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"Louis!!" È un unico grido strozzato che fa sobbalzare Louis mentre stava sonnecchiando sulla sedia accanto al letto d'ospedale di Harry con la mano stretta in quella del ragazzino
"Louis!". Ripete Harry, adesso totalmente sveglio, con gli occhioni spalancati che si guarda intorno e si agita.
"Hey piccolo combina guai, piano. Hai le flebo al braccio". Il cuore di Louis si è appena sciolto da tutta la rabbia e la preoccupazione che ha provato in queste ore.
"Sono vivo?" Louis finalmente libero si lascia andare ad una risata e accarezza i capelli di Harry.
"Avevi dubbi? Sei un piccolo scricciolo fortissimo e poi, come dice Niall non mi lasceresti mai".
"Io ti ho visto Lou, mi hai salvato tu. Ti ho chiamato tanto e alla fine sei arrivato da me, in quel momento ho sorriso e ho pensato che potevo morire in pace, dopo averti visto un'ultima volta". Louis reprime le lacrime e lascia un bacio sulla tempia del riccio che cerca di mettersi seduto sul letto.
"Aspetta, ti aiuto". L'editore gli sistema i cuscini dietro alla schiena e lo aiuta a sollevare un po' la testa.
"Va meglio cosi?"
"Si Lou, grazie".
"Come ti senti? Ti fa male qualcosa? Devo chiamare un infermiere?"
"Mi sento bene, non ho nessun dolore, a parte il viso e il braccio che mi bruciano. Sono brutto adesso, vero?" Louis gli accarezza il viso livido e pieno di tagli medicati e scuote la testa.
"Sei bellissimo Haz, come sempre"
"Anche con i lividi?. L lui.. lui mi urlava contro e m mi faceva del male con il coltello". Harry rabbrividisce e scoppia a piangere abbracciandosi il busto con il braccio privo di flebo.
"M diceva che è colpa mia se mi stava facendo tutto quello, che ero stato io a dargli false speranze e fargli credere una cosa falsa. Ti giuro che non è vero Lou, non gli ho mai fatto pensare niente e non ho mai avuto l'intenzione di avere una relazione con lui, mi ha sempre fatto paura". Louis lo fa stendere e si mette accanto a lui abbracciandolo
"Non devi giustificarti Haz, una persona come lui non merita nemmeno un mezzo tuo pensiero".
"Uhm.. lo so ma non voglio che tu pensi male di me". Louis lo trova dannatamente tenero e anche qualcosa in più, ma non può permettersi di pensare una cosa del genere, secondo il suo punto di vista.
"Non penserei mai male di te scricciolo, come potrei?". Harry finalmente sorride e sospira appoggiandosi con la testa sulla spalla di Louis.
"Lou.. non voglio più parlare di lui.. ma una cosa devo chiedertela. Ho il diritto di sapere cosa ne è stato di lui e se posso stare tranquillo, finalmente". Louis annuisce e gli bacia la fronte.
"Hai ragione Haz.. e si, puoi stare tranquillo piccolo, è finito tutto. Non uscirà più di prigione e semmai lo farà sarà chiuso in un centro psichiatrico. I poliziotti hanno scoperto che non è la prima volta che fa una cosa del genere, è uno stalker professionista e ha gravi problemi mentali. Ogni tanto si fissa con qualcuno, lo avvicina, lo segue e inizia ad essere un incubo per il malcapitato. Facendo una ricerca più approfondita hanno scoperto che tu non sei stato il primo a fare una denuncia contro di lui, già altri prima di te lo avevano fatto. È per questo che mi sono incazzato con gli agenti e sono diventato una bestia, se avessero prestato attenzione al tuo caso già da ieri, avrebbero visto che era un nome a loro già conosciuto e avrebbero potuto fermarlo senza arrivare a questo"
"Lou non voglio che ti arrestino, fai il bravo e lascia perdere, ormai è finito tutto". Il più grande scoppia a ridere e continua a coccolare Harry che ha proprio bisogno di tutto questo.
"Non ti preoccupare Haz, adesso che sei qui non mi faccio arrestare. È stato avvisato anche mio figlio, lo ha chiamato Niall e gli ha detto cosa ti è successo"
"Oddio!!!. Mi ha licenziato?"
"Non ci crederai ma no, é anche venuto qui in ospedale a trovarti mentre dormivi"
"T ti ha visto qui? Cosa gli hai detto?"
"Gli ho detto che Niall aveva avvisato prima me e sono subito corso a vedere cosa fosse successo. Abbiamo parlato e gli ho fatto presente che sono ancora io il capo e che ti davo 2 settimane di malattia visto tutto ciò capitato. Stranamente non ha fatto una piega"
"Secondo me si è spaventato perché altrimenti non avrebbe più lo schiavetto che gli scrive i libri all'ombra del suo cognome". Solo dopo aver parlato si rende conto di ciò che ha detto e si porta la mano alla bocca.
"Scusa Lou, ho esagerato, non dovevo dire queste cose". Louis scuote la testa e gli bacia ancora la fronte
"Invece avresti dovuto dirle prima queste cose, ma non preoccuparti che adesso un passo alla volta risolviamo anche questa".
"Lou, ma se mi hai dato 2 settimane di malattia significa che io devo lavorare a natale?" Il più grande ride ancora e pensa a quanto sia dolce ed ingenuo Harry.
"Haz, vuol dire che torni a lavorare a gennaio, quando torneremo tutti. Ma sarai presente alla cena di natale che faremo con i dipendenti, ovviamente"
"Oww che bello! Quest'anno si farà la cena di natale?"
"Si, sto organizzando la cena con tutti pochi giorni prima di natale, così ci scambiamo gli auguri e passiamo una serata diversa tutti insieme. Ci saranno anche le famiglie di tutti i dipendenti, sono abituato a fare così ogni anno". Il più piccolo si intristisce e mette il broncio
"Lou.. ma io non ho famiglia. Sarò l'unico ad essere solo". A Louis gli si fa il cuore piccolo piccolo e vorrebbe fare di più per Harry.
"Ci sarà Niall, lui tiene tantissimo a te, ti vuole molto bene Haz cosi come te ne vuole Margaret e anche George. Ho avuto modo di parlare con lui ed è davvero una brava persona, un grande uomo. Penso che fra lui e Marg nascerà davvero qualcosa di bello, di enorme".
"Margaret è la famiglia tua e del signor Tomlinson junior, Niall è la famiglia dei suoi genitori e George avrà di meglio a cui pensare, io sono solo al mondo Lou e non avrò mai una famiglia mia".
"Ricominci con le stupidaggini?. Io, Niall, Margaret e anche George, a modo nostro siamo una famiglia per te. Non saremo una famiglia nel termine tradizionale ma che importa?. Ti vogliamo bene ed è questo l'unica cosa che conta.. poi George ci farà conoscere anche Gabriel e noi saremo gentili con lui"
"Chi è Gabriel?"
"È suo figlio, ha 29 anni e sono 2 anni che è su una sedia a rotelle. Ha perso le gambe in seguito ad una missione in Afghanistan, anche lui era un militare proprio come George"
"Oddio!. Poverino!. Dev'essere una persona molto coraggiosa!. Non vedo l'ora di conoscerlo".
"Ti sei un po' calmato? Hai capito che non devi più pensare quelle cose stupide?"
"Si Lou. Quanto tempo ho dormito?"
"Hai dormito un'intera giornata. Tutto il casino è successo ieri". Harry spalanca la bocca e si sistema meglio sul letto
"Mamma mia!!. Ecco perché ho molta fame e molta sete"
"Non preoccuparti piccolo, ti stanno idratando e sfamando tramite flebo, servono apposta".
"E quando potrò andare via?"
"Penso che in giornata ci faranno tornare a casa, fortunatamente stai bene Haz. Devi solo medicare e tenere sotto controllo le ferite. Adesso vado a chiamare il medico così ti visita e telefono a Niall, Margaret e George che sono stati tutta la notte in sala d'aspetto. Sono molto in pensiero per te".
"Va bene Lou, non vedo l'ora di uscire e di mangiare un vero pasto"
"Cosa vuoi mangiare?. Ti porterò dove vorrai"
"Una pizza super gigante Lou, voglio mangiarla con te e abbracciarti sul divano di casa tua mentre mi fai vedere tutti i cartoni che voglio. Sono convalescente e devi coccolarmi". Harry mette su un labruccio degno di un bambino e Louis non può fare a meno di ridere, ancora una volta.
"Sei impossibile, ricciolino". L'editore gli bacia i ricci, scuote la testa divertito e va via dalla camera per andare a chiamare il medico e soprattutto a dare la bella notizia a Niall, Margaret e George.

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