come se ci fosse una banda di ladri pronti a saccheggiarlo. Marx aprì leggermente la porta per vedere chi fosse stato a bussare. Il tale mascherato entrò senza permesso e andò in cucina. Prese dalla credenza del pane e, spostandosi più in fronte la maschera, rivelando un pezzo di faccia cominciò a mangiare come una bestia. Poco dopo si sedette a prendere fiato sul divano.
Marx lo guardava perplesso, e, prendendo per sicurezza un pugnale su un tavolo vicino si avvicinò alla persona. "E... E tu chi cazzo saresti?!" Strillò sorpreso il cavaliere.
"Aspetta... Fammi riprendere fiato" disse una voce non molto profonda, ma comunque inquietante.
"Non puoi entrare così a caso nella villa del corpo di esplorazione!" Urlò infuriato il Mezzo-Demone.
"Aspetta diamine! Fammi parlare e stai zitto, Marx!" Disse arrabbiato il signore.
"...come fai a sapere il mio nome?" Sussurrò perplesso il cavaliere.
"Ovvio che non mi riconosci dietro questa maschera. Sono Nerif."
Silenzio tombale.
È come se si fosse fermato il tempo. Quella maschera da dottore della peste. Il mantello diverso, la pelle nera. D'un tratto, una mano fatta di riflessione di Mana si tolse piano piano la maschera. Rivelando un volto per metà grigio e per metà bianco latte. La persona aveva due grandi occhi rossi e grandi corna dietro la testa. Non ci si poteva credere.
"NERIF!" urlò Marx, allontanandosi dal Mezzo-Demone.
"Marx porca troia, ti si sente dal piano di sopr-" disse Arlet nel suo solito modo, accorgendosi di quello che sembrava Nerif sul divano.
Esigevano tutti delle spiegazioni.
//Angolo dell'autore:
Vi ringrazio di cuore a tutti coloro che stanno partecipando a questa role, ultimamente mi sono sentito estremamente demotivato a stare su wattpad, e tutte le parole di sostegno che molti di voi mi hanno dato sono davvero state d'aiuto. Vi ringrazio di cuore, a tutti voi, davvero. Una nuova era di The Guild inizia adesso! Ve voglio bene raga <3
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