7-New York

Caro diario,
Heaven ci ha fatto vedere quel maledetto documentario sul paracadutismo.
«Allora, che ne pensate?»ha chiesto.
Io le ho portato il caffè subito dopo.
Non ho capito il senso di ciò.
Cosa poteva importare a loro di paracadutismo?
Non ho sentito tutte le risposte, sono stata distratta da Derek che mi messaggiava in continuazione.
A quanto pareva io e Derek Tate eravamo diventati "amici", era carino e gentile con me.
Mi portava il cappuccino e anche un muffin ogni mattina, da una settimana oramai.
Cavolo, era passata così in fretta quella prima settimana.
-Derek: stasera andiamo a mangiare fuori, ci rilassiamo che dici?
-You: qui a New York non c'è molto tempo per rilassarsi.
Ho scritto io.
«Bloody, sei tra noi?»mi ha chiamato Heaven.
Ho alzato di scatto la testa, imbarazzatissima.
«Trovo che sia un documentario...interessante.»
«Sì, puoi uscire con lui stasera.»ha sospirato Heaven sorridendo.
Ma come cavolo faceva a sapere tutto?
Il mio imbarazzo è cresciuto quando tutti si sono girati a guardarmi.
Richard in particolare mi guardava stupito.
«Tornando a noi, ho letto la trama del film "Home", nessuno si è scomodato a dirmi che bisognava essere degli sportivi senza stunt-man.»ha sbuffato lei sputando la gomma nel bicchiere vuoto di Alfie.«Quindi invece di annoiarvi a vedere il documentario, avreste fatto meglio a imparare, visto che domani vedremo New York dall'alto.»ha esordito poi.
Cosa intendeva?
Alfie per tutta risposta ha fatto un cenno di disgusto.
E Heaven gli ha mostrato il dito medio.

Caro diario, perché era così decisa in quello che faceva? Perché diavolo voleva a tutti i costi riuscire?
-Derek: allora?
-Tu: ok, ma non torniamo più tardi delle undici.
-Derek: bene.
Avevo fatto bene? Maledizione, stavamo diventando più che amici?
Io, Bonny Edwards, una semplice segretaria,  avevo appena trovato ciò che cercavo? Qualcuno a cui dare il mio affetto? Derek?
Quanto lo conoscevo? Forse quella sera avrei potuto saperne di più.
Ma c'era un problema più grande: l'abito che avrei indossato.
Dopo aver riposto la mia roba, sono andata in camera mia.
Ho aperto l'armadio per rendermi effettivamente conto di tutto quello che avevo.
C'erano solo vestiti troppo impegnativi.
Mi serviva qualcosa di carino ma semplice.
«BonBon hai un appuntamento eh? Il buon Derek! Chi l'avrebbe detto... ed è solo una settimana.»ha riso lei.
«Non so che indossare.» ho sussurrato sconsolata.
«Direi che l'armadio non è quello giusto, muovi il tuo sedere pauroso e vieni di sopra.»ha esclamato Heaven.
L'ho seguita in camera sua, lei senza batter ciglio ha spalancato l'armadio.
Mi ha osservata per un secondo e subito ha tirato fuori un vestitino nero, non troppo corto ma abbastanza adeguato, l'unica cosa che non mi piaceva era la scollatura.
«Troppo scollato...»ho sussurrato.
«No, questo è il più accollato che ho.»
Si è guardata intorno, poi ha posato l'abito sul letto e ha messo accanto ad esso un paio di stivaletti intonati e un coprispalle.
«Così dovrebbe andare.»mi ha sorriso«Dovresti mettere un po' di trucco.»
«Sì, ma non troppo.»ho risposto sorridendo.«Preferisco essere più naturale possibile»
«Bene, nonostante tu sia così diversa da me, prendi appunti e sei terribilmente seria, ti ammiro Bonny, lo sai? Vorrei essere come te. Compita, cervellona e anche fottutamente precisa. Sei ammirevole, e ti stimo.»
Sono rimasta colpita da ciò che mi ha detto, Heaven mi ammirava, e per la prima volta dopo una settimana mi aveva chiamata con il mio vero nome.

«Ora preparati, e sciogliti i capelli.»mi ha tolto la grossa pinza che manteneva in alto i miei capelli spettinati.
«Va meglio, no? Muoviti su!»mi ha spronato sorridendo.
Ho preso quello che mi ha prestato e mi sono preparata in camera mia.
Non ero nervosa, semplicemente ero stupita di avere un "appuntamento".
Tentando di non inciampare sui tacchi ho raggiunto la macchina di Derek.
«Wow»una voce però mi ha bloccato.
Richard.
«Richard.»ho sorriso.
«Sei molto bella.»ha detto guardandomi dritta negli occhi.
«Grazie...»ho iniziato di nuovo a balbettare, ma era niente in confronto a quello che provavo dentro.
Il clacson dell'auto di Derek ha sbloccato quella situazione, così ho salutato Richard e sono corsa nella Mercedes nera.
«Sei fantastica Bonny!»ha esclamato Derek guardando principalmente il mio corpo.

Caro diario, per la prima volta nella mia vita ho avvertito un sentimento contrastante a un altro.
Come se avessi percepito una piccola differenza.
Tua Bonny.

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