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"Uhm.. non so sa dove iniziare.. prima però devi promettermi una cosa, Louis. L'ho fatto promettere anche a Niall e lui, alla fine del mio racconto, anche se a fatica, ha capito e ha detto che non fará nulla" Harry parla in maniera molto agitata e si tortura le mani l'una nell'altra
"Se fai così è peggio, ti rendi conto che tutte queste parole non fanno che ingigantire il tutto? Mi fai agitare prima del tempo. Comunque si, te lo prometto se ti fa stare più tranquillo"
"Uhm.. hai ragione beh.. non so davvero da dove iniziare. Per prima cosa, come ti ho già detto prima, avevi ragione tu su tutto. Non è vero che sono caduto e anche i segni sul collo che avevo l'altro giorno non me li sono mica fatti da solo.." Louis lo interrompe e gli fa una domanda che Harry si aspettava
"É stato William, vero?"
"S si.." Louis lo interrompe di nuovo
"Lui ti.. ti ha fatto altro? Cioè ti ha.." Harry scuote subito la testa sapendo dove Louis voglia andare a finire
"N no non mi ha violentato se è quello che intenti. Lui.. si arrabbia molto quando le cose non sono come vorrebbe e allora si sfoga su di me" Louis ha il volto rigido e fisso nel vuoto, Harry ha paura di continuare il discorso
"Louis.. mi dispiace ma.. dovevo dirtelo, voglio essere pienamente sincero con te"
"Lo so Harry e poi te l'ho chiesto io. Immaginavo una cosa del genere ma sentirselo dire fa male. Adesso dimmi una cosa e sii sincero, perché continui a rimanere a lavoro fino a tardi? Qual è la tua vera mansione?" Louis si siede sul divano e Harry gli è subito accanto, accoccolandosi con cautela al suo fianco.
"Ecco.. non so come dirtelo ma.. uhm.. hai presente il libro che tuo figlio ha scritto e pubblicato 5 mesi fa?"
"Che è successo adesso? Non dirmi che anche il libro è tutta una menzogna"
"Vorrei non dirtelo ma è così.. il libro l'ho scritto io, mi ha assunto come ghostwriter ma non mi tratta da tale. Lui non ha collaborato in nulla nel romanzo, non ha messo idee, struttura del racconto, niente di niente. Mi ha praticamente costretto a scrivere un libro perché un giorno, per caso, ha letto un racconto che stavo scrivendo per un test al college e gli è piaciuto. Prima mi ha fatto scrivere piccole e brevi storie, pubblicandole sotto suo nome e poi mi ha praticamente obbligato a scrivere un intero libro. Non sono un correttore di bozze vero e proprio, quindi la sera, prima che gli chiedessi di lavorare da casa, rimanevo sempre fino a tardi per finire di lavorare al libro. Settimana scorsa, dopo che gli ho chiesto di poter finire di lavorare tutte le sere alle 7, come fanno gli altri e di portarmi il lavoro a casa per concentrarmi meglio, mi ha detto di sì ma ad una condizione, gli avrei dovuto portare 400 pagine del nuovo libro in una settimana.." Louis è sotto choc e lo interrompe prima che possa finire di parlare
"É per questo che ti ha picchiato? Perché non hai finito in tempo le pagine che ti ha chiesto?"
"No, le ho finite, gli ho consegnato le 400 pagine che mi ha chiesto, solo che si è accorto di alcuni errori ed è andato su tutte le furie. Mi ha fatto tanto male e ho avuto davvero paura di morire, ho pensato che fossi morto per via dei colpi.." Harry si ferma e Louis lo prende fra le braccia quasi stritolandolo
"Adesso andrà tutto bene, ci sono io con te" il ragazzo non dice niente, chiude gli occhi e si gode le carezze di Tomlinson senior che non smette di stringerlo.
"Mi dispiace di non averti detto nulla e di essermi comportato in modo assurdo con te che non ti meriti niente di tutto ciò"
"Non devi scusarti Haz, adesso però dobbiamo risolvere questa situazione. Io non so davvero come comportarmi con William, sono deluso e sfinito dal suo comportamento, ha 30 anni e ormai non cambierà più.. è davvero la delusione più grande di tutta la mia vita".
"Non fare nulla, me l'hai promesso. Ho paura, William è capace di tutto, non vorrei dirti queste cose perché so che ti fa stare male ma.. lui è davvero cattivo con me e andare a lavoro è ormai diventato un incubo per me."
"Non posso starmene con le mani in mano, come puoi chiedermi una cosa del genere?"
"Louis.. lui mi ha fatto firmare un contratto e io non posso pretendere nulla. Vale tre anni e fino a quel momento non posso lasciare tuo figlio e la sua casa editrice, sono stato stupido io a firmare, mi ha spaventato e in qualche modo minacciato. Mi ha detto che se non avessi firmato mi avrebbe licenziato e non avrei trovato nessun tipo di lavoro. Ha anche aggiunto che a 20 anni e senza esperienza nessuno mi avrebbe assunto. Non posso permettermi di non lavorare, okay che la casa dove vivo è mia e quindi non ho spese di affitto, ma devo pur sempre mangiare, pagarmi gli studi, le bollette e tutte le altre spese, sono solo al mondo e devo darmi da fare per me stesso e per onorare la memoria di Doroty, devo renderla fiera di me. Ti ho raccontato di lei ma non del resto. Sono nato e cresciuto fino ai miei 8 anni in una famiglia disagiata, i miei genitori non si sono mai occupati di me, mi lasciavano abbandonato a me stesso e stavo per finire in casa famiglia, è stata Doroty a salvarmi e a chiedere il mio affidamento. Mi ha salvato la vita e con lei ho passato 10 anni della mia vita, i più belli e i più felici. Si è sempre presa cura di me come farebbe la migliore delle mamme o delle nonne, se fosse dipeso da lei non mi avrebbe mai lasciato da solo"
"Devi farmi subito leggere il contratto, domani mattina lo porterò al mio avvocato e vedremo cosa fare. Per il momento mi sa che hai ragione tu, meglio non fare niente e non fargli capire che so e che io e te ci conosciamo al di là dell'ufficio e abbiamo un rapporto diverso da quello fra capo e dipendente"
"Abbiamo un rapporto diverso?" Chiede Harry ingenuamente
"Certo, sei un semplice dipendente per me, secondo te?"
"No, mi hai dimostrato fin dall'inizio la tua bontà e generosità" Louis sorride intenerito e gli bacia i capelli
"Comunque vorrei dirti una cosa per quanto riguarda Doroty e anche la tua famiglia, se posso. I tuoi genitori non si posso considerare tali solo perché ti hanno messo al mondo, una madre e un padre dovrebbero amare sempre i propri figli e non abbandonarli mai, loro non ti meritavano Haz, tu sei molto di più di ciò che una persona possa sperare di incontrare, poveri loro che si sono persi tutta la bellezza che sei. Doroty invece si è dimostrata più mamma di chi mamma lo è biologicamente ma non sa farla"
"Hai ragione, io non me li ricordo nemmeno più, ho eliminato dalla mente tutti i brutti ricordi legati a loro. Una madre e un padre sono coloro che ti crescono e ti amano, non per forza chi ti mette al mondo. Doroty è stata la mamma migliore che potessi desiderare" Louis sorride e gli accarezza i ricci mentre il piccolo chiude gli occhi e si rilassa al suo fianco.
"Sei speciale piccolo Harry e ti prometto che ti aiuterò".
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