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"Bravissimo Gabe!. Siamo fieri di te".
"Gabriel, vedo che hai tanta tifoseria oggi, che bella famiglia che siete. Cammina avanti e indietro ancora un'altra volta sulla pedana, devo vedere se hai il controllo delle protesi". É circa un anno che Gabriel fa terapia e il suo terapista lo fa camminare con le protesi per vedere prima di tutto se sono adatte a lui e soprattutto per far abituare il corpo al loro peso. Il ragazzo ha fatto tanti progressi e ogni volta che il terapista gli sfilava le protesi e lui tornava sulla sua sedia a rotelle sapeva e sperava di poter, un giorno, usare quelle protesi. Quel giorno tanto aspettato è arrivato e Gabriel è davvero fiero di tutto ciò che ha ottenuto.
"Steve! Faccio i chilometri su questa pedana da un anno!. Le abbiamo collaudate abbastanza queste protesi, che dici?"
"Dico che questo giorno te lo meriti. Hai faticato tanto e hai fatto tanti sacrifici. Generale, dev'essere davvero orgoglioso di suo figlio!". George sorride emozionato e sta per rispondere ma Harry che naturalmente non poteva mancare, risponde per lui.
"Io sono Harry e sono tanto orgoglioso di lui!!!. Gabe è come un fratello per me!!"
"Haz, sei più entusiasta di me?" Gabriel lo prende in giro e il riccio ride. Margaret guarda il tutto con gli occhi orgogliosi ma anche con un filo di malinconia.
"Dottore, Gabriel deve sempre venire a fare fisioterapia?"
"Non c'è ne sarà bisogno generale Dawson, abbiamo lavorato duramente un intero anno proprio per arrivare a questo risultato. Una volta ogni 3 mesi però, voglio comunque vederti Gabe, devi venire a controllo"
"Devo venire per la manutenzione alle giunture, Steve?" Gabriel è il primo che scherza e ride sulla sua condizione, ha molto autoironia e fa sempre battute.
"Gabe!. Metti in imbarazzo con queste battute".
"Perché papà, non sono sexy le mie nuove protesi? Con quello che le abbiamo pagate devono esserlo per forza". Butta in avanti una delle due gambe sforzandosi di assumere una posizione sexy ma alla fine ottiene solo una specie di inchino che fa ridere tutti, soprattutto Harry.
"Adesso che hai le protesi non smetterai di fare battute, vero?"
"No, esorcizzo così. Faccio battute perché sono grato di quello che ho e piangermi addosso non cambia le cose, potevo essere morto e invece sono qui e adesso ho anche delle gambe nuove, che figo che sono"
"Gabriel!!".

***

"Marg, che hai?. Non hai detto una parola, nemmeno dal fisioterapista"
"Niente Gabe, ti guardavo. Sono così fiero di te e vederti in piedi è un'emozione unica. Anche se ti conosco solo da qualche mese, permettimi di dirti che ti sento un po' anche figlio mio e vederti con le tue protesi che cammini, ridi, scherzi fai battute e sei grato alla vita, mi ha fatto pensare a William. Lui ha sempre avuto una vita facile, una famiglia solida e felice alle spalle eppure è diventato quello che non avrei mai pensato. Io e Louis lo abbiamo educato tutto l'opposto di com'è adesso e mai avrei immaginato una cosa del genere. Pensa che fino ai 20 anni era un ragazzo solare, divertente e avevamo un rapporto splendido, cercava i miei abbracci, si confidava con me e facevamo tante cose insieme, non era attaccato ai soldi come ora e non voleva nemmeno diventare uno scrittore. Il suo sogno era quello di diventare un pilota ed era anche bravo, dopo il liceo si era subito iscritto ad una scuola di volo e aveva ottenuto la licenza di pilota di volo privato, il primo passo per diventare pilota di linea, che era il suo sogno. Piano piano aveva quasi raggiunto il suo sogno, gli mancava solo l'ultimo passo, doveva frequentare l'ultimo corso e ottenere l'ultima licenza, quella per diventare pilota di linea ed essere assunto in una compagnia aerea, ma all'improvviso un giorno di 8 anni fa, quando aveva 22 anni, ha mollato tutto e ha preteso di lavorare con Louis alla casa editrice. Abbiamo cercato di parlargli, di capire cosa fosse cambiato, se fosse successo qualcosa ma ha smesso di essere il nostro William ed è diventato l'uomo spietato e senza cuore che è oggi. Si è allontanato da noi, è andato a vivere da solo e ha smesso di parlare con me e Louis. Non sono stata una buona mamma, dovevo stargli più addosso ed indagare. All'inzio pensavo fosse per un ragazzo, un anno prima del suo cambiamento mi aveva parlato di un tipo che gli faceva battere il cuore e che poteva dirsi innamorato, poi però non me ne ha più parlato e ho pensato che avesse lasciato perdere". George le stringe una mano e Gabriel e Harry la guardano cercando di dire qualcosa di sensato. Dopo la visita dal fisioterapista sono andati tutti e quattro a pranzo fuori e l'ex militare voleva sapere cosa avesse Margaret visto che è rimasta zitta per tutto il tempo
"Marg, non sei una cattiva madre e sono sicuro che tuo figlio non è poi così male come dici. Se fino a 8 anni fa hai detto era buono, generoso e divertente vedrai che sarà così anche adesso, magari ha solo nascosto il suo vero sé"
"Vorrei che lo fosse Gabe, ma non è così. Lui é cambiato, è diventato un altro, è cattivo e pur di ottenere ciò che vuole farebbe di tutto"
"Perché non lo hai ancora presentato a me e papà?"
"Perché mi odia, ogni volta che provo a parlargli mi zittisce e se ne va. Non sono riuscita a parlargli e non sa che adesso nella mia vita c'è tuo padre, non sa nemmeno che ho messo in affitto la mia casa e che vivo con voi. Non gli interessa né di me e né di Louis, noi abbiamo provato in tutti i modi a riavere il rapporto che avevamo, sia con le buone che con le cattive ma non ci siamo riusciti. Avremmo davvero voluto che natale lo passasse con noi e invece hai visto? Non c'era, ci ha detto che aveva di meglio da fare e che sarebbe partito con gli amici per la montagna. Sono anni ormai che non passiamo le festività insieme"
"Tutti hanno del buono, anche se magari non è visibile. Da due genitori come te e Louis, di sicuro William avrà ereditato la bontà, la forza d'animo e la gentilezza, magari ha solo bisogno ditempo, ha bisogno di sentire che gli vuoi bene come prima, anche se lui è cambiato". Gabriel sospira e si ferma un attimo a pensare, gli viene in mente John e le cose che ha appena detto a Margaret, forse nemmeno lui è cosi male come vuol far credere e magari, proprio come William, ha solo bisogno di qualcuno che non si fermi all'apparenza.

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