20. Ero con lui, quando è successo.
La prima cosa che percepii, quando ripresi i sensi, fu il duro terreno sul quale giacevo. Aprii gli occhi, ma il luogo in cui mi trovavo era immerso nel buio. Strisciai a fatica alla ricerca un muro su cui appoggiarmi, nell'attesa che i miei occhi si abituassero all'oscurità. Sentivo il sangue nelle orecchie e capii di non avere abbastanza forze: se mi fossi alzata, probabilmente sarei svenuta un'altra volta.
Tirai un sospiro profondo e l'aria bruciò nei polmoni, tossii.
"Stai bene?" Una voce giunse da un punto indistinto di fronte a me. Il mio cuore perse un battito per lo spavento.
Aguzzando la vista riuscii a scorgere la figura di quello che sembrava un ragazzo più o meno della mia età. Era alto e aveva un fisico slanciato. I capelli biondi e ricci gli ricadevano scompostamente sul viso. Il ragazzo emanava una debole luce aurea, quasi impercettibile. Soffriva.
Dalla tasca tirai fuori il mio accendino e frugai intorno a me alla ricerca di un legno da incendiare per fare luce. Non trovando nulla, strappai un pezzo del mio maglione già a brandelli e lo avvolsi intorno ad una roccia, con la speranza che prendesse fuoco.
"Per favore, per favore.." ripetevo a bassa voce, mentre le scintille colpivano il tessuto. Per mia fortuna, il fuoco prese vita.
Il ragazzo si coprì gli occhi con la mano, infastidito dalla luce. Accanto a lui, giacevano un arco rovinato e qualche freccia spezzata.
"Chi sei?" Gli chiesi, avvicinandomi. Il ragazzo spostò la mano e mi fissò, e impallidì ancora di più. "La tua fronte, o miei Dei!" disse avvicinandosi. Si slegò dal braccio una garza, la bagnò con il liquido di una boccetta e me la premette sulla fronte. Al suo tocco una scossa si diffuse in tutto il mio corpo a causa del dolore.
"È un impacco di estratto erbe medicinali, arricchito con un goccio di Nettare. Non ti farà guarire subito, ma la ferita si è già rimarginata. Non è la soluzione più igienica del mondo, però almeno fa effetto! - annunciò con voce roca rimuovendo il panno sporco di sangue, rassicurandomi. - Io sono Will Solace, figlio di..."
"Apollo, immagino." Finii io: non poteva che essere così.
"Esatto. - Confermò lui sorridendo debolmente. - Tu invece?"
"Sono Aura... Aura di Angelo. - Sentendo il mio nome, Will si irrigidì immediatamente. Lo sguardo gli si velò di un dolore profondo e il battito del suo cuore accelerò. - Ma non so chi sia mio padre." Ammisi.
Will indietreggiò fino al suo arco, che afferrò con un gesto automatico. "Ti ha mandato lui?" Mi chiese con il vuoto negli occhi, puntandomi addosso l'unica freccia non spezzata. "Io non.. non so di cosa parli.." cercai di spiegargli, alzando le mani. Percepivo la sua angoscia, la sua paura.
"TI HA MANDATO PER UCCIDERMI VERO?" Urlò, mentre le lacrime gli rigavano il viso e l'arco gli tremava tra le mani.
"Di chi stai parlando?!" Gli chiesi, alzandomi in preda alla disperazione. Sentii le gambe cedere, ma cercai di reggermi in piedi.
"TI HA MANDATO LUI, VERO? È STATO NICO?".
Conosceva Nico?
"N-Nico?" Cercai di pronunciare con un filo di voce, ma le mie gambe non ressero e caddi.
Will si riprese, e mi agguantò, prima che cadessi per terra. Lo ringraziai a fatica, stordita dalle vertigini e dalle parole del semidio. Lui di risposta mi abbracciò e iniziò a singhiozzare.
Dopo quella che sembrò un'ora passata in silenzio. Will parlò, con la voce rotta.
"Tuo padre è Ade. Tu e Nico siete i suoi unici figli. - Mi misi a sedere e lo fissai. - La vostra collana rappresenta Ade, la morte. - Trattenni il fiato e strinsi il ciondolo della collana che portavo al collo: era l'unica cosa materiale che mi legava ancora a Nico, e ora anche a mio padre. Mio padre era Ade, non potevo crederci. -
Devi sapere che sta per iniziare una guerra nel mondo divino: una guerra tra Ade e Notte."
"Che cosa?" Ero confusa, fino a poche ore prima non ero neanche a conoscenza della mia natura divina, mentre ora scoprivo che mio padre stava ingaggiando una guerra contro una divinità primordiale. Mio padre, Ade, continuavo a ripetermi, senza riuscire a crederci.
"Notte vuole prendere il controllo dell'Ade. - mi spiegò brevemente Will. - E la sua prima azione è stata spietata: ha chiamato Eris. La dea è apparsa in sogno a Nico e gli ha plasmato la mente, donandogli Odio nei confronti del padre e degli Dei."
La voce mi era morta in gola.
"Ero con lui, quando è successo. - Concluse il ragazzo, scoppiando di nuovo a piangere. - Soffriva così tanto, vedevo il suo corpo contorcersi dal dolore."
Sollevò le mani tremanti, cercando di controllarsi. Lente e pesanti lacrime iniziarono a scorrere lungo il mio viso. Strinsi i pugni ed intorno a me le pietre tremarono lievemente.
"E-eri con lui?" Riuscii a chiedere.
"Si - annuì Will, prima di prendere un respiro profondo. - Nico era il mio ragazzo."
La prima volta che l'aveva visto, Will aveva subito pensato che Nico fosse bellissimo. Era subito stato colpito dal suo sguardo profondo.
Ma quello sguardo in quel momento era sparito, sostituito da due occhi vitrei. Tremava Will, mentre i muscoli di Nico si tiravano e distendevano senza comando.
"Nico, svegliati! - Aveva urlato, scuotendo il suo ragazzo e bagnandosi il volto con una cascata di lacrime. - Svegliati, ti prego!".
Quando gli spasmi erano terminati, il figlio di Ade sembrava morto. Will l'aveva scosso, affinché si riprendesse. Ma quando, dopo aver ripreso a respirare, si era voltato verso il biondo, quest'ultimo non l'aveva riconosciuto.
C'era qualcosa di diverso in lui, nei suoi occhi, nel muscolo della mascella tirato, nei pugni stretti fino a far sbiancare le nocche. Aiutato da una forza che non aveva mai avuto, Nico l'aveva sollevato e scaraventato giù dal letto, facendogli perdere i sensi.
Pensai, allora, a quanto quel luogo dovesse essere stato teatro delle urla e dei pianti di dolore di Will, e a quanto io e lui ci somigliassimo, in fondo.
Eccomi finalmente tornata! (Sono in ritardo di un giorno ops)
Questo capitolo è un po' più corto, ma prometto che i prossimi saranno più lunghi e pieni di altri e nuovi colpi di scena!
Se la storia ti sta piacendo lascia una stellina o fammi sapere cosa ne pensi
Grazie mille❤
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