27-Rotto
POV Heaven
Ero stesa sul letto.
Non il mio.
Il soffitto era grigio e il materasso terribilmente scomodo.
La testa mi girava tantissimo, non mi sentivo più le gambe e il mal di stomaco continuava a persistere.
I miei capelli erano sparsi su quel cuscino troppo morbido.
Gli occhi mi bruciavano per il troppo pianto.
I ricordi di ciò che era avvenuto, del perché mi trovassi in quel posto...erano troppo chiari.
Avevo distrutto Alfie.
Completamente.
E con lui, anche il nostro amore.
Tutto era sfumato.
Ricordo che quegli uomini sono entrati in camera, Kit e Richard non hanno potuto fare nulla.
Una donna mi ha afferrato il braccio.
"Tu vieni con me, abbiamo già informato la tua famiglia, io sono dei servizi sociali."
Quel viso così consumato, quelle presenze estranee, le urla di Bonny per impedire che mi portassero via...
Ma la cosa peggiore... era stata uscire da quella casa con gli occhi di Alfie puntati addosso.
"Posso spiegare..."ho tentato di parlargli... ma lui, indietreggiando, ha scosso la testa.
I suoi occhi erano pieni di lacrime... a causa mia.
Era devastato, si sentiva ingannato, sentiva che tutto quello che avevamo era una bugia... Avrei voluto urlare che solo la mia età lo era.
Ma l'agente di polizia l'ha allontanato e mi ha portata alla centrale di polizia.
Ed ecco come sono finita in quella piccola cella.
Sola, distrutta, e umiliata.
Per "mia famiglia", la signora intendeva la mia matrigna, perché mio padre non sarebbe mai stato in grado di sopportare la situazione.
Non volevo vedere Cecilia, ma era l'unico modo di uscire di qui.
«Stewart, c'è un uomo che vuole parlarti.»il poliziotto ha aperto la cella.
Mi sono alzata lentamente, ho infilato le scarpe e sono uscita.
Appena ho visto chi era il mio cuore si è bloccato.
«Alfie?»avrei voluto abbracciarlo ma lui mi ha fermata.
«Dimmi che tutto questo è una prova, dimmi che è stato tutto una prova, dimmi che anche quello che mi hai detto è una prova, ma non dirmi che è vero tutto questo, perché se è così hai distrutto tutto.»ha detto lentamente.
I suoi occhi azzurri erano spenti, senza ardore.
Io sono scoppiata a piangere.
«Ti amo, questo è vero, tutto quello che abbiamo fatto... tutto. L'unica cosa su cui ho mentito è stata la mia età.»ho detto cercando di accarezzargli il volto.
Ha afferrato le mie mani portandole al suo petto.
«Lo senti? Era per te. Ora non esiste più.»poi ha lasciato le mie mani.
«È per questo che avevi paura? Sei una ragazzina, abbiamo...»si è guardato intorno«Sai cosa abbiamo fatto... Come credi che mi senta? Come credi che possa riprendermi?»ha detto poi.
Io ho scosso la testa.
«Ci amiamo, ho voluto fregarmene della paura e dei problemi, ricordi? Per te... per te, Alfie.»
«Non credevo che ci fosse questo tipo di inconveniente.»
Il poliziotto ci ha lasciati in quella stanza, la porta era trasparente quindi ci teneva comunque d'occhio.
«Con Heaven di ventisette anni eri te stesso, eri tu, non avevi notato nulla, perché con Heaven diciassettenne dovrebbe essere diverso? Che differenza vedi? Ci sono così tante persone che hanno anche più di vent'anni di differenza, e stanno insieme...»
«Sei minorenne, cazzo!»ha urlato lui mettendosi le mani nei capelli.
Ho chiuso gli occhi.
«Lo so, è complicato... ma è successo, l'amore non finisce subito... sei solo arrabbiato...»
«Arrabbiato?! Sono deluso, sono distrutto, sono nauseato...»
«Ti prego, non dire questo... Tu non sai come sono andate le cose...»
«Lo so, Richard e Kit mi hanno raccontato tutto. Ma Heaven, io ho trentuno anni. Okay?»
«Sono così immatura?»ho chiesto smettendo di piangere.
«Forse se avessi avuto qualche anno in più... Comunque non è questo...»
«Alfie, ma che dici? Vuoi dire che non mi ami più?»
«Non possiamo, e io non voglio. Mi dispiace, Heaven, ma non ho intenzione di stare con una bugiarda. Mentire è immaturità, volevi giocare alla donna adulta, ti è piaciuto?»ha sorriso tra le lacrime.
«Non sai cosa stavo passando... Sei ingiusto. Tutto quello che ho detto, i miei ragionamenti, i "ti amo", le confidenze... venivano dal cuore. Ho cambiato la mia vita. Ma per farlo ho dovuto mentire.»ho iniziato«Avevo paura di innamorarmi...»
«Com'è che mi avevi detto? "Uno di noi potrebbe soffrire, o entrambi." Complimenti mia Lady, ci sei riuscita.»ha urlato lui.
Poi si è allontanato.
«Alfie, aspetta.»
«Non voglio rivederti mai più.»ha sussurrato.
Ho sentito tutto il mio corpo sgretolarsi insieme al mio spirito.
Il poliziotto è entrato.
Non ce l'ho fatta e ho rigettato tutto quello che non avevo mangiato prima di cadere nelle braccia dell'agente.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top