52- Miele

Bonny
-La sera-
Percorriamo un viale molto lungo.
Richard mi sta portando in braccio, e io sto pregando che passeremo la luna di miele fuori.
«Sei preoccupata?»chiede.
«No, perché?»
«Hai quello sguardo.»
«Quale?»
«Contrariato.»
Sorride dandomi un bacio.
«Arriveremo mai?»
«Non stai bene tra le mie braccia?»
«Stupido!»rido.
«Manca poco.»risponde.
«Bene.»
«È un sorriso malizioso quello che vedo?»
Mi imbarazzo all'istante, nascondendo il viso tra le mani.
«Signora Madden, ha fretta di consumare?»domanda ancora ridendo.
«Smettila!»
«Bonny Bonny Bonny!»mi canzona lui.
«Richard!»lo riprendo.
«Anch'io non vedo l'ora, ma bisogna pazientare.»
La luna è alta nel cielo, e l'atmosfera è fantastica.
«Arrivati.»
Non c'è una casa, c'è solo una tenda provvista di coperte e champagne.
Guardo Richard con stupore.
«Ho pensato che la nostra intimità è iniziata in una tenda, quindi...»
Mi fa scendere e io mi infilo in quel piccolo pezzo di paradiso.
«Allora?»domanda lui stendendosi accanto a me.
«Credo sia la cosa più romantica del mondo.»sorrido.
«Vorrei che anche Alfie e Heaven fossero felici.»sospira.
«Sai, le loro litigate sono tutto fumo e niente arrosto... Il fattore problematico è un altro.»
«La mia Bonny, quella che parla come un libro aziendale.»sorride pizzicandomi la guancia.
Gli do un piccolo schiaffo sulla mano.
«Cosa devo fare per farmi strappare via questo vestito?»dico coraggiosamente.
Lui rimane colpito e mi sorride.
«Agli ordini.»

Heaven
-Il giorno dopo-
Mi sveglio di soprassalto, respirando a fatica.
Hayden sta ancora dormendo.
Mi squilla il cellulare e faccio una corsa per rispondere, ovviamente inivece di arrivare all'oggetto cado a terra.
Hayden fa un piccolo verso, ma per fortuna non si sveglia.
Mi rialzo e raggiungo il cellulare.
«Pronto?»
«Heaven, sono Jackson.»
«Jacy, cosa succede?»chiedo preoccupata.
«Ecco... spero che tu sia pronta.»
«Jackson, dimmelo!»urlo quasi.
«Sarebbe meglio se tuornassi... so che lui ti aveva detto di non preoccuparti ma...»
«Sta bene?»
«No, e ho l'impressione che possa andarsene da un momento all'altro.»
«Prenoto il volo subito!»esclamo, inizio a camminare avanti e indietro per la stanza mettendomi una mano tra i capelli.
«Heaven... l'hai visto?»domanda a bassa voce.
«È un miracolo se non ci siamo scannati a vicenda.»sussurro.
«Lo ami?»
«Abbiamo già affrontato questo argomento o sbaglio?»
«Hai già mentito altre volte a riguardo o sbaglio?»
«Conosci la verità, non voglio ripeterla.»
«Il tuo orgoglio ti controlla, purtroppo.»
«E tu? Come stai?»
«Bene, più o meno.»
«Perché?»
«Mi hanno offerto un lavoro a Berlino.»spiega.
«Ah... e tu...»
«Come posso lasciarvi?»
«Jackson, non puoi rinunciare a tutto per me.»
«Ma io voglio.»precisa.
Rimaniamo in silenzio.
«Io voglio rinunciare a qualsiasi cosa per questa famiglia.»sussurra.
«Sei un ragazzo troppo speciale.»mormoro.
«Vi aspetto.»
Nel momento in cui metto giù il telefono qualcuno bussa alla porta della camera.
«Ella, Hayden sta ancora dormendo!»esordisco aprendo la porta.
«Ehm...»
Alfie mi fa uno strano sorriso.
«Posso?»
«Che ci fai qui?»
«Voglio solo parlare.»
«Non è il momento, ho davvero altre cose a cui pensare.»
«E io voglio aiutarti a risolverne almeno una: me.»
Scoppio a piangere davanti a lui.
Entra e chiude la porta, poi mi abbraccia.
E io mi lascio andare.
«Cosa succede?»domanda.
«Mio padre sta per morire... e io devo partire al più presto.»
Lui si stacca e mi accarezza le gote.
«Verrò con te.»balbetta.
Noto che ha la fronte sudata.
«Alfie, ma cosa ti succede?»
«Sto bene.»mormora tramante.
«Non stai bene.»scuoto la testa, lo faccio sedere sul letto.
«Devo...devo...»inizia continuando a tremare«Ho dimenticato...le pasticche...»
«Pasticche?»domando confusa.
Vedo che socchiude gli occhi continuando a tremare.
«Alfie?!!!»urlo quando si accascia a terra.
«Alfie!»urlo ancora, cercando di rianimarlo, ma lui continua a tremare.
Hayden si sveglia piangendo, strofinandosi gli occhi.
Non so cosa fare.
Mi precipito in bagno, prendo un asciugamano e lo bagno, torno da Alfie e glielo metto sulla fronte.
«Chiama... chiama...»mormora«Kit...»
Ho il cuore a mille.
«Non svenire, resta con me.»urlo scuotendolo.
Prendo il cellulare e chiamo Kit.
«Corri!»urlo.
Il telefono mi cade quando vedo che Alfie scoppia a piangere mentre continua a tremare.
«Hey, sono qui.»sussurro.
Non riesco a ragionare.
«Chiamo l'ambulanza.»
Lui scuote la testa.
«Sei impazzito? Stai avendo qualcosa, non so cosa, ma è grave.»
«Non voglio...»sussurra.
Poi perde conoscenza stendendosi completamente a terra.
Lancio un urlo.
Hayden continua a piangere.

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