44- Per sempre
Bonny
«Prova a reggerti, per favore...»sprono Alfie a reggersi alla sedia.
«Amico, tirati su.»dice Richard tenendogli il braccio.
Prima che possa cadere a terra, il mio fidanzato lo regge.
«Merda!»impreca Alfie«Non ci riuscirò mai.»
Richard mi fa segno di lasciar perdere.
«Vuoi andare da Heaven o no?»urlo esasperata.
«Bonny!»mi riprende Richard.
«No! Non mi interessa se ci sono mille modi per andarci anche così! Ma tu! Tu non puoi arrenderti!»urlo ancora.
Mi siedo sul letto dell'ospedale mettendomi una mano sulla fronte.
«Bonny!»mi riprende ancora Richard«Così non lo aiuti!»
«Ha ragione, devo riuscire.»
«Scusate, io vado a prendere un po' d'aria.»sussurro uscendo.
Io e Richard ce la stiamo mettendo tutta per aiutarlo.
Infondo Richard è stato rilasciato da cinque mesi, ed è ancora un po' disorientato e io sono così indaffarata con il nuovo lavoro e mia sorella.
Alfie sta trascinando tutto ancora più giù, deve ribellarsi a se stesso.
Come ho fatto io.
Ho i capelli raccolti e una tuta grigia che mi sta larga, troppo.
Sono struccata, visto che abbiamo passato tutti la notte con Alfie, a vedere il nostro amico tremare e urlare nel sonno a causa dei nuovi farmaci.
«Pronto?»rispondo subito al cellulare che squilla.«Pronto?»chiedo di nuovo.
Heaven
«Pronto?»
Riattacco subito, appena mi accorgo che è proprio la voce di Bonny.
Ho chiamato con il cellulare di Jackson, non so perché l'ho fatto, me ne sono pentita un istante dopo.
Ho scritto da qualche parte ancora il suo numero, forse l'unico che mi ricordo a memoria.
Volevo sentire la sua voce?
Semplicemente volevo capire se fosse ancora il suo numero?
Perché l'ho fatto?
Vengo interrotta da Hayden che piange.
«Qual è il problema?»chiede Jackson.
«Forse ha fame.»rispondo restituendogli il cellulare.
«Riformulo la domanda: perché hai chiamato la tua amica, se non volevi più saperne nulla?»
Lo guardo interdetta.
«Non lo so, sto vivendo così tante esperienze nuove... solo l'abitudine di comunicare con lei... lo so che è passato un bel po'... ma è come se tutto la nostalgia che ho provato si fosse concentrata in particolare adesso.
Non so effettivamente cosa le avrei detto... se avessi risposto ma... È la mia migliore amica... e mi manca.»concludo asciugandomi una lacrima.
«Hai mai pensato che dovresti seriamente chiamarla?»
«Certo, ma non lo farò.»
Jackson si avvicina, prendendo in braccio Hayden.
«Bene, quindi non muori dalla voglia di comunicare alla tua amica...»fa un cenno rivolgo a mio figlio.
«Così poi lo saprebbe anche Alfie.»
«Heaven, guardami negli occhi e dimmi che non vorresti averli entrambi qui accanto a te e a Hayden.»
«Ho te e papà.»rispondo non guardandolo negli occhi.
«Heaven!»mi riprende lui.
«Jacy! Ti prego! Non iniziare con la storia dello psicologo! Sto bene, stiamo bene, e anche Bonny e Alfie staranno bene, lei con Richard e Alfie...»mi blocco subito.
Si palesa nella mia mente l'idea che Alfie abbia potuto trovare qualche altra ragazza... Mi sembra anche normale...
Qualcuno che possa stare con lui senza complicazioni, senza troppa differenza d'età.
«Sei persino gelosa che abbia potuto trovare un'altra!»esclama Jackson.
«Non è vero! Assolutamente no!»sorrido tradendomi.
«Assolutamente sì!»
«Sì...»sorride Hayden.
«Anche lui lo dice!»sorride Jackson.
Scuoto la testa.
«Jacy!!»rispondo sconfitta.
Bonny
Il numero che mi ha contattato è sconosciuto.
«Torna dentro!»esclama Kit.
«Non riesco a vederlo così...»rispondo guardandomi le scarpe.
«Nessuno di noi, andiamo Bonny.»mi tende la mano.«Ha bisogno anche di te.»
«È solo che... Sarebbe potuto andare tutto diversamente... adesso lei sarebbe qui se Derek non avesse rovinato tutto... io sarei stata felice con la mia migliore amica al mio fianco... Alfie non dovrebbe zoppicare... E io non sarei così psicologicamente distrutta...»singhiozzo.
Kit mi abbraccia.
«Bonny, è davvero importante la tua presenza, sarà dura per tutti, il medico l'ha spiegato chiaramente, e non ho intenzione di far crollare quel poco che siamo riusciti a ricostruire.»dice Kit guardandomi negli occhi.
Annuisco e lo seguo.
Mentre percorro il corrodoio mi accorgo che c'è troppo silenzio.
«Dov'è l'infermiera?»domando entrando nella stanza.
«Shh, tranquilla.»mi rassicura Kit.
«Bonny.»
«Richard, Kit, Alfie, ragazzi cosa succede?»chiedo confusa.
Mi giro verso Kit che mi sorride.
Mi volto di nuovo, e vedo Richard in ginocchio.
«Cosa fai?»sussurro.
«Il luogo non è dei migliori, ma credo sia giusto proporlo adesso formalmente. Abbiamo trascorso così tante cose insieme, nel bene e nel male, abbiamo pianto, riso, abbiamo fatto delle figuracce... Ma a parte ciò... ci amiamo, neanche un paio di sbarre di ferro hanno messo fine a quello che c'è tra noi, e di certo le difficoltà saranno nulla paragonate a quanto io tenga a te. Non è possibile stare lontano da chi si ama, non può essere possible... altrimenti sarei già morto. Ho messo te prima di tutto il resto, e lo farò in eterno. Non dimenticherò mai i nostri baci, e neanche la prima volta che ti ho vista... così timida e impacciata, eppure sei così sicura con me, riesci a mettermi al tappeto sempre e comunque... Beh...come dire... Bonny Edwards, vuoi sposare il sottoscritto?»chiede, tirando fuori una scatolina.
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