45- Incontro
Heaven
-Tre mesi dopo-
«Arriva oggi? Mio Dio, non la vedo da tanto...»esclamo infilandomi le scarpe.
«Ha una sorpresa per me... credo sia quel ragazzo di cui mi ha tanto parlato.»sorride Jackson.
«Mamma...»Hayden si alza in piedi sul divano.
«Posso portarlo?»chiedo.
«Ella sarà felice di vedervi!»esclama.
Mio padre sta riposando, e lo trovo migliorato, anche se non sono molto tranquilla a lasciarlo troppo tempo da solo.
«Ci metteremo poco, tranquilla.»mi rassicura Jackson entrando in macchina.
Sono contenta di rivedere Ella, è una brava ragazza, e sicuramente Jackson non sta più nella pelle.
«Ti tremano le mani.»gli faccio notare.
«È solo che... mi è mancata.»ammette sorridendomi lievemente.
Guardo fuori dal finestrino.
Come è strana la vita, costringe le persone ad allontanarsi l'una dall'altra...
Riconosco il parcheggio dell'aeroporto.
Scendiamo dalla macchina, dirigendoci verso l'entrata.
Hayden è ben aggrappato a me, sta giocando con una ciocca dei miei capelli.
«Jacky!!»urla qualcuno correndo incontro a Jackson.
Finalmente Ella riabbraccia suo fratello.
Mi avvicino anch'io.
«Heaven! Mio Dio! Come sei cresciuta!»esclama lei prendendomi la mano.«E lui?»
«Mio figlio, Hayden.»presento il mio pargoletto, che le sorride.
«Oh mio Dio, ti somiglia tantissimo.»
«È una madre meravigliosa, ed ha solo diciannove anni, appena compiuti!»commenta Jackson.
Ella mi sorride, e prende la manina di Hayden.«Sei davvero un bambino bellissimo.»
Jackson riabbraccia di nuovo Ella.
«Dov'è questa sorpresa?»le chiede.
Vedo un ragazzo avvicinarsi, ha gli occhiali da sole.
«Scusate!»dice il ragazzo togliendosi gli occhiali.
Il mio cuore fa un balzo e ho paura che possa schizzare fuori.
Ho il respiro irregolare e abbasso lo sguardo.
«Heaven?»
«Joe...»sussurro senza fiato.
Mi guardo intorno, trattenendo le lacrime, mi allontano velocemente, stringendo a me Hayden.
«Heaven? Che ti è preso?»urla Jackson.
Senza rispondere, chiamo un taxi e mi faccio portare a casa.
Mi chiudo in stanza, adagio Hayden nella culla.
Vago avanti e indietro, non so cosa mi stia succedendo.
È un terribile scherzo del destino, un orribile e perfido scherzo.
Perché proprio adesso? Adesso che tutto si sta sistemando?
Joe doveva proprio essere il fidanzato della sorella del mio migliore amico?
Mio Dio.
Sto impazzendo.
Il sangue sta arrivando al cervello, i piedi hanno perso completamente il controllo e le mie mani non vogliono smetterla di toccare i miei capelli.
Devo calmarmi.
È impossibile.
Mi siedo sul letto.
Lui ha visto me, me e Hayden.
Cosa succederà?
No, no, no... Dio!
Ho così paura di affrontare tutto questo! Cosa gli dirò? "Hey come va? Sai, ho un figlio, è di Alfie, ah... e vorrei essere da tutt'altra parte!"
Mi guardo allo specchio, ho il trucco colato, sto tremando e sembra che non dormo da giorni.
Tutto ciò perché ho sfiorato un pezzo del mio passato, ormai sono passati quasi due anni, contando i mesi della gravidanza... Cavolo, e se lo dirà ad Alfie?
No, non voglio uscire di qui.
Sento bussare.
«Chi è?»urlo quasi, continuando a tremare.
«Heaven!»mio padre entra preoccupato in stanza.
«Mio Dio, papà... è successo un casino...»spiego tutto, senza smettere di piangere.
Si siede accanto a me, mi abbraccia.
«Piccola, va tutto bene... se è tuo amico capirà... Non devi per forza specificare... e adesso smettila di piangere, Heaven! Hai affrontato una gravidanza, stai tirando su un bambino, tutto ciò aiutando me a superare questa malattia. E adesso? Cosa fai? Vuoi scappare? Heaven, non hai nulla di cui vergognarti.»
Mi asciugo le lacrime.
«È così complicato... ho mentito a tutti loro... e... mi sento davvero in trappola...»mormoro.
Bussano alla porta, mio padre si alza e apre.
«Si può sapere perché sei scappata via?»chiede Jackson furioso.
«Scusami...»
Mi alzo, lasciando mio padre a controllare Hayden.
Vado in cucina, prima di entrare faccio un respiro profondo.
«Heaven, io...»Joe si alza di colpo avvicinandosi.
«Mi dispiace...»inizio, mi cade una lacrima.
Lui scuote la testa e mi abbraccia.
In questo momento ho sentito che qualcuno lassù mi ha donato un attimo di serenità.
«Mi sei mancata.»sussurra piangendo anche lui.
Lo stringo forte, il mio amico non è arrabbiato con me...
«Oh, Joe... Anche tu, mi mancate tutti.»ammetto staccandomi.
«Averti trovata è la cosa migliore del mondo... non immaginavo questa coincidenza...»sorride guardando Ella che ricambia il sorriso.
Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Manchi a tutti... Sai sono successe così tante cose...»inizia a dire, poi si blocca.
«Mamma...»Hayden, in braccio a mio padre, tende le mani verso di me.
Lo prendo e l'espressione di Joe cambia completamente.
«Allora... è proprio tuo.»
Annuisco, mordendomi il labbro.
«È una storia lunga.»
«Abbiamo tempo.»
Mi sento molto più rilassata. Temevo che sarebbe stato un incontro spiacevole, che alcune vecchie ferite si sarebbero riaperte... invece no.
«Beh... io sono qui per conoscere mio cognato... io e Ella abbiamo deciso di sposarci.»annuncia Joe baciandola.
«Congratulazioni tizio con la D!»sorrido.
«Ricominci con quella storia dei nomi?»ride lui.«Credo proprio che sia la cosa che mi è mancata di più.»
«E gli altri? Come stanno?»domando.
Lui abbassa lo sguardo e si schiarisce la voce.
«Kit è stato preso per il film, ma ha rinunciato subito, invece Bonny e Richard stanno per convolare a nozze.»sorride.
Sgrano gli occhi«Oh... È fantastico... davvero? Oh mio Dio...»sorrido.
«Già... è tra pochi giorni ormai...»mormora«Lei è un po' in crisi.»si limita a dire.
Immagino Bonny tutta spettinata che impazzisce per decidere l'abito.
Mi scappa una risata.
«Secondo me... le farebbe piacere... avere la sua migliore amica accanto.»
Scuoto la testa.
«Date le circostanze, mi sembra ottimo.»commenta Ella.«Non succede tutto per nulla, hai questa occasione, coglila.»
Guardo Hayden che si è addormentato sul divano.
«È che... non lo so... sono passati quasi due anni...»
«Lei ha davvero bisogno di te, Heaven. Noi ripartiamo dopodomani, per il matrimonio del giorno seguente, ti prego di pensarci bene.»
Abbasso lo sguardo.
«Joe... sono successe così tante cose... mio padre è malato, non posso lasciarlo qui... e poi...»
Lui mi ferma.
«Siamo sempre gli stessi, non siamo cambiati... Heaven, il tempo può essere dalla nostra parte, basta cogliere il momento giusto.»
«È successo tutto così in fretta, troppa frenesia...»
«Lo so.»ammette Joe tirando su con il naso.
«Devo metabolizzare tutto...»concludo.
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