Capitolo 2
Eliconia's pov
Victor: La MOB ha raggiunto l'universo principale.
COSA? Non era possibile! Nessun membro di quella banda da quattro soldi avrebbe potuto arrivare nell'universo principale... Nemmeno al "potente" signore degli incubi era concesso. Qualcuno doveva averli fatti entrare in qualche modo...
Ma chi? Chi diavolo sarebbe quell'essere masochista così deficiente da portarli qui?
Eliconia: Non hanno ancora ucciso nessuno, vero?
Victor: No, la bufera ha rovinato i loro piani. Però stavano per prendere in ostaggio Goth e Palette.
Perché prendersela con due ragazzi? L'unico motivo per il quale sarebbero arrivati a rapire Palette era... Perché volevano arrivare ad Ink! Perché non ci avevo pensato subito? Era palese!
E invece Goth... Be' probabilmente avrebbero voluto smascherare la relazione tra la morte e il non-morto.
Eliconia: Ora come stanno?
Victor: Sono feriti, ma nulla di grave. Li abbiamo portati al sicuro.
Eliconia: E il gruppetto di fatine si è già fatto vivo?
Victor: Ci sono le Winx? Cazzo! Se lo avessi saputo prima, avrei portato con me una penna per fare l'autografo.
Eliconia: Bella battuta! Ma sai benissimo di chi parlo? Evita di scherzare. È una cosa seria!
Victor: Allora il piccolo principe dei sogni è stato catturato assieme alla sua guardia, il mirtillo parlante con la sindrome di Stoccolma ha perso i sensi e Inkiostro per ora non si è ancora fatto vedere nei paraggi.
Eliconia: Tenete d'occhio la zona! E se vedete Ink, mettetelo al sicuro. La MOB punta a lui!
Victor: Probabilmente non verrà. Palette lo ha avvisato.
Eliconia: ... Stiamo parlando di Ink! È ovvio che verrà comunque, se c'è un problema.
Victor : Allora mi sa che serviranno rinforzi.
Eliconia: Dammi un minuto e ti raggiungo!
Victor: Ok a tra poco, tesorino~
Eliconia: Odio quando mi chiami così!
Victor : Lo so! Ma mi piace farti incazzare~
Eliconia: *ridacchia* Non cambierai mai! A dopo, amore!
Interruppi la chiamata e mi riavvicinai agli altri che se la stavano sghignazzando.
Error: Che c'è problema col "morosino"?
Eliconia: No! Ma tu stai iniziando a parlare come la mamma e, lasciatelo dire, sei inquietante. Più del solito.
Error alzò un sopracciglio confuso.
Eliconia: Grillby ci sono dei problemi all'esterno. Dovrei andare ad aiutare gli altri.
Error: Sono così gravi?
Eliconia: La Mob ad Undertale! Ti basta come spiegazione?
Error: Sei stata perfettamente chiara!
Grillby: Se torni con qualche cliente, vai pure!
Eliconia: Probabilmente con un cliente ci tornerò. Però non so se sarà ancora in grado di degustare uno dei tuoi cocktail.
Esclamai ridacchiando per poi teletrasportarmi dove si erano nascosti gli altri.
Error's pov
Error: Fa sempre così?
Grillby: A volte! Però ora raccontami la storia tra te ed Ink.
Error: Va bene!
Feci un altro sorso e iniziai a raccontare.
≈Salto nel passato≈
Tutto era accaduto all'incirca dodici anni fa. Era un comune giorno di giugno. Stavo guardando Undernovela coricato sul divano.
Ero tranquillo. Me la stavo prendendo comoda, dato che non dovevo distruggere alcun AU e anche se avessi dovuto non l'avrei fatto comunque. Quel giorno mi sentivo troppo pigro e stanco, nonostante fosse già una settimana buona che non lavoravo. Una settimana senza avere il protettore degli Au tra i piedi assieme al suo fidanzatino. Mi davano il voltastomaco.
Ad un certo punto udii dei rumori provenire dall'esterno talmente forti da non poter continuare la visione del programma. Così dovetti spegnere la televisione e andai a controllare chi producesse tutto quel fracasso.
Che rottura! Proprio sul più bello dovevano disturbare!
Uscì di casa per controllare se ci fosse qualcuno, ma non vidi nessuno. Solo un enorme spazio completamente bianco che caratterizzava quel luogo e nulla più.
Tutto un tratto un portale si aprì e da esso uscì fuori quello stupido creatore che lo richiuse all'istante. Si inginocchiò a terra esausto e stanco. Teneva le mani sul suo ventre talvolta accarezzandolo come se volesse proteggere qualcosa... O qualcuno.
Error: Bene! Che strana coincidenza. Cercavo uno scocciatore che avrei distrutto ed invece mi ritrovo davanti il mio acerrimo nemico a terra sfinito. Non potevo chiedere di meglio!
Ghignai, lo legai con i miei fili cerulei e mi avvicinai a lui. Lo guardai dritto nei suoi occhi variopinti. Ricambiò con un'espressione quasi di sfida.
Gli alzai il mento con due dita.
Avevo una gran voglia di farlo urlare dal dolore e di torturarlo un po'~
Error: Mh sai una cosa? Forse prima di distruggere quella specie di anima che ti ritrovi... potrei divertirmi un po' con te~
Per tutta risposta mi sputò in faccia. Mi duole ammetterlo, ma non mi aspettavo un gesto del genere. Tolsi la saliva dal mio volto.
Ero infuriato a causa di quel gesto. Decisi di cambiare i miei piani.
Nonostante fosse già ridotto male, per una volta non a causa mia, gli diedi uno schiaffo abbastanza forte da fargli sputare sangue dalla bocca. E il tutto solo per vendicarmi, ma era solo l'inizio.
Strinsi leggermente i fili che lo spinsero a gridare. Non avevo una forte presa, ma contando le ferite era abbastanza da causare un forte dolore.
Error: Ultime parole, Van Gogh?
Dissi estrirpando “l'anima” dal suo corpo scheletrico. Anche se cercava in tutti i modi di nasconderlo, si vedeva chiaramente che in quel esatto momento provava un terrore immenso e atroce.
Ink: Non avrei voluto farlo, ma credo di non avere scelta. Puoi alzare la mia maglia?
Come? Fino a poco fa mi aveva sputato in faccia e poi voleva che gli alzassi la maglia... Ma che diavolo gli stava succedendo?
Error: Mi prendi in giro?
Ink: Tu fallo!
Presi la maglietta, la alzai scoprendo il suo ventre e vidi una cosa che mi lasciò senza parole...
Vi era una microscopica anima color giallo chiaro misto al bianco. Da essa provenivano delle risate di un bambino appena nato che riuscirono a colpire in pieno il mio cuore e farmi provare una specie di calore mai sperimentato prima d'ora...
In quel momento capì la paura del mio nemico. Non temeva per la sua vita, ma per quella del piccolo che portava in grembo.
Mi alzai e lo guardai negli occhi con uno sguardo freddo che non lasciava trasparire alcuna emozione. Mentre lui invece iniziava a lacrimare, pensando a quello che gli avrei potuto fare.
Ink: Ti prego! So che mi odi però...
Non voglio che lui muoia per quello che ho fatto o sono stato costretto a fare. Non credo che debba pagare per tutte le mie colpe.
Una volta udito ciò lo slegai. Mi abbassai alla sua altezza. Lui chiuse gli occhi e strise i denti cercando anche di trattenere le ulteriori lacrime. In quell'istante la voglia di ucciderlo sparì.
Sospirai. Lo feci alzare da terra e lo presi in braccio. Ink arcobalenì e spalancò gli occhi incredulo.
Error: Non ti farò nulla, pittore!
Ink: Davvero?
Error: Non uccido persone innocenti. A meno che non mi costringano a farlo.
Lui a quelle parole sorrise. Si mise una mano sulla pancia e appoggiò la testa al mio petto. Non potei fare a meno di ingiallire.
Ink: Grazie!
Disse per poi lasciarsi andare sereno e tranquillo nella dolce terra di Morfeo.
Dato che non ero molto ben visto nell'universo dove resideva il signore dei sogni preferii portarlo a casa mia.
Continua...
Giorno gente!
Allora ho deciso di usare un altro formato di scrittura per il racconto perché farò anche qualche riferimento al presente.
Ditemi se questa cosa vi può piacere, se vi triggerà o semplicemente avete delle idee migliori sono aperta a qualunque tipo di suggerimento.
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e ci vediamo al prossimo.
Angela 💜 Hanji
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