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"Pronto?" Harry afferra al volo un biscotto, butta giù l'ultimo sorso di caffè e nel frattempo risponde all'ennesimo squillo del suo cellulare. È da quando si è svegliato, un paio d'ore fa, che il suo telefono non fa altro che squillare e ogni volta che il ragazzino prova a rispondere nessuno parla.
"Pronto? Chi è?" Continua Harry mentre si chiude la porta di casa alle spalle e si blocca perché davanti al legno scuro trova un biglietto. Se lo mette in tasca, dubbioso e quasi corre verso la fermata della metropolitana per andare a lavoro.
"Io sono Harry, chi parla? Non è che avete sbagliato numero?" continua a rispondere al telefono muto e stavolta sente dei sospiri e dei rumori dall'altra parte della linea, un brivido di terrore gli percorre la schiena e si affretta a spegnere la chiamata.
"Vorrei così tanto parlare con Louis, lui è sempre capace di tranquillizzarmi" la stessa sensazione di disagio che ha provato ieri sera quando è uscito dalla casa editrice la prova anche adesso, fortuna però che essendo giorno è più tranquillo e a differenza della sera precedente c'è tanta gente in giro. Nonostante questo però si affretta comunque a raggiungere la fermata e spera vivamente che la metro arrivi subito.
"Harry" sente un sussurro alle sue spalle e si gira di scatto sentendosi chiamare. Dietro di lui non c'è nessuno e le persone che passeggiano e salgono e scendono dai treni sembrano non fare caso a lui, scuote la testa e si dice che si sta suggestionando troppo, è troppo stressato e deve pensare più razionalmente. Mentre sale sul mezzo che lo porterà alla casa editrice si siede nel primo posto che trova libero e si ricorda solo adesso del biglietto che ha messo in tasca poco fa. Lo prende e lo legge:'Ti ho osservato tutta la notte da fuori alla finestra della tua camera, sei bellissimo'. Il riccio ormai é terrorizzato e non riesce a fermare la gamba che gli trema maledettamente. Chi è adesso questa persona? Perche c'è qualcuno che lo spia?. Harry si ritiene tutto sommato un bravo ragazzo, è generoso, accomodante, pronto sempre ad aiutare tutti e a donare un sorriso a chi ne ha bisogno e allora perché nella sua vita ha passato più momenti brutti che belli e incontra sempre persone che lo fanno soffrire? È una domanda che si pone spesso e non trova mai una risposta. L'unica persona buona, gentile e che gli vuole davvero bene è Louis e stargli lontano è davvero difficile. Pensare all'uomo provoca sempre delle sensazioni strane nel ragazzino, soprattutto adesso, gli vengono le lacrime agli occhi e non riesce a fermare la paura e l'angoscia che sente nel suo cuore. Arrivato alla sua fermata scende e si avvia verso la casa editrice a testa bassa, questa giornata è iniziata proprio male. Passa davanti a Starbucks dove lavora Bill e non si ferma, aumenta il passo e proprio mentre sta per attraversare la strada viene fermato da quest'ultimo che lo raggiunge in un attimo, uscendo dalla caffetteria correndo.
"Harry!! Perché ieri sera non sei uscito con me? Non hai ricevuto i fiori e il bigliettino?"
"Uhm.. io.. ho fatto molto tardi ieri sera, avevo del lavoro da finire"
"Allora quando vuoi uscire con me? Me lo devi!! Il tuo capo non può tenerti in ufficio fino a tardi!! È ingiusto"
"Bill, io.. non posso uscire con te, io h ho.. ho un ragazzo" mente Harry, sperando che il ragazzo la smetta di insistere.
"Ho detto al tuo capo di essere io il tuo ragazzo!. Tu me lo hai fatto pensare" Harry strabuzza gli occhi e pensa che non è vero ciò che Bill sta dicendo.
"M ma non è vero, c cosa h ho fatto p p per fartelo credere? I io s sono stato solo gentile con te e ho accettato i dolcetti che mi hai offerto" Harry inizia a tremare e ha paura che Bill possa fargli qualcosa di male, non gli piacciono i suoi occhi
"Non è vero Harry!! Tu sei come tutti gli altri ma stavolta non ti lascerò andare!! Ormai sei mio!!" Il ragazzo é sul punto di piangere ma qualcosa o meglio qualcuno interrompe il momento
"Hey, che succede qua? Haz stai bene?" Harry preso dal panico inizia a piangere e si butta fra le braccia di Niall
"T tutto bene Niall" Bill, preso alla sprovvista va via senza dire nulla, continuando a guardare Harry dalla vetrina della caffetteria.

***

"Ti va di spiegarci tutto? Stavolta senza più cazzate" Harry annuisce e si lascia andare ad un sospiro di sollievo. Si accomoda sulla poltrona nello studio di Louis e guarda l'uomo in segno di scuse. Niall, dopo averlo trovato per strada che discuteva con Bill lo ha fatto calmare e l'ha portato da Louis, era il posto più sicuro, di certo non poteva permettere che Harry andasse a lavoro in quello stato, William e gli altri stagisti avrebbero fatto troppe domande e Tomlinson junior non sarebbe stato così clemente, nemmeno davanti alle lacrime del ragazzino.
"Io.. non è vero che Bill è il mio ragazzo. Io sono stato solo gentile con lui e ho accettato i dolcetti che mi ha offerto. Ha provato più volte a chiedermi di uscire con lui ma io ho sempre rifiutato, non mi piace la sua compagnia e non mi trovo a mio agio con lui, i suoi occhi non sono buoni come i vostri, hanno qualcosa di strano. Nel biglietto che c'era ieri in mezzo ai fiori c'era scritto che mi avrebbe aspettato all'uscita dal lavoro per portarmi a cena, così ho chiesto al signor Tomlinson junior di poter rimanere qui fino a tardi e quando sono tornato a casa mi sentivo seguito. Stamattina ho ricevuto delle strane chiamate e c'era un biglietto davanti alla porta di casa mia piuttosto inquietante. Mentre raggiungevo la metro ho sentito anche che chiamavano il mio nome ma quando mi sono girato non c'era nessuno, forse mi sto immaginando tutto e sono solo scosso ma.. n non sono pazzo, qualcosa sta succedendo" sia Louis che Niall lo guardano quasi increduli e lo scrittore più giovane si avvicina a lui.
"Devi smetterla di voler fare l'eroe e di voler risolvere da solo ogni cosa, se parlassi prima magari tutto ciò non succederebbe, fidati di me una buona volta"
"Io.. mi fido di te e di Louis, tantissimo, se non vi parlo delle mie cose è solo per non crearvi problemi, ho una vita piuttosto complicata"
"Non me ne frega che hai la vita complicata!! Se ti stiamo accanto è perché vogliamo farlo, non perché qualcuno ci obbliga" Harry abbassa il viso colpevole e annuisce
"Grazie e scusa Louis per il modo in cui ti ho trattato in questi giorni" Louis scuote la testa
"Una cosa per volta, prima ci occupiamo di Bill e dell'anonimo che ti segue, che penso proprio sia sempre lui e poi parleremo del perché mi ignori e del perché non vuoi liberarti più dalla tirannia di mio figlio"
"Uhm.. va bene. Louis?" Harry punta i suoi occhioni verdi in quelli blu di Louis
"Che c'è?"
"T tu vuoi ancora aiutarmi? Sarai al mio fianco?"
"Sempre, anche se tu non vorrai".

Buona Pasquetta a tutti voi e anche se sarà una festa atipica e diversa dalle solite, pensate che tutto questo un giorno ci servirà per uscire da quest'incubo, se stiamo a casa lo facciamo per il nostro bene e per quello di tutti gli altri. Fate una preghiera per le persone meno fortunate di noi che non ce l'hanno fatta a combattere questo maledetto virus e siate grati alla vita. Io nel mio piccolo cercherò di tenervi compagnia come posso ❤. Vi voglio bene!.

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