Capitolo 1
Ink's pov
Ero nel salotto di casa mia. Stavo riguardando un album di fotografie della famiglia che una volta eravamo.
Mi sembrava impossibile che fossero passati già dodici anni da quando Palette era nato e solo quattro anni da quando la relazione fra me e Dream finì.
Infondo sapevamo entrambi che non avrebbe potuto funzionare. Lui non mi amava ed io non potevo provare amore senza l'utilizzo delle boccette di colore...
Richiusi l'album e, mentre lo stavo riponendo sullo scaffale del mobile, da esso uscì fuori una foto. La raccolsi da terra e la osservai. Nella foto eravamo raffigurati io ed Error. Eravamo entrambi sorridenti e con le gote lievemente colorate. Avevo la testa appoggiata sul corpo e gli occhi chiusi, mentre lui sembrava tenermi stretto a sé.
Strano non mi ricordavo affatto di questa foto. Guardai la data ed era stata scattata dodici anni fa.
Ad un certo punto la testa iniziò a scoppiare. Le tempie stavano per esplodere. Chiusi gli occhi e misì una mano sulla fronte dolente.
Dopo qualche secondo il dolore passò.
Ritornai a posare lo sguardo sulla foto, ma era come svanita nel nulla.
All'inizio non capii il motivo di tutto ciò. Però inseguito tutto fu più chiaro.
Per gli interessi di qualcuno io non avrei dovuto nemmeno essere a conoscenza dell'esistenza della foto.
Qualcuno aveva deciso che rimuovere i ricordi dalla mia testa sarebbe servito a qualcosa.
Più mi sforzavo di ricordare, più la potenza dell'emicrania aumentava.
Nessuno sapeva che però prima o poi i ricordi tornano a galla... In un modo o nell'altro.
Poco dopo sentì il telefono squillare. Lo presi in mano e mi accorsi che la chiamata proveniva dal cellulare di Palette che era uscito con Goth, così decisi di rispondere.
Ink: Hey Palette! È tutto apposto?
????: Ink, che bello sentire la tua splendida voce!
Il cuore mi scese in gola. Le lacrime involontariamente iniziarono a solcare il mio volto.
Ink: Nightmare...
Nightmare: Indovinato dolcezza~
Ink: Dov'è mio figlio?
Nightmare: Non ti preoccupare! Lui e la sua amichetta sono qui con me e per ora stanno bene.
Ink: Lasciali andare!
Nightmare:Lo farò solo se tu ci raggiungi qua ad Undertale! Ehy cosa credi di fare? AH...
Ink: Pronto?
La chiamata si interrompe di colpo. Venni aggredito dall'ansia. Il cuore batteva all'impazzata. Respiravo a malapena. Avevo paura di quello che Nightmare avrebbe potuto fare a mio figlio. Quel mostro mi aveva già rovinato abbastanza la vita... Non volevo assolutamente che succedesse la stessa cosa anche a lui.
Ad un certo punto il cellulare squillò nuovamente e senza pensarci due volte risposi.
Ink: Pronto!
Palette: Mamma...
Tirai un respiro di sollievo.
Ink: Figlio mio... Stai bene? Ti hanno ferito?
Palette: No, però ascoltami! Qualunque cosa succeda non dirigerti ad Undertale.
Ink: Dove sei?
Palette: Sono ancora nell'universo principale, ma non ci rimarrò per molto.
Ink: Perché? Cosa sta succedendo?
Palette: Al momento non posso spiegarti, però ti scongiuro fa come ti ho detto.
Poi riattaccò la chiamata. Preoccupato, non ascoltai il consiglio di mio figlio. Presi la cintura con le fiale ed il pennello. Poi aprì un portale e mi catapultai ad Undertale.
Error's pov
Non avrei mai potuto immaginare che l'amore mi avrebbe portato a tutto questo...
La tristezza col tempo lasciò spazio alla disperazione più profonda.
La semplice rabbia nel vederlo tra braccia di un altro crebbe fino a diventare una furia immensa.
Il disprezzo si tramutò ben presto in un tremendo odio verso le persone che me lo avevano sottratto dalle mani pensando che fosse immorale e che prima o poi lo avrei distrutto...
Mentre io volevo solo proteggerlo. Volevo tenerlo stretto nelle mie braccia. Volevo stargli così vicino da poter sentire la sua anima battere.
Volevo perdermi nuovamente nei suoi occhi variopinti e nel suo sguardo così dolce. Volevo assaporare ancora la sua bocca, il suo viso, le sue ossa maculate, le sue costole dipinte ed il suo collo tatuato.
Volevo udire finalmente i suoi gemiti e le sue urla non procurati dal dolore, ma dal piacere di una notte di passione.
Questa era l'incarnazione dei miei pensieri più profondi che da lungo tempo prendevano il possesso della mia mente in alcune occasioni.
Quel giorno mi trovavo nell'universo originale. Più precisamente ero seduto al bancone del Grillby's. Non c'era nessun altro, a causa della bufera di neve che stava divagando oramai da giorni. Ero solo, apparte il proprietario del locale e una barista sua dipendente che avevo l'onore di conoscere molto bene; Eliconia Ravenge, mia sorella da parte di madre.
Eliconia: Hey guarda un po' chi si vede?
Error: Vedo che oggi avete clienti da ogni dove.
Eliconia: Spiritoso *sarcastica*! Cosa ti posso offrirti, oggi?
Error: Qualunque cosa, basta che sia forte. Dov'è il tuo fidanzatino?
Eliconia: Doveva dare un'occhiata agli Au, assieme a Sophia e Catra.
Subito dopo arrivò Grillby, mentre stava concedendo un bicchiere riempito con del liquido nero. Non capivo molto bene quale fosse con esattezza, ma lo beveva come se fosse un sorso d'acqua.
Grillby: Qual buon vento ti porta qui?
Error: Purtroppo nulla di molto buono...
Vidi Grillby voltarsi verso Eliconia, che stava versando il cocktail in un bicchiere, cercando delle spiegazioni.
Eliconia: Ecco a te!
Error: Che cos'è?
Eliconia: Un "Diavolo rosso". Credo sia abbastanza adatto per questa occasione.
Grillby: Quale occasione?
Error: Hai presente in una relazione, proprio quando tutto ti sembra andare per il verso giusto, in un baleno ogni cosa svanisce nel nulla davanti ai tuoi occhi?
Grillby: Oh eccome se ce l'ho presente...
Error: Ecco, quel tipo di occasione!
Poi presi il bicchiere e ne bevvi un sorso. Nemmeno quel drink riusciva a togliermelo dalla testa.
Eliconia: Non ti preoccupare! Le cose si sistemeranno.
Error: Lo spero vivamente. Ma almeno con quella tregua non sono più costretto a combattere contro di lui ogni volta che devo distruggere un Au.
Gli occhi di Grillby si spalancarono. Rimase a bocca aperta. Si voltò verso in cerca di conferma Eliconia che si limitò ad annuire.
Grillby: TU STAVI CON INK?
Error: Sì...
Grillby: Non ci credo! Com'è successo?
Error: È una storia lunga...
Grillby: Dai, almeno raccontami i dettagli più succulenti!
Error: Massì forse parlarne con qualcuno mi farà bene...
Grillby: SÌ!
Eliconia's pov
All' improvviso mi squillò il telefono.
Eliconia: Scusatemi, rispondo un attimo e poi torno!
Mi allontanai da loro, avvicinai il telefono all'orecchio e risposi.
Eliconia: Pronto?
????: Eliconia sono io!
Eliconia: Victor, c'è qualche problema?
Victor: Ben più di uno...
Continua...
Ho detto che l'avrei scritta ed è quello che ho fatto... Con un annetto di ritardo.
Finalmente ecco la Errorink!
Per chi non sapesse chi sono i personaggi citati sopra sono
Eliconia: nata da una relazione illecita tra un creatore e una distruttice. Sorella di Error e Sophia. Cresciuta nel mondo degli umani assieme a Victor.
Victor: Figlio della guardiana dello spazio e del padrone del tempo. Fratello di Outer, Quantum e i rispettivi Papyrus. Amico di infanzia e forse di più di Eliconia.
Sophia: Sorella, metà mostro metà umana, gemella di Error.
Catra: Amica di Eliconia e Victor. Con il DNA incrociato tra un essere umano, un gatto e una tigre.
Se volete saperne di più è quasi tutto scritto nella storia “I'm not a Normal Human”
Domanda veloce; preferireste che Error racconti tutta la storia oppure solo le parti più importanti e particolari?
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo.
Angela 💜Hanji
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