30- Oltre
POV Heaven
Ero così felice di aver finalmente incastrato la mia matrigna.
Si è scoperto che anche Derek si era presentato sotto falso cognome, da quando è arrivato in America anni prima.
Con entrambi dietro le sbarre tutto sarebbe cambiato... beh più o meno.
«Gli assistenti sociali mi fanno uscire, ma devo tornare in Inghilterra. Mio padre ha bisogno di me...»ho mormorato. Joe era corso appena saputo che ce l'avevamo fatta. Tutti mi avevano dimostrato che il nostro rapporto andava oltre l'età,
Bonny mi ha abbracciata.
Richard aveva uno sguardo strano.
Era triste e terribilmente a disagio.
«Cos'hai?»gli ho chiesto.
«Devo parlarti.»
Ho annuito, ero preoccupata.
I suoi occhi azzurri erano lucidi, stava per piangere.
Caro diario,
Avevo detto a Richard che l'avrei lasciato appena finito tutto.
Ero completamente devastata e afflitta.
Mi aveva mentito per tutto quel tempo.
Ma avevo già perso una persona o comunque l'avrei persa troppo presto.
Richard e Heaven stavano parlando in un angolino. Lo sguardo di Heaven, le lacrime di Richard, lui tentava di implorare il suo perdono. Ma lei scuoteva la testa. Era confusa.
Ho deciso di intervenire.
«Come hai potuto Richard?»
«Non sapevo nulla, devi credermi, io... mi costituirò, te lo giuro Heaven... ma ti prego...perdonami.»
«Hai ucciso la persona più importante della mia vita! Avevo tre anni! Tre maledizione! Sai come sarebbe potuta essere la mia vita con mia madre? Dio mio! È un incubo! Lasciami, Bonny!»urlava mentre tentavo di calmarla.
Lei si è fermata e continuava a piangere.
«Voglio andarmene...»ha singhiozzato.
Io ero atterrita, la mia migliore amica era completamente al limite di sopportazione.
«Heaven! Ti prego!»urlava Richard correndole dietro.
«Va' all'inferno!»ha urlato lei di rimando.
Anch'io ero al limite.
«Heaven, aspetta!»l'ho trattenuta per un braccio.«Era sotto effetto di stupefacenti, era una pedina nelle mani di quella stronza, ed era troppo giovane per poter reagire... Lui è sceso...dall'auto... ma Cecily...cioè Gwen l'ha costretto a tornare in macchina. Ti assicuro che è mortificato e addolorato.»
«Lui? E io? Tu non sai cosa significa crescere senza una madre!»
«Però so cosa vuol dire perdere i genitori... e perdere i punti di riferimento migliori... e perdere tanto altro.»ho iniziato.«Tua madre è immortale, ricordi? Credi davvero che vorrebbe questo? Per favore, non c'è rimedio per ciò che ha fatto... nessuno può restituirti tua madre e nessuno può restituirmi i miei genitori. Credi che non abbia desiderato di ammazzare quel tizio che guidava furgone? E a cosa sarebbe servito? L'odio porta all'odio, e non serve. Ascoltami, lui sarà messo in carcere per chissà quanto, io nonostante non abbia voglia di vederlo cercherò di tirarlo fuori, perché lo amo. Come ho cercato, anzi... abbiamo cercato di tirarti fuori noi, perché ti vogliamo bene. Lo so che lui ha fatto una cosa molto più grave della tua, ma... Credimi, lui avrà gravi ripercussioni. E tu?»
Lei mi ha fissato e si è avvicinata a Richard.
«Grazie... perché con la tua confusione io sono libera... ma... non riesco ancora a...perdonarti. Scusami... non ce la faccio...»ha sussurrato.
Era così esausta di tutto.
E Alfie? Alfie era andato via da quella casa, non voleva più avere quella parte nel film, o forse non voleva più recitare in nessun film.
Gli ho ripetuto mille volte "Lo so, lo fai per il suo bene, ma così è peggio".
Non doveva dire quelle cose ad Heaven.
Lo aveva fatto per proteggerla.
L'ultima volta che ho visto Heaven è stata quando l'ho accompagnata all'aereoporto, entrambe non sapevamo nulla di ciò che sarebbe successo.
«A presto, Bonjiball.»
«A presto, Grande Heaven.»
Tua Bonny.
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