29- Intelligente
*giorno dopo*
POV Heaven
Era passato un giorno.
Dopo che Alfie mi ha lasciata, ho deciso che mi sarei completamente arresa.
Mi sarei arresa a tutto, a questa situazione, ai servizi sociali.
Ero una bugiarda, ho distrutto la felicità dell'unica persona che mi abbia mai amato davvero.
«Stewart, è arrivata tua madre.»l'agente di polizia mi ha praticamente trascinato fuori dalla cella.
Non volevo uscire, non volevo vedere quella stronza.
«Non è mia madre.»ho sibilato.
Il poliziotto ha scrollato le spalle e mi ha portata in una stanza. Cecily era seduta. I capelli in ordine e quel sorriso falso. Si è alzata subito e mi ha abbracciato. «Heavy!Piccola mia!»ha urlato. Poi il poliziotto è uscito dalla stanza. Si è staccata subito. «Stronzetta, cosa pensavi di fare?»ha sibilato.
«Mi sembrava strano questo tuo abbraccio, sei la solita ipocrita.»ho urlato. Lei mi ha tappato la bocca. «Sono qui solo perché tuo padre è disperato, ma ha già preso provvedimenti.»
Il rossetto rosso era troppo marcato e i suoi occhi chiari erano inquietanti. Come sempre... «Che genere di provvedimenti?»ho domandato«O meglio, che cosa gli hai detto tu?»
«Il tuo comportamento è inaccettabile ormai da troppo tempo... Insomma è stanco.»
«Mio padre non è in grado di pulirsi il culo da solo, figuriamoci se prende questi provvedimenti.»ho risposto. «Heaven, vuole che torni in Inghilterra, e ovviamente andrai in un collegio.»ha sorriso lei«Ti troverai benissimo, riprenderai gli studi, e tutti vivranno felici e contenti senza di te.»ha sussurrato.
«Tutti? Tutti chi?»ho chiesto.
«Io e tuo padre, quei poveri disgraziati... di.»si era bloccata di colpo sgranando gli occhi, poi ha sorriso.«Io e tuo padre, cioè.»
*giorno prima*
Caro diario,
La sera prima di andare da Heaven per aiutarla a sostenere l'incontro con la sua matrigna, io e Richard ci siamo attrezzati con Kit per capire con chi Derek fosse in contatto.
«Cerchiamo notizie su questa Cecily.»ho detto.
Mi sono messa al computer, Richard e Kit seguivano tutta l'operazione.
«Cognome?»
«Stewart.»
«No, Kit, intendo il cognome suo, non c'è scritto?»ho chiesto.
«Sì, Valley.»
Ho digitato il nome sulla tastiera, immediatamente è uscito il suo profilo.
C'era scritto che era la moglie di Alan Stewart, una cosa appurata.
Ma gli occhi di Richard si erano fissati sulla foto dei due con un timore e un'inquietudine che non avevo mai visto.
«Tutto bene?»gli ha chiesto Kit.
«Gwen... Non è possibile...»Richard si è subito allontanato dallo schermo.
Mi sono alzata e l'ho preso per un braccio.
«Amore, conosci questa donna? Chi è Gwen?»
Il mio cuore era un'orchestra, e il cervello era poltiglia.
Richard nascondeva qualcosa.
«Devo dirvi una cosa, ma non sarà piacevole.»ha mormorato.
«Gwen Relly, non Cecily Valley. Ha cambiato colore di capelli ma lo sguardo perfido è rimasto.»ha iniziato.«Quando l'ho conosciuta avevo 18 anni, ero a una festa. Lei era più grande, ma sapeva ingannare gli uomini. Non ero molto famoso all'epoca, e Gwen quella notte mi ha promesso che entrambi avremmo avuto successo. Iniziammo a stare insieme... Volevo ufficializzare la nostra storia, ma lei no, non amava essere esposta. Stava molto tempo a telefono...»
*giorno dopo*
POV Heaven
«Come fai a sapere chi ho preso e chi no? Non te l'hanno detto i poliziotti! Sei una manipolatrice, come lo sai?»ho sibilato avvicinandomi.
«Credimi, avrei voluto tanto che quel paracadute ti avesse ammazzata.»
*giorno prima*
Caro diario,
Avevo un blocco allo stomaco...
Richard aveva raccontato che un giorno, ascoltando una telefonata di Gwen, aveva scoperto che lei aveva cambiato identita più volte.
«Ero troppo accecato dall'amore, così, mi chiese di fare una cosa per lei... Le serviva qualche uomo ricco, qualcuno che potesse darle quello che io non avevo ancora: il denaro.
Aveva trovato la vittima perfetta.
Un uomo molto ricco che aveva una moglie e una figlia.
Quella notte, avevamo bevuto. Sentivo che la testa girava.
"Tu farai quello che ti ho detto..."sussurrava, poi mi sono trovato in macchina.
Lei diceva dove dovevamo andare, Londra non era mai stata così buia.
Non capivo nulla, continuavo a guidare...»
*giorno dopo*
POV Heaven
«Come?»
«Te la sei cavata anche con la mappa. Incredibile... La Grande Heaven!»
«Come hai fatto?»ho sussurrato senza fiato.
«Mio fratello però ha pensato bene di fare come gli avevo detto, distruggerti lentamente. Ha aspettato il momento esatto per vedere questo bel faccino pieno di lacrime.»ha detto accarezzandomi la guancia.
«Tuo fratello?»ho chiesto.
*giorno prima*
Caro diario,
Non potevo credere alle mie orecchie.
«Ha aspettato che quella donna uscisse di casa... e quella bambina era all'entrata ad aspettare sua madre... e io... io ho ucciso sua madre...»Ha singhiozzato Richard.
Il mio cuore era completamente in mille pezzi.
Il mio Richard...
«E quando hai trovato le informazioni su Cecily e ho visto la foto di quell'uomo... Era lo stesso uomo che è corso in mezzo alla strada abbracciando sua moglie... sono sceso dall'auto ma Cecily mi ha costretto a risalire così non l'abbiamo soccorsa...»
Richard era disperato, completamente disperato.
Era pentito e non la smetteva di piangere.
«Hai ucciso Harmony, la mamma Heaven.»ho detto io facendo un passo indietro.
*giorno dopo*
POV Heaven
Volevo capire cosa intendesse. "Suo fratello"?
«Beh, devo dire che lui ne ha fatta di strada... eppure non mi ha mai dimenticata, il mio dolce fratellino... Credo che tu sappia di chi sto parlando...»
«Dimmelo tu...»ho detto tranquillamente.
«Derek... Gli ho spedito tutti i documenti originali. E grazie a lui hai avuto quello che ti meritavi, non intralcerai più la mia vita come hai fatto in questi tredici anni.»
Ho sorriso, «Ti sono stata di intralcio?»
«Ho faticato tanto per sposare tuo padre, un uomo ricco...bastava qualche pasticca in più...E poi, insomma la tua cara mamma... Beh lei è stata molto facile da eliminare, ma tu, Grande Heaven... tu sei peggio di una mosca nel cuore della notte.»ha sibilato lei.
«Kit, può bastare?»ho domandato io.
La faccia di Cecily era confusa, sopratutto quando ha visto Kit che entrava sorridente.
Gli ho restituito il registratore che avevo nascosto in tasca.
Bonny la sera prima me l'aveva portato dopo avermi spiegato tutto.
Però non mi ha detto come ha fatto a sapere tutti quei particolari, fatto sta che avevamo Cecily in pugno.
Due poliziotti sono entrati.
«Gwen Relly, la dichiariamo in arresto.»e mentre elencavano tutti i suoi crimini, io mi godevo la scena sorridendo e mandandole occhiate di vittoria.
Avevamo fregato colei che aveva ingannato, ucciso e mentito.
E con lei anche Derek, che è stato successivamente portato in carcere.
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