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"Mamma che ci fai qui?"
"Ciao William, si sto bene anche io, grazie per avermelo chiesto" William alza gli occhi al cielo e sbuffa
"Che ci fai qui?" Ripete senza scomporsi più di tanto
"Cercavo tuo padre"
"È nel suo ufficio"
"Grazie per l'informazione" esclama Margaret con ironia mentre si muove svelta fra i corridoi della casa editrice. In realtà non cerca Louis ma Harry, vuole parlare con il ragazzino e sapere come sta. Non gli è piaciuto vederlo andar via dalla macchina di Louis in quel modo, ieri sera. Dopo essersi affacciata in vari uffici trova finalmente quello che sta cercando e bussa con la mano sulla porta.
"Avanti" quando Margaret entra, Harry di certo non si aspetta di vederla e rimane fisso a guardarla per alcuni istanti.
"Posso sedermi?" La donna indica la sedia davanti alla scrivania dove Harry sta lavorando. Non ha una bella cera, il viso pallido e tumefatto, gli occhi lucidi e le mani tremanti.
"C certo"
"Harry, non saresti dovuto venire a lavorare. Il medico ti ha dato 3 giorni di malattia, fai vedere a William la carta che ti hanno rilasciato al pronto soccorso e vai a casa a riposarti"
"N non si preoccupi signora Margaret"
"Direi che Margaret va più che bene" Margaret sorride rassicurante e gli prende la mano, Harry non si ritrae e quasi piange per il gesto così semplice ma così bello ai suoi occhi, che la donna ha appena fatto.
"Mi dispiace per la brutta scena alla quale hai dovuto assistere ieri sera, n non è da me comportarmi in quel modo e l'ultima cosa che volevo era farti brutta impressione"
"Louis mi ha detto che avevi paura di fare brutta impressione su di me ma pensavo che avesse esagerato, tu davvero hai paura di un mio giudizio?"
"Beh si.. tu sei molto importante per Louis e mi ha raccontato così tante cose di te, di voi e del rapporto splendido che avete. T tu.. sembri perfetta, sei una donna straordinaria anche se praticamente non ti conosco" Margaret si lascia andare ad una risata sincera e cristallina
"Io perfetta? Si vede che non mi conosci Harry, sono tutto fuorché perfetta e adesso, a quasi 50 anni, posso dirti che la perfezione non esiste ed è molto meglio essere imperfetti e se stessi che essere finti ed indossare una maschera"
"Io sono molto imperfetto, ho tanti difetti e pochi pregi e sono riuscito a far stancare l'unica persona che mi ha dimostrato affetto e aiuto fin da subito. Mi sono comportato molto male con Louis e soprattutto gli ho mancato di rispetto nonostante sia il mio capo. Ha tutto il diritto di licenziarmi"
"Louis non reagirebbe mai per vendetta o rabbia, è davvero una persona buona e generosa, ci tiene a te Harry e non ti licenzierebbe mai. Le cose che gli hai detto sono forti, è vero ma riconosco l'atteggiamento di chi attacca per difendersi e soprattutto perché probabilmente ti stai legando a Louis e pensi che non vada bene e non sia giusto. Anche lui ha esagerato ma lo ha fatto per smuoverti, lo conosco"
"Non è giusto? Stiamo facendo qualcosa di sbagliato?"
"Cosa staresti facendo di sbagliato? Sei una persona onesta, hai 20 anni ma fai molte più cose di una persona del doppio della tua età, studi, fai due lavori e se poi hai un buon rapporto con Louis che è il tuo capo cosa c'è di male?. Non vedo dove sia il problema"
"Non lo so.. io ho paura. Se le persone ci vedono insieme potrebbero pensare male, anche suo figlio"
"Mio figlio non nominarlo proprio, ogni volta che parlo di lui mi viene il nervoso e pensare che io e Louis per lui avevamo tutt'altri programmi, soprattutto secondo l'educazione che gli abbiamo dato. Se Will è qui, alla guida di tutto e adesso è arrivato ai vertici, lo deve solo e soltanto a suo padre che ha fatto qualsiasi tipo di sacrificio per tirare dal niente questa casa editrice e tutto ciò che c'è dietro. Lou alle spalle non aveva nessun genitore con i soldi e nessuno che gli facesse trovare la strada già spianata, cosa che invece, purtroppo, ha avuto William e se n'è approfittato alla grande".
"Ci sono alcuni figli che non vogliono bene ai propri genitori e hanno anche ragione se loro non li hanno mai amati e non li hanno mai voluti, ma come si fa a trattare male te e Louis che siete delle persone così buone? Tutti vorrebbero dei genitori come voi" l'affermazione di Harry, secondo Margaret, non può essere fatta a caso, i suoi pensieri sui genitori hanno radici profonde ma lei non se la sente di chiedergli qualcosa, Harry è cosi riservato.
"Fidati di Louis, è un uomo buono e vuole davvero solo aiutarti"
"Io.. no.. non posso. L'ho ferito, gli ho mancato di rispetto e non mi merito il suo aiuto. Gli ho urlato contro come se fosse uno qualunque e invece è il mio capo. Non riesco a perdonarmelo, puoi dirgli che non andrò più a cucinare per lui? Anche se penso che ormai non gli interessi più" Margaret sospira e si alza dalla sedia
"Penso che ciò che stai facendo e dicendo non sia giusto e tu lo sai, ma non voglio andare oltre perché vedo che è inutile. Louis ha ragione, non vuoi farti aiutare e continuare a parlarne é davvero una perdita di tempo" le parole di Margaret sono dure ma calme e pacate, Harry rimane colpito e gli occhi gli si fanno lucidi di lacrime.
"H hai ragione M Margaret, n non mi merito l'amicizia e l'affetto di Louis".
***
"Non mi piace saperlo da solo in casa, adesso si sentirà ancora più in colpa dopo il tuo discorso di stamattina" Margaret, dopo la sua chiacchierata con Harry, ne ha parlato con Louis e lui si è subito preoccupato per il ragazzo e per la sua reazione
"Louis basta, Harry non è un ragazzino e deve rendersi conto che non può chiudersi a riccio e stare perennemente da solo. Deve distinguere i buoni dai cattivi e deve capire che persone come te, me e anche Niall, vogliono solo aiutarlo"
"Lo so Marg ma Harry ha bisogno dei suoi tempi, ne ha passate tante e ha solo 20 anni" Margaret sospira e gli appoggia una mano sulla sua, guardandolo negli occhi.
"Louis.. fermati finché sei in tempo, te lo dico per il tuo bene".
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