Aquilegia
Ash è il ragazzo nell'immagine
Ruby johnson, una normalissima ragazza di 17 anni. Il suo nome, Ruby, è stato scelto da sua madre, per il colore rosso dei suoi capelli, proprio come un rubino. Ruby, apparte i suoi capelli, non aveva niente che la distinguesse dagli altri. Era una ragazza comune, non era nè popolare, nè una emarginata. Aveva il suo piccolo gruppo di amici, e questo le bastava.
Ash, era tutto il contrario. Era popolare, sia fra i ragazzi che le ragazze, ed era tutto fuorchè comune. I ragazzi lo ammiravano per il suo carisma, e le ragazze, lo amavano per la sua bellezza. Ash infatti era di una rara bellezza: alto capelli biondi e occhi azzurri, proprio come un angelo.
Ash però non rispecchiava l'immagine del principe azzurro solo esteriormente, ma anche caratterialmente. Era affidabile, generoso, carismatico... Il ragazzo perfetto insomma...
Ruby però, era diversa, a differenza dei suoi coetanei, non provava nessuna ammirazione verso di lui, anzi, la inquietava. Non che le avesse recato alcun danno, anzi, le poche volte in cui era entrata in contatto con lui, è sempre stato gentile e disponibile. Nonostante ciò, Ruby non riusciva a togliersi il senso di inquietudine che le provocava la sua vista; c'era qualcosa di sinistro nella sua perfezione, anche se non riusciva a capire cosa.
Era un giorno come un altro alla West Hight School; la campanella stava per suonare, e gli studenti ascoltavano disinteressati la spiegazione del professore aspettando il suono della campanella che gli avrebbe permesso di tornare a casa.
Ruby stava annoiatamente scarabocchiando su un foglio, ascoltando il ticchettio dell'orologio; quando un foglietto scivolò sotto al suo banco catturando la sua attenzione. Era un piccolo foglio ripiegato varie volte su se stesso; lo prese e lo lesse incuriosita, stando attenta a non farsi scoprire dal professore.
X Ruby
Il profumo dei tuoi capelli, i tuoi occhi, i tuoi sorrisi, sono tutti costuditi nel mio cuore. Sono inebriato dalla tua bellezza, dalla tua gentilezza, dalla tua dolce voce. Sarebbe un sogno se alla mia vista i tuoi occhi brillassero d'amore proprio come i miei brillano al solo pensier di te.
Ruby alzò lo sguardo confusa e leggermente imbarazzata, chi poteva aver scritto una lettera così sdolcinata? Scorse mentalmente le persone che potevano avere una cotta per lei, ma non trovò niente.
Ruby rimase assorta nei suoi pensieri finchè il suono della campanella non la riportò alla realtà, si alzò e si incamminò verso casa, dimenticandosi completamente della piccola confessione del suo misterioso ammiratore.
Nei giorni successivi, le lettere non cessarono, anzi aumentarono di numero, e spesso, erano accompagnate da regali come cioccolatini, fiori, peluche...
L'unica cosa che le accomunava, era la mancanza di un mittente, chi era questo ammiratore così follemente innamorato di lei?
All'inizio Ruby, cercò in ogni modo di scoprire chi fosse questo misterioso amante, ma dopo un po', lasciò perdere la sua impresa e decise di ignorarle.
Fu da li, che dalle lettere sdolcinate e cariche di amore che riceveva ogni giorno, arrivarono lettere che al sol pensiero, Ruby rabbrividiva.
Le lettere in questione, erano lettere grottesche, talvolta oscene, in cui questo fantomatico ammiratore, descriveva in ogni minimo dettaglio i suoi istinti più primordiali e quanto gli sarebbe piaciuto riversarli su di lei. Talvolta erano minacce rivolte ai suoi conoscenti, ai suoi amici e perfino alla sua famiglia se solo si fossero azzardati a mettersi tra lui e il suo amore. Ruby provò a rivolgersi prima ai suoi amici, e successivamente alla sua famiglia; tutti le consigliarono di rivolgersi alla polizia, ma nemmeno i poliziotti poterono aiutarla, mancanza di prove era la loro alibi.
Le cose peggiorarono ulteriormente, la povera Ruby, non poteva uscire di casa senza sentirsi costantemente osservata, a volte poteva sentire perfino dei passi dietro di lei, ma ogni volta che si girava, niente, non c'era nessuno... Possibile fosse solo la sua immaginazione?
Ruby continuò la sua vita in questa spirale di paura e paranoia, finché, un giorno non trovo l'ennesima lettera, questa volta davanti al portone di casa sua.
All'inizio pensò di non leggerla e lasciarla li dove fosse... Ma nonostante la sua parte razionale dicesse ciò, decise comunque di aprirla.
Come in tutte le lettere precedenti, non mancavano le sdolcinate parole talvolta anche stucchevoli, e le solite minacce rivolte ai suoi cari; ma c'era qualcosa che la cottrastingueva dalle altre lettere... Finalmente il suo ammiratore, ormai divenuto uno stalker, le chiedeva di incontrarla.
Ruby non ci pensò 2 volte, e senza pensare al pericolo a cui stava andando incontro, decise di affrontarlo e di mettere una parola fine a questo incubo.
Erano esattamente le 21 e 15 minuti, quando Ruby arrivò nel posto indicato dalla lettera .... Ruby l'aprì un'ultima volta per riconfermare che fosse il luogo giusto; il suo ammiratore le chiedeva di incontrarla al parco vicino alla scuola esattamente alle 21.20.... Erano le 21.17 di una fredda giornata d'invero, il sole era già tramontato, ed era sola in questa fredda notte...
Ruby era immersa nei suoi pensieri, quando con la coda dell'occhio, vide una figura avvicinarsi. L'ansia si impossessò del suo corpo, forse era stata una cattiva idea venire qui,aveva agito di impulso, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro... Ruby si alzò di scatto e si girò verso la strana figura, la fioca luce della luna illuminò il suo volto... era Ash.
Ma cosa ci faceva qui? Possibile...
-Ruby...
-Ash? Cosa ci fai tu qui? Non può essere...
-Ruby, sei qui, avevo paura non venissi...
-Eri tu, tutto questo tempo, perchè...
Disse Ruby impallidendo.
- Non ti sei mai accorta di me? Di come ti osservavo da lontano, oh Ruby quanto ho desiderato parlare con te... Ho tentato milioni di volte ad avvicinarmi a te... Ma eri sempre cosi schiva nei miei confronti... E per questo ho deciso di scriverti...Adoravo la tua espressione mentre leggevi le mie lettere, adoravo l'impegno che mettevi nello scoprire chi fossi... A un certo punto avevo perfino deciso di rivelarmi... Ma poi hai cominciato a ignorarmi, a gettare le mie lettere, i miei regali... Ho cominciato a odiarti per questo...perchè non vuoi accettare il mio affetto... Perchè? Perchè?! PERCHÈ?!!
Disse Ash urlando, cercando di riprendere fiato...
-Tu sei pazzo...
-Si sono pazzo di te... Tu mi hai portato a questo...eri così perfetta nella tua semplicità... come potevo non innamorarmi di te?
Disse Ash avvicinandosi...Ruby indietreggiò tremando...si girò di scatto cercando di scappare, quando una mano le afferrò il polso.
-lasciami stare squilibrato!!
Disse Ruby dimenandosi...
-È troppo tardi ormai, decidendo di venire qui hai segnato il tuo destino, e ora non puoi più tornare indietro...
Disse Ash portadola a sè.
Ruby si dimenò, gridò con tutto il fiato che aveva in gola, ma nessuno venne in suo soccorso...
Continuò a dimenarsi finchè un dolore improvviso alla testa le fece mancare il respiro... L'ultima cosa che riuscì a vedere, era il sorriso beffardo di quell'angelo, ormai divenuto un demone....
Diversi anni dopo...
Oggi, 7 Gennaio, ricordiamo il caso di Ruby Johnson, la ragazza scomparsa nella piccola città di Dushore. Dopo anni di ricerche la polizia non ha ancora trovato nessun indizio che possa far luce sulla sua tragica sparizione. Il dipartimento di polizia, nell'anniversario della sua scomparsa, ha deciso di dichiararne il decesso e di chiudere le ricerche...
-Cosa stai guardando amore?
Disse un ragazzo, dai capelli biondi e gli occhi azzurri, che nonostante fossero passati diversi anni da quando era solo un ragazzo, non aveva perso il suo estremo fascino.
Una ragazza, ormai divenuta una donna, dai lunghi capelli rossi, stette lì in silenzio con le lacrime agli occhi: non era possibile che avessero chiuso le ricerche, lei era qui, era viva! Non potevano abbandonarla, possibile si fossero già tutti dimenticati di lei cosi in fretta...
Pensò la ragazza singhiozzando.
-Ruby, cos'hai? Perchè piangi? Ci sono io con te, vieni è pronta la cena.
Disse Ash asciugando le sue lacrime e abbracciandola...
Sono rimasta sola, non ho nessuno al mondo, nessuno si preoccupa più di me, mi è rimasto solo lui....
Pensò Ruby abbracciandolo a sua volta, e ricambiando il suo affetto, per quanto fosse malato e distorto.
Aquilegia: amor nascosto
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