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"Oddio!!" Harry si sveglia di colpo e quando si accorge di essere ancora sul divano di casa Tomlinson va in panico
"Oddio!! Oddio!!" Guarda l'orologio e tira un grande sospiro di sollievo quando vede che sono appena le sei di mattina e non ha fatto tardi, è ancora in tempo per tornare a casa, farsi una doccia, cambiarsi ed arrivare in azienda puntuale per le 9. Posa sul divano la coperta che si è ritrovato sulle spalle e si alza cercando in giro carta e penna, vorrebbe lasciare un messaggio al signor Tomlinson per ringraziarlo per la sua gentilezza.
"Uffa! Come faccio adesso?! Non posso mica mettermi a frugare per tutta casa e mettere le mani nel cassetti?" Dopo aver girato un po' per il soggiorno e non aver trovato nulla per scrivere Harry si rassegna e decide che lo ringrazierá di persona quando lo rivedrà. Adesso il suo unico pensiero è consegnare le 50 pagine di bozze che ha scritto in fretta e furia ieri sera e che deve consegnare stamattina alle 9, sperando che a Tomlinson junior piacciano le cose che ha creato, considerando che non ha ancora una trama specifica in mente e che si è dovuto inventare un'idea al momento, ma questo di certo non può dirlo al suo capo. Cercando di non fare troppo rumore e di non svegliare Louis, apre piano la porta di casa e rabbrividisce imbattendosi nella fredda aria del mattino.
"Dai Harry, ce la puoi fare, vedrai che andrà bene e non perderai il lavoro" si incoraggia da solo, fra sé e sé mentre raggiunge la fermata della metro più vicina.

***

"Scommetto che questa schifezza l'hai scritta tutta ieri sera! Non avevi niente pronto e hai deciso di presentarmi questa merda! Vuoi forse farmi perdere credibilità e farmi sbeffeggiare da tutti?!. Sei uno stupido, Harry e un illuso!!" William strappa le pagine che Harry ha stampato e gli ha consegnato e si alza dalla sedia per avvicinarsi pericolosamente a lui.
"Se stai tentando di scrivere male per farmi fare brutta figura ricordati che posso rovinarti!!. Hai firmato un accordo e non puoi tirarti indietro!!. Io ti rovino!!" William gli butta le mani al collo e lo sbatte contro al muro.
"Non fare mai più il furbo con me, Harry!! Mai più!! E adesso ti chiudi nel tuo cazzo di ufficio e stai lì finché non mi avrai portato 50 pagine decenti!!. Se necessario starai qui anche tutta la notte!!!" Harry geme dal dolore e cerca di prendere aria, ha il viso rosso e William non smette di stringere. Il ragazzo si dimena e porta le mani sopra quelle del suo datore di lavoro per cercare di allontanarle dal suo collo.
"Hai capito?!?!" Gli urla in faccia ancora una volta e il riccio annuisce quasi privo di sensi, la testa gli gira in un modo assurdo.
"Bene, perfetto" finalmente William lascia la presa sul suo collo e Harry tossisce cercando di prendere quanto più aria possibile.
"Fuori dalle palle" Tomlinson junior gli dà una spinta e lo spedisce fuori dall'ufficio chiudendosi la porta alle spalle. Il ragazzino non riesce a mantenere l'equilibrio e cade a terra, proteggendosi con le mani mentre tossisce ancora cercando di regolarizzare il respiro. Alcuni dei suoi colleghi si accorgono di lui a terra ma nessuno si preoccupa di aiutarlo.
"M mi gira la testa" sbiascica in preda al panico e non riesce nemmeno a mettersi all'in piedi. L'unica cosa che al momento riesce a fare é massaggiarsi con entrambe le mani il collo livido. Si prende un altro minuto per calmarsi e poi finalmente riesce ad alzarsi e a raggiungere la sua scrivania. Gli tremano ancora le mani e le gambe e adesso vorrebbe solo andare via da lì e chiudersi in casa per sempre.
"Harry!" Louis lo fa spaventare e per poco non cade dalla sedia
"S signor Tomlinson"
"Cos'è successo?!"
"Come? N niente" Louis lo guarda tremare come una foglia, osserva il suo viso pallido e terrorizzato e infine si sofferma sul collo pieno di lividi.
"Vieni fuori"
"N non posso, signor Tomlinson"
"Non mi interessa! Ho detto vieni fuori, adesso!!"
"M mi s s scusi" spaventato dal tono si alza e lo segue subito. Una volta fuori dall'edificio, l'uomo prende il ragazzino per un braccio e lo fissa dritto negli occhi.
"Dimmi che diavolo è successo!!"
"N non capisco"
"Ho sentito i tuoi colleghi borbottare e parlottare fra di loro. Alcuni stavano dicendo che hanno sentito mio figlio urlarti contro e spingerti fuori dal suo studio tanto violentemente da farti cadere a terra. Dimmi cosa sta succedendo! Ci sono troppe cose che non capisco"
"Non è vero ciò che ha sentito, signor Tomlinson. Sono inciampato e caduto, non è stato suo figlio"
"Ed io dovrei crederti? Guardati! Hai il viso pallido, tremi e sul tuo collo sono presenti grossi lividi. Cosa dovrei pensare?!"
"L la prego non urli" Louis è esasperato e davvero non sa come comportarsi con Harry. Vorrebbe cercare di capire cosa c'è che lo rende cosi insicuro, vorrebbe aiutarlo, lo vede così giovane e indifeso che uno strano senso di protezione lo spinge a conoscere Harry e a scoprire di più su di lui e la sua vita.
"Sai cosa? Sei esasperante. Ti conosco da meno di una settimana e già mi stai facendo scoppiare la testa. Penso che tu abbia passato tante cose difficili per la tua giovane età ma devi capire che esistono anche persone buone e io voglio davvero aiutarti, ma se non me lo lasci fare è impossibile"
"I io.. so che lei è un uomo buono e io le faccio pena, ma davvero non deve preoccuparsi, io me la cavo sempre da solo"
"Alcune volte si ha bisogno di qualcuno, Harry sei così giovane e non puoi risolvere sempre tutto da solo. Se non vuoi parlare con me fallo con la tua famiglia, i tuoi amici"
"Signor Tomlinson, io non ho nessuno. Non ho una famiglia e ne tanto meno degli amici, gliel'ho detto, me la sbrigo da solo"
"Allora mettiamola così, siccome io sono una frana in cucina e Margaret non può sempre invitarmi a cena, ho bisogno di qualcuno che cucini per me e non mi faccia morire di fame. Sei disposto ad aiutarmi? Senza impegno, dopo il lavoro puoi venire a casa mia, cucini e mangiamo insieme. Naturalmente ti pagherò Harry, d'altronde sono il capo del tuo capo, no?" Ancora una volta Louis ha tolto Harry dall'imbarazzo e dai discorsi scomodi ed è riuscito a farlo sorridere. Naturalmente Louis non ha davvero bisogno di qualcuno che cucini per lui, lo fa per Harry, per conoscerlo di più e per fargli capire che non è solo.
"M mi sta assumendo?"
"Se la metti così beh si. Non dovrai fare niente in casa, non sei un cameriere, cucinerai solo e così ne approfitterai per mangiare anche tu, visto che magro come sei si vede che a tutto pensi fuorché a mangiare"
"Va bene signor Tomlinson!! Accetto!. Cosi mangerá anche più sano! Salverò la sua alimentazione!".

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