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"Adesso che bisogna fare, Lou?". Margaret, George, Gabriel e Niall sono tutti a casa di Louis e Harry e stanno cercando di capire come si metteranno le cose da adesso in poi. Sono tutti in ansia per il ricciolino, non vogliono assolutamente che gli succeda qualcosa.
"Adesso niente Marg, il mio avvocato chiamerà William e il suo avvocato per cercare di raggiungere un accordo, ovvero eliminare il vecchio contratto di Harry e stipularne uno nuovo fatto come si deve. Se Will non accetterà ci sarà un processo, ma non gli conviene, ne andrebbe del suo buon nome"
"Lui ha capito che dietro Harry ci sei tu? Sa qualcosa di voi?"
"Ne dubito, sulla denuncia c'è il nome di Harry e la lettera gliel'ha mandata l'avvocato, al massimo ha capito che io e Harry abbiamo lo stesso avvocato"
"Quante possibilità ci sono che Harry possa vincere la causa?"
"Fino a ieri pochissime, visto che sul contratto c'è la firma di Harry, avvenuta anche in presenza di un avvocato e quindi si presuppone che lui abbia firmato di sua volontà. Appellarci al fatto che William lo abbia costretto e che lo ha intimorito e gli ha fatto credere che nessun'altra casa editrice l'avrebbe assunto non era sufficiente, ci vogliono prove che noi non abbiamo. Qualcosa però è cambiato e l'avvocato mi ha avvisato proprio stamattina. Ha detto che una piccola speranza ce l'abbiamo se riusciamo a dimostrare che i racconti e il libro di William sono davvero scritti da Harry"
"E si può?". Ieri è stata notificata la denuncia che Harry ha fatto a William e Tomlinson junior non sembra preoccupato, ha subito contattato il suo avvocato ed è sicuro di uscirne pulito da questa situazione. Il riccio nel frattempo non sta andando più a lavoro, non se la sente di tornare alla casa editrice ed è già alla ricerca di un nuovo impiego.
"Si può e se viene dimostrato che è così William dovrà risarcire Harry con un sacco di soldi"
"I io.. io non voglio soldi, non mi interessano. Voglio solo liberarmi di questo peso che porto da un anno". Harry è molto preoccupato, la notte precedente non ha dormito per niente ed è rimasto abbracciato a Louis per tutto il tempo, anche adesso è spiaccicato al suo fianco e trema leggermente.
"Vedrai che ci riusciremo, piccolo".
"Siamo realisti Lou, quante possibilità ci sono che venga dimostrato che è Harry lo scrittore?"
"Poche ma è possibile Niall, l'avvocato ha già fatto richiesta per far sequestrare i pc di William ed Harry, quella sarebbe una prima grande prova"
"Speriamo bene, nel frattempo pensi davvero che tuo figlio se ne stia con le mani in mano?"
"Beh penso che lui sia tranquillo perché sa di non rischiare, quindi perché dovrebbe preoccuparsi?"
"Niall, ti prego puoi fingere positività? I tuoi discorsi mi mettono ansia". Harry non riesce più a sentire tutti questi discorsi e prendendo in braccio il suo gattino si rifugia nella camera da letto sua e di Louis.
"Ni, a volte ti manca un po' di tatto". Tutti i presenti danno ragione a Louis e Niall sbuffa. L'editore nel frattempo raggiunge il suo ragazzo in camera.
"Io dico solo la realtà dei fatti". Sbuffa Niall parlando con gli altri.
"Si ma a volte sei troppo duro, come a natale, quando hai aperto il regalo di Harry e non ti piaceva, hai fatto una storia inutile. Sei un bravissimo ragazzo e si vede che vuoi bene a Harry ma sai com'è fatto, è sensibile e soprattutto in questa occasione va capito di più". Ogni volta che Margaret parla, Niall si sente un cretino e alla fine da ragione alla donna.
"Uhm.. Margaret, tu sei l'unica che mi riporta con i piedi per terra e mi terrorizza, hai ragione". Ridono e Margaret scuote la testa
"Perché io a differenza vostra ragiono".
***
"Quale onore averti qui". Ironizza Louis quando vede, con suo stupore che suo figlio è appena entrato nel suo studio, di solito nella parte della casa editrice dove c'è Louis non ci va mai.
"Cosa ti porta da queste parti?"
"Non di certo il piacere di parlare con te e di vederti". Sibila William con il suo solito tono duro e gelido
"Purtroppo non avevo dubbi su questo. Sono 8 anni ormai che non passi più del tempo con me, prima invece ce ne facevamo di risate insieme". Nel cuore di William c'è un mare in tempesta ma non lo da a vedere, ha promesso a se stesso di non farsi impietosire e di andare dritto al punto.
"Se stai cercando di farmi pena non ci stai riuscendo. Mi dispiace ma io non vedo tutta questa tragedia a non avere più rapporto con te e mamma, sono cose che succedono. I figli si distaccano sempre dai genitori, crescendo"
"Non è vero e lo sai bene. Io sono stato legato ai miei fino all'ultimo e lo sono tutt'ora, mi mancano tantissimo e non sai cosa darei per riaverli indietro. C'è gente che darebbe oro per avere due genitori, tu invece ce li hai ma è come se non ce li avessi. Dimmi cosa abbiamo sbagliato, parliamo e troviamo una soluzione, manchi tanto a me e alla mamma. Ci manca il William divertente e sempre allegro che eri da ragazzo, quando frequentavi l'accademia di volo". William alza la mano per fermare il discorso del padre.
"Non parlare di me e di ciò che facevo prima, non hai diritto di giudicare le mie scelte visto che le tue, ultimamente sono discutibili?"
"Che vuoi dire?". William sorride cattivo muovendo la testa avanti e dietro
"Lo sanno tutti qua dentro che ti scopi Harry e adesso capisco anche il perché della denuncia, ci sei tu dietro tutto. Vuoi riprenderti tutto e lasciarmi fuori? Ma non te lo permetto"
"Io ed Harry stiamo insieme si, ma non come pensi tu. Anche se puó sembrarti assurdo ci tengo davvero a lui, lo amo e lui ama me, non me ne frega della differenza d'età. E poi perché dovrei volerti fuori dalla casa editrice?. Non sto facendo niente, se non difendere Harry dalle due grinfie. Sai bene che ciò che gli stai facendo non è legale".
"E invece si, ho un contratto che parla chiaro e non puoi dimostrare in nessun modo che le cose che Harry sostiene siano vere"
"Troveremo il modo per dimostrarlo"
"Non sono stupido, ho qualche nozione di legge e so bene cosa vuole fare il tuo avvocato, peccato che sono più furbo di voi. Guarda caso il mio pc è stato formattato proprio stamattina, peccato e anche tutti gli altri pc aziendali, soprattutto quello di Harry. Non c'è niente a cui potete appigliarvi e adesso ti dico una cosa. Se non vuoi vedere Harry distrutto, perché credimi lo annienteró e gli toglierò anche quel poco che ha, soprattutto la casa, sarò io che farò causa a lui e oltre a risarcirmi tutto ciò che c'è scritto sul contratto dovrà darmi anche i danni morali per la falsa denuncia. Lo ridurrò uno straccio. Tu però, caro papà, puoi evitare tutto questo". Louis è preso dallo sconforto più totale e stavolta non vede via d'uscita.
"Cosa vuoi? Lascia Harry fuori da tutto questo, ti prego"
"Questo dipende da te. A me di Harry non me ne frega nulla, può anche morire. Quello che mi interessa è tutto questo, la tua casa editrice. Dai le dimissioni, intesta tutto a me e lasciami unico proprietario, tu non avrai più nessun tipo di potere qui. Vai da un notaio e intestami la tua proprietà. Per pietà continueró a tenere il tuo ragazzo a lavorare qui, anche perché non può andarsene da me, ho un contratto che lo dimostra. Digli piuttosto di tornare entro domani a lavoro altrimenti lo rovino"
"Ti darò tutto ma devi lasciare libero Harry. Smettila di scrivere, fai altro, con la proprietà intestata a te non avrai più bisogno di scrivere libri, ti basterà essere proprietario unico di tutto. Venderò ogni cosa e pagherò tutto ciò che Harry ti deve per contratto, ma lascialo fuori". Louis non ci pensa su a rispondere, per Harry farebbe di tutto e se c'è un modo per liberarlo da tutto questo lo seguirà, anche se a farsi male potrebbe essere lui. Lo ama talmente tanto che per Louis, al primo posto c'è sempre e solo Harry.
"Io libero Harry dal contratto e lo lascio andare a patto che tu mi intesti la casa editrice e pagherai tu per Harry, fino all'ultimo centesimo. Immagino tu abbia letto il contratto e tutto ciò che mi deve se lo rompe, sono troppi soldi anche per te. Non chiedere l'intervento di nessuno perché non puoi fare nulla, papà. Ti ho in pugno"
"Ti intesteró la proprietà, ti cederò tutti i diritti sui miei libri così tutti i guadagni futuri saranno i tuoi e venderò la casa e ti darò il ricavato, ma solo se il mio avvocato mi dirà che davvero non ci sono speranze per Harry, in caso contrario ci batteremo e sarai tu a perdere".
"Speraci pure, mi godrò di più la scena quando verrai da me e accetterai ciò che ti ho proposto". William soddisfatto sorride e va via dallo studio di Louis. Quest'ultimo invece si prende la testa fra le mani e si lascia andare ad un momento di pura disperazione.
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