12- Più su

Caro diario,
Il giorno del paracadutismo era ormai arrivato.
Non ho trovato modo di sottrarmi, dovevamo farlo tutti, inclusa Heaven.
Le attrezzature le avevamo, qualsiasi misura di sicurezza era stata presa, ma io avevo lo stesso un po' di timore.
«Allora signori, e Bonny, pronti o no, si vola!»ha urlato Heaven prima di lanciarsi giù dall' Empire State Building.
Ho urlato quando è saltata giù all'improvviso.
Senza alcun timore, come se l'avesse fatto cento volte.
«Cazzo, ma come ha fatto?»ha commentato Alfie.
Ancora non avevo capito come Derek avesse trovato il modo di fare paracadutismo da lì, ma non mi importava. Evidentemente quell'agenzia aveva ottimi contatti e un badget ragionevole.
«Beh, così!»detto ciò Richard lo ha spinto giù.
Mentre Heaven e Alfie aprivano i paracadute colorati, rimanevo ad ammirare l'azzurro e il rosso che piano piano diventavano due macchie nell'immensità del cielo di New York.
Joe e Kit si erano buttati uno dopo l'altro, ma io avevo troppa paura.
«Ti tengo io, okay?»ha sorriso Richard«Fidati di me.»
Ho annuito debolmente e gli ho dato la mano, insieme siamo saltati giù.
In quel preciso istante ho avuto una sensazione di panico mista ad altre emozioni contrastanti, finché non mi sono accorta del grande regalo che avevo avuto, una persona che pensasse sempre a me: Richard.
Una volta attivato il paracadute tutto è diventato più piacevole, vedere New York da lassù era la cosa più folle e bella allo stesso tempo che avessi mai fatto.
Richard continuava a tenermi la mano, e io ero stretta a lui.
Non mi ero accorta che stava succedendo qualcosa al paracadute azzurro e a quello rosso.

POV Heaven
Lanciarmi con paracadute dall'Empire State Building è stata in assoluto la cosa più avventata del mondo, è stato però l'inizio di qualcosa che non potevo controllare.
Che nessuno avrebbe mai potuto controllare.
Mentre eravamo sospesi in volo, io e Alfie, ammiravamo tutta la
città.
«L'hai già fatto altre volte?»ha chiesto lui, urlando.
«No!!!»ho riso io. Tutto era più bello lì su, potevo avere una visuale perfetta, illudermi che per un attimo potessi essere l'artefice di come sarebbero andate le cose.
«Beh devo ammetterlo Heaven, sei davvero coraggiosa.»ha urlato.
Gli ho sorriso, perché per la prima volta non mi aveva criticato, nè sfidato. Ho subito pensato che fossimo diventati quasi amici, d'altronde anche Kit e Richard avevano imparato a vivere con "la spietata Heaven", quale ero.
Ma purtroppo quell'attimo venne distrutto. Il mio paracadute si era inceppato e non riusciva ad aprirsi bene, finché non si era quasi staccato.
«Alfie!!!!»ho urlato in preda al panico. Avevo il cuore in gola, le mani tremolanti e il formicolio nello stomaco.
«Alfie!!»ho urlato più forte, il suo sorriso si è spento appena ha visto cosa stava succedendo. Prontamente mi ha preso la mano. Il panico che avevo si è dissolto per pochi secondi. Quel contatto, era così diverso, così particolare.
«Stringiti a me!»ha urlato tirandomi a sè. Ho staccato completamente la mia attrezzatura e mi sono stretta a lui. Alfie mi teneva stretta, il braccio intorno alla mia vita e il mio intorno al suo collo.
Mi sentivo sicura, protetta, delle sensazioni che non provavo da anni.
Dopo essere finalmente atterrati, ho continuato a stare stretta a lui, non sapevo neanche perché.
Era qualcosa di cui non avevo controllo.
«Grazie...»ho sussurrato.
Lui mi ha guardata e ha annuito«Ora puoi anche lasciarmi.»ho aggiunto.
«Sei tu che sei aggrappata a me.»ha risposto sorridendo.
L'imbarazzo, che mai, e ripeto, mai mi aveva sfiorata, in quel momento era diventato il mio problema.
Non intendevo rimanere stretta a lui, semplicemente dovevo rendermi conto di essere perfettamente in salvo.
Ed era così che iniziavo a perdere il controllo.

Caro diario,
Immediatamente io e Richard dopo esserci accorti del problema di Heaven siamo atterrati subito.
Il parco previsto per l'atterraggio era vuoto, Derek doveva averlo fatto liberare dalle persone per facilitarci le cose.
Senza perdermi in chiacchiere sono corsa da Heaven, lasciando la mano di Richard che è accorso anche lui.
«Cosa è successo?»ho chiesto.
«Heaven! Stai bene?»Joe si è avvicinato a lei e l'ha abbracciata fortissimo, continuava a ripeterle«Sei sicura di stare bene?»
Lei annuiva.«Alfie mi ha salvata, tranquilli.»ha sorriso.
Alfie ha fatto un cenno con la testa.
«Bene, perché ci servi ancora!»ha scherzato Kit.
Ma la mia migliore amica era immersa nei suoi pensieri, nelle sue preoccupazioni. O in qualcos'altro.
Caro diario, non voglio anticiparti cosa stava succedendo a Heaven.
Ma posso dirti che quello che stava succedendo a me era un maledetto cliché.
E in più la mancanza dei miei genitori mi gettava maggiormente nello sconforto a causa dell'ignoto.

Tua Bonny.

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