37- Battito

Heaven
«Bene, signorina, vediamo un po'...»
La ginecologa mi scopre la pancia, ormai molto visibile, essendo al sesto mese.
Sento subito il battito, e ogni volta che lo ascolto ho un tuffo al cuore. Ho un'altra vita dentro di me... mi ripeto sempre.
«Allora?»chiedo impaziente.«È una femmina, vero?»
Lei sbuffa e cerca di vedere meglio.
«Beh, è un maschio, congratulazioni!»sorride.
«Wow...non me l'aspettavo...»sussurro.
Sono così elettrizzata... non so neanche perché visto che non sarò io a crescerlo.
Quando torno a casa, mio padre inizia a riempirmi di domande.
«Allora?»chiede sorridendo.
«È maschio.»annuncio ridendo.
«Un maschietto? Oh! Avrò un nipotino! Lo porterò a giocare a baseball, allo stadio... non vedo l'ora!»
«Papà... ti ricordo che lo darò in adozione... ormai manca poco.»mormoro accarezzandomi la pancia.
«Giusto... sai... quando si sta per morire si vorrebbe vivere qualsiasi tipo di esperienza... anche quella del nonno.»bisbiglia malinconico.
«Non dire così, tu non morirai.»lo conforto.«La terapia sta funzionando, papà, andrà tutto bene.»

Bonny
Oggi mi sono svegliata come sempre alle sei del mattino, e adesso andrò a farmi una doccia.
Sono passati solo due mesi dalla sentenza, ma questo tempo sembra non voler velocizzarsi mai, e io sto iniziando a perdere le staffe.
Quando torno in camera per asciugarmi i capelli, ricevo una telefonata che non avrei mai voluto ricevere.
«Kit, dimmi tutto.»
«Vieni all'ospedale, c'è stato un incidente!! Sbrigati!»urla.
Senza perdere un secondo lancio l'asciugacapelli sul letto, metto un jeans e una maglietta e quasi dimentico la giaccia e le scarpe, mi precipito in un taxi. Cosa cavolo sarà successo? Dio mio... arrivo all'ospedale... C'è Joe all'entrata.
«Cosa è successo?»chiedo preoccupata.
Lui scuote la testa, ha le lacrime agli occhi.«Joe?! Cosa è successo?!»
«Lui voleva andare da lei...»le lacrime iniziano a rigare il suo viso.
Con il cuore in gola entro e c'è Kit che appena mi vede mi porta subito in una stanza.
«Alfie...lui...»
Vedo il mio amico in un letto, con un apparecchio che gli misura i battiti e una bombola d'ossigeno.
Mi metto le mani in faccia.
«Merda! Oh merda!»impreco.
«Lui aveva questa foto...e inoltre sono stati trovati nella macchina alcuni bagagli e dal navigatore pare che stesse andando all'aereoporto.»spiega Kit.
Guardo la foto, lui e Heaven, credo il giorno del suo compleanno.
«Si rimetterà?»domando piangendo.
«È in coma. Potrebbe svegliarsi tra un mese, domani o mai più... dipende...»singhiozza.«Lui voleva andare a cercare Heaven, la ama ancora...»sussurra.
«Quindi incidente stradale?»
«Beh...sì. Non ha visto l'altra auto.»
«Era distratto dalla foto...?»
«Probabilmente.»
Alfie ha un grande livido sullo zigomo e una flebo accanto a sè.
«Era ubriaco?»
Kit non risponde.
«Lo era?»
«Un po'...»mormora.
Chiudo gli occhi.
«La sua famiglia sarà qui presto, hanno chiesto di non rendere la cosa pubblica...sai i giornalisti e il resto.»
Annuisco.
Se Heaven fosse qui... se solo lei fosse qui... soffrirebbe tantissimo.

Heaven
Ho deciso di farmi un bel bagno rilassante.
Riempio la vasca piena di schiuma e mi immergo.
Inizio a pensare a come sarà questo bambino. Biondo? Castano? Ramato? Gli occhi verde-azzurri? Avrà le mie labbra e il sorriso di Alfie? Che nome sceglieranno per lui? Lo ameranno abbastanza? Rispetto a chi, poi? Io non gli voglio male di certo, però non posso amare questo bambino.
Assolutamente no, sono completamente distaccata.
Sento una piccola spinta e un movimento dentro di me.
«Cosa c'è? Ti piace nuotare, eh? Proprio come tuo padre.»sussurro.
«Certo che sei di compagnia, piccolo. Sarai bellissimo, lo so... ma non sarai mio. Oh, non temere, infondo io sono una persona che non è in grado di essere tua madre. Credimi. Andrà tutto bene... però non protestare... ti prego...»una lacrima mi cade nella vasca.«Perdonami...»
Inizio a piangere, perché? Perché piango ogni volta che penso che questo bambino non sarà mio figlio?
«Come puoi essere così piccolo e avermi fatto già impazzire? Dio mio... non farmi questo, tra tre mesi sarai fuori... okay?»
Ricevo un piccolo calcio come risposta.
«Capito! Non vuoi che ti portino via da me... ma è per il tuo bene.»singhiozzo.
Chissà Alfie che starà facendo... Gli manco? Certo che no! Lui mi odia... Si sarà già dimenticato di me... meglio così.
«Usciamo? Che il nonno deve cenare!»mi asciugo le lacrime.
Esco dalla vasca e mi asciugo.
Gli abiti pre-maman sono larghissimi, mi trucco davvero raramente e inoltre i miei capelli non vedono un taglio decente da troppo tempo ormai.

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