21- Paradiso Oscuro

POV Heaven
Il viaggio di ritorno è stato silenzioso, guidava Alfie.
Alla fine il nostro giro si è ridotto a qualche passo, senza dire una parola.
Alfie si era fermato, continuando a guardare dinanzi a sè.
Io lo guardavo ma lui nulla, non incrociava i miei occhi.
«Arrivati.»ha sospirato.
Sono scesa velocemente.
Insieme abbiamo percorso il vialetto, fino all'entrata della villa.
Alfie ha aperto la porta, facendomi entrare per prima.
«Perché è tutto buio?»ho chiesto.
Lui, senza rispondere, ha acceso la luce.
«SORPRESA!»hanno urlato tutti.
L'ingresso era pieno di palloncini, e ad accogliermi c'erano Joe, Kit e Richard. E, ovviamente, Bonny.
Che era sporca di cioccolata sul naso.
«Sorpresa!! Allora? Vi siete divertiti?»ha chiesto.
«Da morire.»ha mormorato Alfie.
«Bonny, è fantastico. Mi avete preparato una festa!»ho sorriso.
«E una torta, in realtà cinque, ma solo l'ultima non si è bruciata!»ha esclamato Richard ridendo.
«Sei sporca di cioccolata.»le ho detto.
Lei si è toccata il la faccia, sporcandosi ancora di più.
«Ci penso io.» Richard le ha tolto via la cioccolata leccandole il naso.
Inutile dire che Bonny si è fatta rossa.
«Bene! Diamo inizio ai festeggiamenti!»ha esclamato la mia amica, ignorando il suo imbarazzo.
Mi ha preso la mano e mi ha portato nella sala grande.
Al centro c'era un palco, e un tendone bianco. Velocemente Bonny mi ha fatto sedere e si è messa accanto a me, insieme agli altri.
Alfie si è seduto infondo a sinistra, facendomi un mezzo sorriso.
«Siamo pronti, Lana!»ha urlato Bonny.
«Lana?»ho chiesto io.
Bonny mi ha sorriso.
Improvvisamente il tendone era tirato giù.
«Oh mio Dio!»ho urlato portandomi le mani alla bocca.
"No one knows who she is" in persona.
«Ciao, Heaven!»mi ha salutato lei.
«Mi avete reso felicissima! La mia cantante preferita è qui! Non so come ringraziarvi.»ho detto io con le lacrime agli occhi.
Tutti ci siamo alzati in piedi a cantare e a ballare. Adoravo quella canzone, mi trasmetteva una certa carica. Trasgressiva e assolutamente meravigliosa.
Metteva insieme i pezzi del lato più umano delle persone.
«Se tu non puoi andare da Lei, noi, portiamo Lei da te!»ha esclamato Joe.
Il suo è stupendo, delicato e deciso allo stesso tempo. Dopo un paio di canzoni, finalmente, ha cantato la mia preferita.
Il suono angelico... la voce soave... il testo così commuovente e sincero.
Non ho potuto fare a meno di guardare Alfie.
Lui ha posato gli occhi su di me, e io ho capito.
Lui era diventato il mio paradiso.
Un dolce, buio e bellissimo paradiso.
Mi faceva arrabbiare, ma allo stesso tempo il suo viso era un pensiero fisso, e avevo capito che non volevo più svegliarmi senza di lui, senza sentire la sua voce, volevo  parlare con lui ore ed ore, volevo essere il motivo del suo sorriso, non volevo viverlo solo nei sogni, per paura di una possibile sofferenza. Volevo mordere quel momento e farlo durare per sempre.
Come facevo a non apprezzare un amore così puro e innocente? Il mio concetto d'amore era completamente errato.
Un uomo mi amava davvero.
Ero completamente persa nel suo sguardo, che quando è finita la canzone non me ne sono nemmeno accorta.
Ho distolto lo sguardo per sorridere alla cantante.
Appena è partita la canzone seguente, ho detto a Bonny«Torno subito.»
Mi sono allontanata per andare verso Alfie ma lui non c'era.
Stava salendo al piano di sopra, così l'ho seguito.
Ho trovato la porta della mia stanza aperta.
Sono entrata.
Sul mio letto c'era una scatolina e un bigliettino.
"Non posso immaginare un giorno senza di te, senza la tua presenza, il tuo carattere ed il tuo cuore... anche se non mi vuoi accanto a te, ti prego, mio paradiso, indossa questa. -A"
Ho aperto la scatola.
Mi sono portata le mani alla bocca, e le lacrime cominciavano a scendere.
Una piccola spilla a forma di libellula, fatta di Swarovski.
«Ti piace?»
Mi sono girata di scatto, Alfie era all'entrata della stanza.
Si è avvicinato e mi ha messo la spilla sulla maglietta che avevo.
«Ti amerò sempre, Heaven.»ha sussurrato.
Avevo il cuore a mille, ero completamente persa nei suoi occhi.
Il pensiero che aveva avuto per me era stato meraviglioso, sapeva che quel simbolo era importante, sapeva che mi avrebbe fatto felice.
Voleva vedermi sorridere, non voleva che mi rattristassi a causa sua.
«È bellissima... ma  a me non serve questa, almeno non è la cosa più importante che mi lega a te.»ho iniziato.«Voglio costruire con te, voglio essere legata a te, con o senza spilla.»ho concluso.
Lui ha sorriso.
«Bene, prima che tu possa spezzarmi il cuore di nuovo, torniamo alla festa-»
Non gli ho lasciato il tempo di finire la frase che gli ho dato un bacio.
Un bacio così atteso e desiderato.
Lui lo aspettava da tempo e anch'io io. Mi ha stretta di più a sè, baciandomi con molta passione.
Sembravamo essere entrambi mai stanchi di quel bacio.
Nessuno voleva interromperlo, stavo così bene tra le sue braccia.
«Non voglio avere paura, voglio viverti.»ho sussurrato io.
Lui mi ha stretto più forte.
«Ehm... scusate, ma è arrivato il momento della torta, potete continuare dopo?» Bonny aveva interrotto tutto.
Io e Alfie ci siamo staccati e abbiamo sorriso.
Io mi sono morsa il labbro e lui mi ha presa per mano.
Dietro di noi c'era Bonny che ci seguiva al piano di sotto.
«Te l'avevo detto!»mi ha bisbigliato lei.
«Zitta tu!»le ho detto io, sorridendo.
Era l'inizio di qualcosa di unico, di magico.
La torta era molto bella, le candeline erano del numero giusto. Ho ringraziato Bonny e i ragazzi per tutto.
«Esprimi un desiderio!»ha urlato Richard.
Ho chiuso gli occhi, e mi sono concentrata.
Desideravo di essere finalmente felice, desideravo che nulla potesse distruggere quell'equilibrio che avevo ritrovato dopo tempo.

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