43. Il Grande Giorno
Levi POV
"Levi! Levi!" Gridò Hanji nel mio orecchio, io rimasi assolutamente calmo. "Devi vestirti, il tuo matrimonio è tra mezz'ora!" Sospirai mentre mi spogliavo, restando in boxer. "Non di fronte a me! Anche se, ora che ti vedo, mi piace lo spettacolo." La fissai truce e lei ridacchiò fastidiosamente.
Indossai il mio smoking bianco prima di annodarmi una cravatta blu navy al collo. Hanji era così rossa in viso che credevo stesse per esplodere. "Che cazzo c'è?" Domandai, irritato.
"Sei favoloso." Rispose con un sorriso. "Devo prepararmi, iniziare a controllare tutto ed essere responsabile!" Mi lamentai ed uscii dalla stanza, alla ricerca di Erwin e Petra. Quando li trovai, erano già pronti.
Petra indossava un abito. La parte superiore era bianca e sfumava nel blu. Era bellissima. Erwin invece aveva uno smoking bianco e nero, creando uno stacco. Quando Hanji finalmente ci raggiunse rimasi abbastanza confuso chiedendomi quando, esattamente, i miei amici fossero diventati così affascinanti. Le donne indossavano lo stesso outfit, e lo stesso valeva per gli uomini. Solo lo sposo e la sposa si distinguevano dagli altri.
La spiaggia si trovava a cinque minuti da lì ed arrivammo quindi con quindici in anticipo. Sotto un arco, sulla spiaggia, di fronte una ventina di persone. Grazie a Dio non avevo più di tre amici. Mi era stato detto di posizionarmi sul lato destro, al di sotto dell'arco, e di aspettare. Erwin, Hanji e Petra avrebbero camminato e si sarebbero uniti a me una volta iniziata la cerimonia.
I posti a sedere erano già occupati ed iniziavo a sentirmi nervoso. Mi chiedo se lui indosserà un abito? Sarebbe adorabile, ma se indossasse un completo sarei felice ugualmente. Avrei voluto che avesse il padre ad accompagnarlo all'altare, chi sarà invece ad affidarlo a me? I minuti passarono ed Erwin camminò lungo il percorso tra le sedie, tenendo sotto braccio Mikasa.
Mikasa era bellissima nel suo abito, ma guardarla continuava a farmi arrabbiare. Hanji ed Armin furono i prossimi, era divertente dato che Hanji era molto più alta di Armin. Lui sembrava molto sofisticato con quel completo. Petra e Sasha si fermarono all'inizio della passerella ed aspettarono. Rimasi confuso fino a quando non giunse un'auto e si aprì lo sportello.
Sasha e Petra iniziarono lentamente a spargere petali di rosa di colore blu, ma non vedevo nulla. Non riuscivo a sentire, non riuscivo a respirare. Un piede nudo toccò la sabbia e lui uscì dall'auto, una bellissima gonna che cadde a ricoprirlo. Eren chiuse lo sportello e la vettura si allontanò.
Camminò dietro le damigelle, un velo bianco a coprirgli il viso, con un bouquet tra le mani. Le sue guance si tinsero di un rosso acceso quando i suoi occhi incontrarono i miei, che continuai ad osservare l'abito. Le maniche erano molto corte, ricadendo sulle spalle, la parte superiore mostrava un paio di centimetri al di sotto delle clavicole, ma lasciava comunque molto all'immaginazione. Il suo busto sembrava avere una forma diversa dal solito.
Il top era liscio e di raso, ma Mikasa aveva usato altri tessuti per crearvi un motivo al di sopra. Ora che ci penso, sembra quasi un abito da sposa classico. Bianco con piccoli ricami floreali, una piccola balza a sollevare la gonna. Le uniche differenze erano che l'abito nuziale non era poi così tipico ed Eren.
Dio, era bellissimo. Quando finalmente mi raggiunse dovetti impegnarmi con tutto me stesso per non fare l'amore con lui davanti a tutti. Mi rivolse un timido sorriso, i suoi occhi ricolmi di lacrime. Gli dedicai il miglior sorriso che riuscissi a fare e lui ridacchiò. Il rito si svolse fino alla parte dei voti ed il mio cuore si fermò. Hai fatto pratica, andrà bene. Non dubitare di te stesso.
Mi schiarii la voce mentre guardavo i bellissimi occhi di Eren. "Ci sono così tante cose che potrei prometterti ma mi soffermerò solo sulle cose che ritengo importanti." Feci una pausa, sentendomi un idiota. "Prometto di essere sincero, anche quando la verità sarà dolorosa. Mi prenderò sempre cura di te e ti sosterrò, assicurandomi che tu non corra mai nessun pericolo. Prometto di esserti fedele sempre, anche se il mio thè dimostrerà di essere un amante migliore." Eren sbuffò mentre iniziava a piangere. "Prometto di amarti, anche se tu dovessi negarmi il sesso per un anno." Eren ridacchiò, una lacrima scese sulla sua guancia. "Per concludere, non importa ciò che accadrà, prometto di esserci sempre per te e di amarti per sempre." Sorrisi nervosamente mentre lui si asciugava le lacrime prima di parlare.
"Sono un disastro con le parole ma sono abbastanza sicuro che sia contro le regole del matrimonio baciarti subito, quindi ci proverò." Si guadagnò una risatina da parte mia ed una bella risata dagli invitati. "Prometto che cercherò di essere il più pulito possibile e di non toccare il letto senza aver fatto la doccia." Ridacchiai ancora. "Prometto che sarò sempre dietro di te, ti guarderò sempre le spalle e ti sosterrò, permettendoti di fare il passo successivo." Sorrisi. "Prometto di essere sincero, anche se so che mi costerà uno sguardo assassino. Prometto che avrò cura, prometto di tentare, prometto di capire." Si fermò. "Ma più di tutto, prometto di usare i gesti quando le mie parole non basteranno e di mostrarti, nel corso della vita che ci aspetta, quanto io ti ami."
Sentii bruciarmi gli occhi ma velocemente ingoiai il magone e sorrisi. Hey, donna che mi ha messo al mondo! Guarda l'uomo che sto per sposare, non è fantastico? Tuo figlio avrà la sua prima vera famiglia con questa persona. Era il momento.
Il prete si rivolse a me. "Vuoi tu, Levi Ackerman, prendere Eren Jaeger come tua legittima spo- ehm- sposo, per amarlo ed onorarlo, finchè morte non vi separi?"
"Lo voglio." Dissi con orgoglio, gli occhi di Eren incastonati nei miei.
"Vuoi tu, Eren Jaeger, prendere Levi Ackerman come tuo legittimo sposo, per amarlo ed onorarlo, finchè morte non vi separi?"
Lui fece un enorme sorriso. "Lo voglio." Eccole, non ero riuscito a trattenerle stavolta. Una piccola lacrima rotolò giù la mia guancia. Ci diedero gli anelli ed io presi gentilmente la mano di Eren.
"Con questo anello, io ti sposo." Dissi facendolo scivolare al suo dito e lui fece lo stesso.
"Ora puoi baciare la sposa." Lentamente sollevai il velo dal viso di Eren per poi cingergli i fianchi. Lo baciai appassionatamente mentre altre lacrime continuavano a sgorgare dai miei occhi. Non so quanto durò il bacio, ma so che volevo non finisse mai. Per un numero di invitati così ristretto, gli applausi erano assordanti.
Presi Eren per mano incamminandoci verso il luogo in cui si sarebbe tenuto il ricevimento. Si trovava poco distante, nelle vicinanze della spiaggia e con buon cibo. Non riuscivo a smettere di guardarlo. Era davvero mozzafiato nel suo abito, il sorriso non lasciò mai le sue labbra.
Il ricevimento fu lungo e rumoroso. Metà delle persone presenti, quando si concluse, erano ubriache ma fu divertente. Il nostro primo ballo fu esilarante, Eren continuava a calpestarmi i piedi arrossendo di più ogni volta che accadeva. Petra afferrò il bouquet quando Eren lo lanciò.
La parte della giarrettiera fu simpatica. Ebbi l'opportunità di far scorrere la mano lungo la sua gamba fino a toccare l'accessorio in pizzo che gli fasciava la coscia. Quando la lanciai, fu Jean a prenderla e tutti scoppiammo a ridere. Uno scoiattolo ed un cavallo, che strana coppia.
Finalmente giunse il momento che avevo tanto atteso. Tutti tornarono nuovamente sulla spiaggia, osservando l'oceano al chiaro di luna. La mia mano stringeva il fianco di Eren mentre il cielo esplodeva in schizzi di colore. Eren piagnucolò felice. "Fuochi d'artificio!" Uno di loro assunse la forma di un cuore e baciai velocemente Eren, sapendo che il fotografo aveva la giusta angolazione. Osservammo il resto dei fuochi in silenzio, con Eren che di tanto in tanto indicava quelli che gli piacevano.
Salimmo in limousine dopo aver salutato ed abbracciato i nostri amici. Mikasa, Armin ed Hanji singhiozzavano. Tenni le mani a posto per tutto il tragitto fino alla luna di miele. Parlammo a stento, ma probabilmente perché era difficile farlo quando avevi le labbra di qualcuno sulle tue. Per la luna di miele avevo prenotato una stanza in uno dei più costosi hotel che davano sull'oceano. Credo che Eren lo ami molto.
Quando arrivammo in hotel, consegnammo i nostri bagagli e ci dirigemmo in camera. Sollevai Eren proprio come una sposa, varcando la soglia, chiudendo la porta dietro di me. Lo misi giù e lui mi diede le spalle. "Cala la zip!"
Fissai la sua schiena, prima di individuarla. La abbassai, molto lentamente, prima che lui uscisse dall'abito e si voltasse, con indosso un corsetto bianco, dei boxer aderenti e calze bianche. "Ti ha infilato in un corsetto?" Lui abbassò lo sguardo ed arrossì.
"Oh mio Dio! Non guardarmi! Chiudi gli occhi!" Mise il broncio. "Sul serio! Non fissarmi così!" Portò le mani dietro la schiena provando a slacciarlo. "Aiuto!" Esclamò con un lamento adorabile. Restai lì fermo, prima di chinarmi e raccogliere l'abito.
"E' abbastanza pesante, eri fantastico con questo indosso." Richiusi la zip prima di riporlo ordinatamente nell'armadio. Quando ritornai Eren stava facendo il muso sul bordo del letto. "Ok, ok." Mi sedetti dietro di lui, le gambe ai lati del suo corpo, e slacciai il corsetto. Lui emise un sospiro di sollievo una volta rimosso.
"Scusami, sono davvero sudato." Gli baciai il retro del collo mentre le mie mani esploravano il suo petto, la sua pelle era leggermente umida ma nulla di insopportabile. Allungò le mani per togliersi le calze ma lo fermai.
"Voglio farlo io. Lasciami solo togliere il completo." Gli lasciai un bacio sulla spalla prima di scendere dal letto. Lui si mise in piedi di fronte a me, potrei giurare che diventa più alto ogni volta che lo fa. Le mani gli tremavano lievemente mentre mi sbottonava la giacca e la lanciava sul bordo del letto.
"Sono così agitato." Sussurrò Eren con una risatina nervosa mentre seducentemente mi spogliava di tutto eccetto i boxer. "So che l'abbiamo fatto un milione di volte, ma mi sento come se fossi di nuovo vergine." Sorrise sedendosi al centro del letto, una gamba distesa in avanti mentre stringeva l'altra contro il petto. Gettai i miei indumenti su una sedia lì vicino prima di sedermi di fronte a lui, a gambe incrociate. "Sono cresciuto credendo che non sarei mai stato amato e che non avrei mai amato nessuno." Dissi sottovoce mentre le mie mani accarezzavano le sue gambe. "Ho sempre saputo che tu fossi speciale, dal primo momento in cui ho posato gli occhi su di te. Ad essere sinceri, inizialmente ho iniziato a maltrattarti perché mi intrigavi, ma poi l'ho fatto per le tue reazioni." Le mie mani iniziarono a riscendere prima che spingessi il suo corpo un po' più su nel letto, lui rimase seduto con le mani dietro di lui a sostenerlo.
Rimase in silenzio mentre gli baciavo l'interno coscia, scendendo fino a sentire il tessuto delle calze. "Mikasa mi ha rasato le gambe." Disse Eren con voce timida, e lo guardai. "Non mi piace. Possiamo spegnere le luci?" Io sospirai.
"Non mi importa se sei depilato o no. Non mi importa affatto dei peli in generale. No, non ho intenzione di spegnere la luce perché ti senti insicuro." Dissi duramente, sentendomi un po' contrariato. "Penso che ogni parte del tuo corpo sia perfetta, anche il piccolo neo al di sotto del tuo pene."
La sua faccia prese fuoco all'istante. "Ho un neo? Non ho nei da nessuna parte!" Infilò la mano nei boxer, tirando fuori il suo membro ben eretto. Risi mentre lo cercava. "Io non- oh! E' vero!" Risi ancora più forte e lui mi rivolse un'occhiataccia prima di coprirsi nuovamente. "Dovevo vederlo con i miei occhi, ok?"
Roteai gli occhi prima di riportare la mia attenzione sulla sua gamba. Lentamente sfilai la calza baciando la sua pelle liscia. Risalii la gamba, continuando a baciarlo, fino ad arrivare alle sue labbra, spingendolo di schiena. Le sue braccia avvolsero il mio collo, le nostre erezioni si sfregavano l'un l'altra attraverso i boxer. Gemetti debolmente nel bacio, quando la sua lingua accarezzò la mia.
Mi fermai permettendogli di respirare. "Cosa vorresti che ti facessi?" Bisbigliai seducente, lui ansimava sommessamente. Eren ci pensò un attimo prima di arrossire e scuotere la testa. "Che cosa?" Sorrisi.
"N-n-no. Non t-t-t-te lo dico." Balbettò prima di coprirsi il volto con le mani, e sospirai.
"Dimmelo, farò qualunque cosa tu mi chieda, tranne qualcosa che preveda che io stia sotto." Gli baciai dolcemente il collo, le sue mani che abbandonavano il suo viso.
"L-la cosa della l-lingua." Mormorò, quasi inudibile. La cosa della lingua? Pensai per un secondo a tutte le cose che gli avevo fatto con la mia lingua,e la lista era decisamente troppo lunga.
"Quale cosa della lingua?" Chiesi, guardandolo in viso.
"N-non me l'hai mai fatto e n-non credo c-che lo farai." Continuò a balbettare, sembrava stesse quasi per esplodere. Oh, credo di aver capito, sogghignai.
"La mia lingua è piccola." La tirai fuori mostrandogliela, non arrivava neanche vicino al mento. Lui ridacchiò dolcemente mentre gli sfilavo i boxer. "Ma..." Velocemente lo rovesciai sul suo stomaco, facendogli sollevare il sedere sulle ginocchia, mentre si puntellava sugli avambracci. "... farò del mio meglio."
Gli baciai gentilmente una natica. "Hey non farlo! E' imbarazzante." Lo guardai e gli rivolsi un'occhiataccia.
"E quello che sto per fare non lo è?" Mi fece una linguaccia ed io ghignai. Eren mi guardò, la sua faccia rossa come una barbabietola, mentre leccavo attorno allo stretto anello di muscoli. Ad essere onesti, era qualcosa a cui non ero abituato ma ad Eren piaceva. Feci scivolare la mia lingua all'interno ed il suo corpo si contrasse lievemente.
Avvolsi le braccia intorno alle sue cosce spingendolo verso di me, facendo andare la lingua più a fondo. Lui era senza fiato mentre chiudeva gli occhi, le sopracciglia aggrottate e le labbra leggermente dischiuse. Quell'espressione mi fece venire voglia di compiacerlo ancora di più. Feci degli strani movimenti con la lingua, facendogli emettere piccoli rantoli e gemiti.
Si voltò verso di me ansimando più forte. "F-ah! Fermati." Mormorò ed io mi ritrassi, liberandolo dalla mia stretta. Lui ansimò ristendendosi di schiena, con un enorme sorriso sulle labbra. I miei occhi vagarono sul suo corpo mentre parlava. "Fai l'amore con me." Disse con sicurezza.
"Posso tenerti con me?" Chiesi scherzosamente mentre mi sfilavo i boxer, i suoi occhi che studiavano lascivamente il mio corpo e per un millisecondo mi sentii quasi timido. Lui annuì.
"Fino a quando potrò tenerti con me." Sussurrò mentre prendevamo posizione.
"Per sempre." Mormorai spingendomi dentro di lui, e lui trattenne il respiro. Stavo per baciarlo, ma mi fermai. "Mi permetti di baciarti, o-" Eren mi zittii schiacciando le sue labbra contro le mie. Le sue braccia mi avvolsero al di sotto delle mie, tenendomi le spalle, le sue gambe divaricate. Gli presi la mano sinistra, spostandola dalla mia spalla, baciandogli l'anello per poi intrecciare le nostre dita.
Iniziai a muovermi lentamente, permettendogli di abituarsi nuovamente alla sensazione e a me di assaporarla. Aumentai il ritmo mettendoci più foga. Il piacere era incomparabile. Affondai il viso nel suo collo mentre gemeva e mi stringeva la mano. Gli lasciai piccoli baci trovando il ritmo, non troppo veloce ma vigoroso.
Eren ansimò il mio nome mentre colpivo la sua prostata con forza, la sua mano destra che graffiava dolorosamente la mia schiena. Il dolore era decisamente il benvenuto. Grugnii debolmente. "Ti amo, Eren." Il suo corpo iniziò a tremare sotto il mio ad ogni spinta, i suoi gemiti più frequenti ed il suo respiro accelerato.
"Io... ti... amo..." Sussurrò tra un sospiro e l'altro. Ci guardammo negli occhi mentre venivamo, lui un paio di spinte prima di me. Baciai dolcemente le sue labbra per poi sorridergli, e lui ricambiò. "Mio marito è eccezionale qualunque cosa faccia." Disse poggiando una mano sulla mia guancia. "Un'altra volta." Ridacchiò, sospirai cambiando la nostra posizione, facendolo sedere su di me.
"Un'altra volta."
Angolo Traduttrice:
Siamo quasi giunti al termine ;__;
Spero di riuscire a tradurre gli ultimi capitoli entro il 31, in modo da concludere l'anno col botto! XD
Nel frattempo, vi auguro un Buon Natale! <3
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