8. E così alla fine ce l'hai fatta.


Percy era scattato a chiudere la porta, assicurandosi che nessuno avesse sentito l'esclamazione del suo compagno di stanza e obbligando quest'ultimo a girarsi, affinché riuscissi a indossare il maglione, permettendomi di sentirmi lievemente meno a disagio. Jason, da parte sua, era rimasto senza parole e a fatica tratteneva le risate. Solo quando anche la felpa di Percy tornò al suo posto, ci guardò: "Dovete spiegarmi un po' di cose voi due." Mi buttai sulla sedia dove era stata abbandonata precedentemente la mia giacca, prendendomi la testa fra le mani. Jason era un bravo ragazzo, ma aveva due terribili difetti: si toccava troppo i capelli biondi e non sapeva mantenere i segreti. Non lo conoscevo da molto tempo, ma avevo avuto varie dimostrazioni concrete di tali difetti. Nonostante fosse decisamente bello e avesse una certa elettricità nello sguardo, molte ragazze temevano di avere un appuntamento con lui per paura che raccontasse all'intera scuola ogni singolo dettaglio. Ero, perciò, certa di una cosa: presto tutti sarebbero venuti a conoscenza della nostra relazione, Tessa compresa, e non potevo assolutamente permetterlo.

"Da quanto va avanti questa storia? E state insieme o siete... insomma, avete capito cosa intendo?" Jason iniziò l'interrogatorio, ammiccando al suo amico. Lasciai quindi che fosse Percy a rispondere, conosceva Jason meglio di me, e avrebbe trovato le parole giuste per spiegargli la situazione. "Stiamo insieme... - iniziò Percy e il mio cuore perse un battito. Era la prima volta che parlava a qualcuno di noi due, la prima volta che diceva ad alta voce quelle parole. Il biondo sgranò gli occhi, fissandomi e io annuii appena, poi fece cenno a Percy di continuare, di aggiungere dettagli. - ...da settembre. Non amiamo far diventare pubblici gli affari nostri e quindi non abbiamo detto niente a nessuno. Siamo già a conoscenza che girano delle voci su una nostra presunta relazione, e vogliamo che rimangano tali, non che vengano confermate." Terminò il ragazzo, guardando serio il suo compagno di stanza.

Jason rispose al suo ammonimento con un sorrisetto. "Prometto di non farne parola con nessuno... - finalmente potei respirare di nuovo e sorrisi. Guardando l'espressione di Percy capii che in realtà avrei dovuto fare tutt'altro che sorridere. - ...ma prima... - Oh no, ricordai con amarezza un aspetto del carattere del ragazzo che non avrei dovuto sottovalutare: otteneva sempre ciò che voleva. - ... Ma prima io e Percy dobbiamo fare una chiacchierata." Finì con un sorriso compiaciuto stampato sul volto. Percy annuii, e si avvicinò a me, invitandomi a lasciarli soli. Prima che uscissi, mi strinse a sé, bisbigliando: "Non preoccuparti, principessa, è solo curioso, vedrai che non dirà nulla a nessuno." Annuii sperando che non l'avesse detto solo per tranquillizzarmi e mi incamminai per il corridoio. Prima che la porta della stanza si chiudesse, riuscii a sentire la voce di Jason: "E così alla fine ce l'hai fatta, eh."

Il mio cuore si fermò per un secondo e così feci io. Ce l'aveva fatta a fare cosa?

Non sentivo la voce di Percy, così decisi di avvicinarmi di più e appoggiare l'orecchio alla porta. Fortunatamente, essa non era troppo spessa e riuscivo a cogliere facilmente qualche parola.

"Avevo cercato di convincermi che i sentimenti che provavo per lei erano legati alla nostra amicizia. Avevo cercato di guardarla con occhi diversi, di vederla solo come un'amica, e c'ero anche quasi riuscito. - il mio cuore batteva fortissimo, non potevo credere alle mie orecchie. - Poi quella sera è cambiato tutto. Ho iniziato ad amarla." Sentii una risata compiaciuta e la attribuii a Jason, immaginando Percy seduto sul letto, immerso nei suoi pensieri. Non avevo bisogno di sentire nient'altro, quelle parole avevano cancellato ogni dubbio: mi sentii stupida per aver avuto paura di rivelare al mio ragazzo dei sentimenti di Tessa, di cosa avevo avuto paura? Mi promettei in silenzio che il giorno seguente gli avrei parlato di ciò.

Con aria sognante mi diressi in camera, sperando che la mia compagna non fosse ancora tornata, nonostante fosse ormai parecchio tardi. Volevo andare a dormire ascoltando l'eco delle parole di Percy, che si ripetevano nella mia mente come la più dolce ninna nanna.

Aprendo la porta, inciampai in paio di scarpe con il tacco e avanzai nella penombra fino a quando raggiunsi il mio letto. Aiutata dalla debole torcia del mio accendino, illuminai il letto di Tessa e la trovai che dormiva profondamente, i capelli spettinati e il mascara sbavato intorno agli occhi. Trattenni una risata e, dopo aver indossato il pigiama, mi infilai sotto le calde coperte. Prima di addormentarmi diedi un'ultima occhiata al mio telefono: erano le 3 di notte, tra sole cinque ore la mia sveglia sarebbe suonata e il sonno mi aveva abbandonato completamente; stavo per riporlo sul comodino, quando vibrò.

"Tutto risolto con Jason: farà un po' il cretino i primi giorni, ma ha promesso che non dirà nulla a nessuno. In caso contrario se la vedrà con me. - sorrisi appena. - Ti sono cadute le sigarette dalla tasca della giacca prima, ho pensato seriamente di correre e dartele, ma immagino che starai già dormendo. Dovrò, quindi, aspettare fino a domani per rivederti, spero di resistere.

Buonanotte principessa."

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