Capitolo 6

Arrivai in Sala Grande di buon umore la mattina seguente. Non avevo dimenticato quello che era successo con Malfoy, ma avevo deciso di metterlo da parte, ne avremmo parlato in seguito.
-Ehy ragazzi!- dissi sedendomi al tavolo.
Notai subito che qualcosa non andava, infatti nè Ron nè Harry mi salutarono.
-Tutto bene ragazzi?- chiesi preoccupata.
-Ti sei divertita con Malfoy ieri sera?- disse Ron.
Come potevo essermi divertita a pulire un'aula con quel Furetto? A meno che...
-Secondo te? Ho dovuto pulire tutto io alla fine, il Principino aveva troppa paura di sporcarsi le mani-.
-Non mentire. Ho visto cos'è successo-.
Quasi mi strozzai con il boccone di pane che stavo ingoiando.
-Non capisco di che parli...-.
-Ieri sera sono venuto nell'aula di Pozioni perché la McGranitt mi aveva chiesto di riferirti che oggi dovrai andare nel suo studio. Sono arrivato e ho scostato leggermente la porta aspettandomi di trovare due ragazzi intenti a lavorare o litigare quanto meno. Invece cosa vedo? Tu avvinghiata a Malfoy manco fosse un maledetto libro mentre lui ti sbaciucchiava di qua e di là!-.
-Non urlare!- dissi.
-È vero Hermione? Quello che dice Ron?-.
-No che non è vero! Ti sembra possibile che io faccia delle cose del genere con il Furetto?!-.
-È quello che ho detto anche io, ma Ron continua a insistere. E non sembra stia mentendo-.
Sospirai, furiosa. -Fa come vuoi, pensatela pure come volete!- e me ne andai di corsa, con gli occhi di tutti puntati addosso.
Corsi per il corridoio fino alla torre di Astronomia, dove mi sedetti, mentre alcune lacrime iniziavano a scendere. Lo sapevo benissimo che quello che era successo era vero, eppure il fatto che loro lo credessero veramente faceva malissimo.
-Weasley ha scoperto di noi? Di ieri sera?-. Una voce calma e calda mi arrivò alle orecchie. Alzai lo sguardo e vidi Malfoy seduto di fianco a me. Non lo avevo nemmeno sentito arrivare.
-Era venuto a cercarmi e ci ha visto nel pieno della performance-.
Sospirò. -Lo dirà a tutti ora, tutta la scuola verrà a sapere quello che è successo. Dannazione!-.
-Che c'è? Credevo volessi vantarti di avermi conquistata- dissi singhiozzando.
-Vantarmi? No, non è quello. Non voglio che la gente ci guardi sottecchi ogni volta che passiamo-.
-Dovresti essere abituato no?-.
-Alle occhiatacce? Sì, ma tu no-.
Sospirai. Senza rendermene conto appoggiai la testa sulla sua spalla, facendolo sussultare per un istante. Poco dopo sentii le sue braccia cingermi la vita, come per rassicurarmi.
Stavo bene tra le sue braccia, mi sentivo in pace, felice.
Aspetta. Perché mi sentivo bene tra le braccia di chi mi aveva sempre odiato e insultato fino a quel momento? Doveva esserci qualcosa che non andava.
Feci per staccarmi, ma le sue braccia mi tennero ancorata a lui.
-Ti prego resta qui ancora un attimo-.
Annuii e mi accoccolai. Erano cose che non mi sarei mai aspettata di fare con lui, discorsi che non credevo avremmo mai affrontato.
-Dobbiamo inventarci una scusa nel caso Ron dica in giro quello che ha visto-.
Mi guardò negli occhi. -Beh possiamo negare e lanciarci qualche insulto ogni tanto. Oppure ammettere che è successo- e mi baciò, dolcemente.
Ricambiai il bacio, incapace di fare altro. Mi staccai leggermente, ansimando. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra, il suo fiato caldo e stranamente confortevole.
-Questa cosa.... Questa cosa che c'è tra di noi, cos'è Draco?- dissi in un sussurro appena percepibile.
-Qualcosa di misterioso, ma meraviglioso- disse dandomi un piccolo bacio in testa e poi andandosene.
Rimasi sulla torre ancora qualche minuto, poi mi alzai e andai dalla McGranitt.
-Sono contenta che tu sia venuta, vuoi un biscotto?-.
Sorrisi. -No grazie. Per quale motivo voleva parlarmi?-.
-Riguarda la tua punizione e quella di Malfoy. Ho visto che vi siete impegnati molto in questi giorni e quindi ho deciso... che sospenderò la vostra punizione, a patto che, voi non litighiate più come un tempo-.
Non potevo crederci, l'aveva detto veramente?! Ero al settimo cielo!
-Certo, non si preoccupi!-. E corsi fuori a cercare Malfoy.
Quando lo trovai era nel cortile della scuola, appoggiato a un albero.
-Ehy! La McGranitt ci ha sospeso la punizione a patto che non litighiamo più come una volta!-.
Mi guardò sorpreso, nemmeno lui riusciva a crederci.
-Bene, almeno non dovrò più sacrificare le mie serate e stare con te a pulire-.
Era un tono freddo quello che sentivo?
-Pensavo ti piacesse stare con me. Ieri sera me l'hai dimostrato- dissi avvicinandomi.
Quando gli fui di fronte venne verso di me e mi sussurrò all'orecchio: -In pubblico dobbiamo fingere Granger. Ti mando un gufo quando possiamo vederci-.
E poi fece un lieve, quasi impercettibile, cenno con la testa indicando dietro di me. Mi voltai e vidi Ron che ci stava fissando.
-Forse dovresti cambiare persona, io non ho nessun interesse a stare con una Mezzosangue come te-.
Sapevo che lo stava dicendo solo per non far capire a Ron ciò che stava succedendo, così stetti al gioco: -D'accordo, vuol dire che mi troverò qualcuno che sia meglio di un Furetto biondo ossigenato e platinato-.
Mi allontanai, verso il Lago Nero. Avevo assoluto bisogno di tranquillità e di un buon libro rilassante.

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